Viaggio in Giappone: Kyoto. Il Giappone si avvicina

La partenza era fissata per il 20 Agosto 2007. Arrivati in aeroporto, abbiamo affrontato la temibile coda del Check-in: una marea di gente si era barricata davanti ai banchi dell’ Alitalia, e ci si muoveva a fatica. Dopo 2 ore di attesta, arriviamo finalmente vicino al check-in: proprio davanti a noi due signori iniziano a litigare perchè uno aveva rubato il posto nella fila all’altro, tra l’altro uno di loro era di colore, e come succede nei litigi iniziarono a tirar fuori razzismo, comunità europea ecc ecc. Insomma, il viaggio iniziava proprio bene!! °_°

ala

Una volta fatto il chek-in finalmente ci siamo trovati liberi dalle ingombranti valigie sapendo che le avremmo recuperate una volta arrivati in Giappone.
Abbiamo preso due aerei per arrivare fino in Giappone: da Venezia a Milano un MCDONNEL DOUGLAS MD-82, e da Milano all’aeroporto Kansai di Osaka il BOEING 777-200.
Decidiamo di guardare i tabelloni per verificare che il nostro aereo per Milano fosse in orario. Come non detto: l’aereo per Milano era mostruosamente in ritardo. Una volta arrivati a Milano corriamo trafelati per prendere il Boeing soloper scoprire che anche lui era in ritardo… che combo micidiale! Su un ascensore dell’aeroporto di Milano abbiamo incontrato una coppia di signori, anche loro diretti a Osaka, che ci dicono che i nostri bagagli per via di questo ritardo, e sopratutto perché volavamo con alitalia non sarebbero mai arrivati. Cerchiamo di sperare per il meglio e ci imbarchiamo.
Il Boeing partito da Milano una volta in volo ha raggiunto la quota di 11.000 metri di altezza con una temperatura esterna di -55° e velocita di quasi 1000Km all’ora.
Le 12 ore di volo sono state piuttosto tranquilla a parte alcuni vuoti d’aria. Ogni posto aveva in dotazione un piccolo Display e un telecomando per poter guardare dei film, giocare con dei giochini ed ascoltare la musica. Anche il cibo giapponese che ci hanno servito non era male, anche se quello che abbiamo mangiato in Giappone era di gran lunga migliore. Ed ecco la foto scattata dall’ala del Boeing una volta raggiunta la sua quota di volo.

ala aereo

Dopo 12 ore di volo finalmente intravvediamo dall’alto le coste del Giappone !! finalmente !!!

cose del giappone

L’atterraggio è stato tranquillo: finalmente eravamo in Giappone!! Non ci potevamo credere!!! Adesso mancava solo di andare a recuperare i nostri bagali e poi da lì in albergo a riposarci. Arriviamo ai rulli di consegna bagagli e…. e…. AAAAHHHHHHH I bagagli non c’eranoooo!!! spariti, volatilizzatiiii !!! Che bello vero? essere in Giappone e non avere i bagagli con i vestiti di ricambio…. una cosa bruttissima! Cosi cerchiamo l’ufficio dei bagagli smarriti e usando Giapponese ed inglese siamo riusciti a farci capire dagli impiegati. ci hanno fatto completare i moduli e ci hanno detto che ci avrebbero fatto sapere.
Giungiamo finalmente in albergo dopo aver preso un trenino che dall’aeroporto ci ha portato fino a Kyoto.
Kyoto è una citta bellissima, le strade sono tutte squadrate come una grande griglia quindi era abbastanza facile orientarsi. Quando siamo arrivati in albergo, loro sapevano gia della situazione dei nostri bagagli e ci hanno accompagnato in camera, una signora in kimono ci ha portato fino alla stanza e ci ha offerto il te. Abbiamo parlato e ci ha descritto un po’ le regole del Ryokan usando un misto di Giapponese e Inglese. La signora è stata gentilissima e il te era accompagnato da alcuni dolcini tipici, buoniii !!! Anche se sapevano un po’ di Cannella…. (Ryu sa perche ho scritto questo ghghgh).
La stanza era abbastanza grande, e veniva usata sia per dormire sia per farci la colazione. Avete letto bene: ci portavano la colazione in camera !!!

stanza ryoukan

Dopo esserci riposati un po’ siamo usciti per esplorare la zona e a mangiare qualcosa (ma questo lo troverete nella seconda puntata) e al nostro ritorno la camera era gia pronta per la notte. I futon di questo albergo erano molto comodi e anche i bagni erano carini, cera pure il Water tecnologico che ti faceva il Bidet dopo i bisognini e sopratutto cosa che io ho apprezzato da morire,,, la tavoletta era riscaldataaaaaa!!!!! AAahhh che sensazione unica sedersi e non saltare per aria dal gelo dell’asse… cmq^^”
Un altra angolazione della camera dell’albergo con una buona vista dei tatami, era vietatissimo entrare con le scarpe!!

stanza ryoukan con tatami

Stanza con visione dei tatami e delle porte di carta di riso scorrevoli. Ed eccola qui sotto trasformata in camera da letto con dei morbidi futon stesi sui tatami.

tatami e futon

Bene con questa foto si chiude il primo articolo dedicato al nostor viaggio a Kyoto, alla prossima!

.::Yuki_Sakuma::.