Le forze del male tornano in prima linea, questa volta più decise che mai a conquistare la Terra e nutrirsi della linfa vitale dei suoi abitanti. I Guerrieri della Notte sono pronti per la vendetta!!!
Prodotto nel 1997 da un accordo tra la Capcom e la Amuse, “Vampire Savior”, che in occidente è poi divenuto “Night Warriors – Darkstalkers’ Revenge”, ha tentato di riproporre lo stesso successo riscosso tra il pubblico nipponico, in parte riuscendoci, ma dall’altra, causa la lentezza con la quale venivano messe in vendita le videocassette, i cui diritti per l’Italia sono stati acquistati dalla Dynamic, ha finito col rovinare un prodotto che veramente, sotto ogni punto di vista, meritava di essere acquistato da tutti i fans d’animazione.
Un pezzo che quindi ben andava esposto nella bacheca personale accanto magari ad Evangelion o Ghost in the Shell!
La storia che ci viene proposta ricalca quella del videogioco prodotto anch’esso dalla Capcom e uscito solo in Giappone e America un po’ di tempo fa, col nome appunto di Vampire Savior (lo vedete nelle immagini qui a fianco), un classico picchiaduro bidimensionale in stile Street Fighter e che si propone di seguire le stesse orme del suo mitico avo (esistono 3 versioni del gioco e un quarto episodio da poco uscito, ma su quest’ultimo non so dirvi molto).
Assistiamo infatti al solito torneo, teso a sconfiggere il pericoloso nemico della storia.
Ma passiamo a narrare i fatti.
Cento anni fa Dimitri Maximoff tentò di impossessarsi del Regno delle Tenebre, ma venne battuto e cacciato sulla Terra da Bealior Earnsleand.
In questo nuovo regno, Dimitri si proclamò supremo imperatore, nutrendosi della paura e della malvagità dei suoi abitanti, circondato e asservito dai demoni delle Tenebre, i Darkstalkers, appunto.
Non dovendo temere l’attacco di qualche nemico, il possente vampiro cadde in un profondo sonno, ma ora, dopo cento anni, è giunto il momento di risvegliarsi e di tornare alla sua patria, dove egli ha sempre vissuto e dalla quale venne cacciato barbaramente. Durante i cento anni di sostanziale “inattività” di Maximoff, l’umanità però non è certo rimasta a guardare, anzi ha cercato di organizzarsi in squadroni anti-Darkstalkers, così da porre fine allo stato di terrore e sottomissione che si era generato. Ma i Darkstalkers non sono affatto d’accordo a lasciare la Terra, pianeta dove si trovano fin troppo a loro agio e soprattutto non ci tengono a partire sconfitti dagli umani. L’unica speranza dell’intera umanità e riposta in uno dei personaggi più significativi dell’anime, Donovan Baine, il vero protagonista, il Vampire Hunter la cui popolarità di cacciatore ha fatto il giro del mondo. Solamente nel secondo episodio scopriamo qualcosa in più su quest’uomo che all’inizio ci appare come il “bello senz’anima”. Donovan possiede il potere delle Tenebre, ovvero metà del suo sangue è maledetto e di conseguenza odia parte di se stesso. L’unico modo quindi per rendere la sua vita più “piacevole” è quello di combattere i Darkstalkers per salvare la razza umana.
Egli è una specie di santone che utilizza come arma una spada demoniaca dal ghigno malefico che può essere mossa a piacimento con la sola forza di volontà. Inoltre, come nella buona tradizione di qualsiasi videogioco, dove ogni personaggio ha la sua mossa speciale, anche Donovan ne possiede una: unendo la spada ed il rosario gigante che indossa, è in grado di evocare una sorta di “stand”. L’unico modo quindi per rendere la sua vita più “piacevole” è quello di combattere i Darkstalkers per salvare la razza umana. Egli è una specie di santone che utilizza come arma una spada demoniaca dal ghigno malefico che può essere mossa a piacimento con la sola forza di volontà.
Inoltre, come nella buona tradizione di qualsiasi videogioco, dove ogni personaggio ha la sua mossa speciale, anche Donovan ne possiede una: unendo la spada ed il rosario gigante che indossa, è in grado di evocare una sorta di “stand”.
