Autoconclusivo

Autoconclusivo

Ecco la mia prima fic su Gravitation!
E’ una songfic, ed è autoconclusiva.
Yuki X Shuichi, of course!

POV Yuki

A un passo dal possibile…
A un passo da te.

A volte mi chiedo come ci sono finito, in questo guaio.

Con tutte le implicazioni che comporta.

Con tutte le grane connesse.

Sei un essere fastidioso. Inutile che ce lo neghiamo.

E sei come un cucciolo.

Dannatamente seccante e impegnativo.
Bisognoso di cure e attenzioni, che non sempre sono pronto a darti…

Per te sembra tutto semplice, tutto dannatamente lineare.

Ma a volte mi spaventi, con la tua vivacità, col tuo entusiasmo.

A volte ho paura.

Paura di decidere,
Paura di me.

Perché non so come comportarmi, con te.

Che sei piombato nella mia vita come un uragano, e pretendi tutte le mie energie.

E ho paura di mettermi in gioco, ho paura di restare scottato.

Perché non è solo sesso, tu vuoi qualcosa di più.

E ho paura…

Di tutto quello che non so,
Di tutto quello che non ho.

Dei sentimenti a cui fare fronte, delle angosce a cui dare risposte…

Dei cambiamenti che farai nella mia vita… sei un disastro, Shuichi.

Un bambino capriccioso e rumoroso.

Una cicala fastidiosa che ti stordisce col suo incessante frinire.

Eppure…

Eppure sentire…
Nei fiori tra l’asfalto,
Nei cieli di cobalto – c’è.

…un mondo da aprire…

Me lo hai insegnato tu.

Al grande romanziere, al maestro del romanticismo.

Me lo hai insegnato tu.

Mi hai preso per mano, e mi hai fatto riscoprire la gioia delle piccole cose…

Il colore di un fiore, un cielo senza nuvole…

Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto,
Nei giorni di silenzio – c’è…

…Un senso di te…

Anche quando non ci sei, sei parte di me.

Ti sento attorno. Sento la tua presenza.

Nella confusione di casa…

Nel tuo profumo tra le lenzuola.

C’è un senso di te.

Nelle tue giornate storte.

Negli occhi lucidi, quando sei arrabbiato con me.

Quando smetti di inondarmi di parole inutili…

Quando sussurri timido, sottovoce, ‘Yuki… ti amo’.

Eppure sentire…
Nei fiori tra l’asfalto,
Nei cieli di cobalto – c’è.

Un tramonto visto dal balcone, abbracciati stretti e zitti.

Annusare la tua pelle, distesi al sole sull’erba del parco.

Sbirciarti di nascosto mentre giochi con una farfalla, e poi fare finta di dormire.

Vedere il tuo sorriso illuminarti il volto davanti ad una nuova scoperta.

Sentire i brividi lungo la schiena, quando ti sento cantare.

…quando canti per me.

Eppure sentire…
Nei sogni in fondo a un pianto,
Nei giorni di silenzio – c’è…

Che mi sei entrato sotto la pelle.

C’è che non posso più fare a meno di te…

Io, che andavo tanto orgoglioso della mia indipendenza.

Io, che ho costruito il mio solido muro di indifferenza…

…ho trovato un petulante ragazzino capriccioso che ha deciso di distruggerlo.

E lo hai fatto a modo tuo, mettendoci una tua logica…

…Un senso di te…

In questo mio nuovo mondo,

in ogni cosa che faccio,

che vedo,

che sento…

C’è un senso di te.

Il mio nuovo equilibrio, la mia nuova ragione di vita… il mio baricentro.

Ovunque, nel mio essere, riesco a percepire…

…Un senso di te…

E’ troppo tardi per tornare indietro, ormai sei conficcato dentro di me…

Nel bene e nel male, nelle mie incongruenze…

In tutto quello che faccio e non faccio…

…C’è un senso di te.

-Fine-

Disclaimers: I personaggi e la canzone citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

Che dire… la mia prima fic su Gravitation!! ^____^
Ad essere onesti, ascoltando la canzone di Elisa mi sono venuti in mente Ed e Al, e sarebbe stata perfetta per loro, come seguito yaoi della mia ‘Feel’… ma non sono ancora pronta a fare una Elricest, e Yuki Sensei mi sta tampinando, quindi…

Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.

Grazie (_ _)

elyxyz