Attorno a questi due “grandi”, ruotano diversi personaggi, ognuno con una storia diversa alle spalle:
eterna rivale di Dimitri è Morrigan Earnsleand, la principessa vampiro figlia di Bealior, bella quanto temibile, con un fisico da modella che ti mozza il fiato come del resto la stessa Felicia, dalle sembianze di uno stupendo e atletico felino; Lord Raptor (il personaggio che preferisco in assoluto!), zombie metallaro, che oltre a suonare la chitarra, trascorre la sua vita a depredare i propri ascoltatori della loro energia vitale; Pyron, il nemico finale, una sorta di uomo-fuoco, il cui obiettivo primario è conquistare la Terra, non senza distruggere Dimitri, Morrigan e Donovan, unici in grado di sventare il suo piano (e che inoltre gli stanno pure antipatici!).
Da non dimenticare le due sorelle, Lei-Lei e Hsien-Ko, Darkstalkers che si rifanno alla tradizione popolare cinese, Talbain l’uomo-lupo, Victor l’androide e alcuni che per ora non hanno ancora fatto la loro comparsa (mancano all’appello l’uomo-mummia, l’uomo-pesce, lo Yeti e la sorella di Morrigan, Lilith).
Per quanto riguarda i retroscena di questo fantastico anime, ineccepibile è il cast di produzione: lo studio Madhouse (ricordate Wicked City o Alita?) e Shuko Murase (Street Fighter the movie) sono i principali responsabili della caratterizzazione grafica di ogni personaggio.
A Ko Kotani è stata invece affidata la realizzazione della colonna sonora, il cui brano principale “The Trouble Man” in stile metal è opera di due grandi del panorama nipponico, Eikichi Yazawa ed Andrew Gold, a mio giudizio forse la più bella sigla finale mai realizzata, peccato che sia impresa ardua riuscire a trovare il cd in Italia.
Insomma, contrariamente a quanto si pensi, non tutti gli anime tratti dal panorama videoludico devono essere per forza materiale di qualità mediocre, prodotti soltanto per essere dati in pasto a noi appassionati. Anzi questo dimostra proprio il contrario!
…e che le infernali gesta dei Darkstalkers siano con voi e con voi rimangano, sempre!!
“mechander
mechander robooooooooooo”
inutile per me non pensare al robottone più sconosciuto dall’universo! conosciuto l’altroieri, mi è sembrato ingiusto non parlarne. ma che c’azzecca? innanzitutto per il fatto che Lord Pyron e l’Imperatore Hedron sembrano 2 gocce d’acqua, e lo stesso vale per Ozomeru e Morrigan. poi perchè “L’intento dell’autore a mio avviso è senza dubbio quello di mostrarci che la mutevolezza del mondo la si vede in tutte le cose che ci circondano, perfino in quelle che vengono partorite dal nostro intelletto, le quali crediamo possano essere il massimo della perfezione, ed invece ne scopriamo le varie limitazioni. Questo è dovuto dal fatto che partiamo sempre dal presupposto di non porci mai limiti a tutte le cose, e in maniera naturale essi puntualmente arrivano, e si manifestano nel momento in cui ci causano gravi errori. Tutto ciò è dovuto dal fatto che solo la creazione umana è stata l’unica delle invenzioni perfette, quella che in vari documentari viene definita “la macchina meravigliosa”, anzi, forse difficilmente assistiamo ad un “mecha umanocentrico” simile a questo, forse lo possiamo ritrovare in Astroganga, ma lì sussistono altre teorie, a mio avviso. Lì difatti è più marcato il concetto dell’uomo al centro, qui invece è più marcato il concetto dell’uomo al centro però grazie alle limitazioni dell’automa da lui stesso creato.
E ciò è l’intento dell’autore, ovvero che tutti noi siamo in grado di realizzare qualsiasi cosa, ma tutte le cose che noi riusciamo a realizzare non raggiungeranno mai la perfezione che esiste nel corpo umano, pur nel momento in cui verrà creato un robot con le nostre stesse caratteristiche, per quanto l’evoluzione della specie e per quanto le scoperte che ne verranno fatte nei prossimi secoli ci porteranno a discutere continuamente di queste teorie, quest’opera ci vuole dimostrare che l’uomo davanti a tutto questo resta sempre l’essere di gran lunga superiore.”
il razzismo degli umani è forse il migliore esempio di questa mentalità non addestrata a riconoscere in sè stessa le proprie fallacità