Siamo nel 1995 e nella marea di sequel e spin-off che costruiscono la saga di Gundam una stella brilla di una luce particolare agli occhi dei suoi seguaci: Gundam Wing, una serie che ha saputo scatenare una passione tale nei fans, pari solo all’estrema cura con cui è stata realizzata.
In meno di un anno dalla trasmissione dell’ultimo episodio, la serie fu subito seguita da un Radio Drama, Gundam Wing: Blind Target, per poi essere portata a termine in degno modo dai tre OAV di Endless Waltz.
Nonostante Gundam Wing abbia segnato una svolta nella saga di Gundam, grazie ad un maggiore spessore conferito ai personaggi, rispetto al consueto protagonismo delle Mobile Suit e della storia in sé, la serie non ci permette di approfondire oltre un certo limite il background che troviamo dietro ogni personaggio.
Sarà proprio questo il compito di Endless Waltz, diviso in tre video che possiamo considerare sia sequel che prequel, in quanto destinati all’approfondimento delle vite dei personaggi, del loro passato e delle loro precedenti avventure.
È la vigilia di Natale dell’anno 196 AC (After Colony), esattamente un anno dopo la morte del leader delle World Nation, Treize Khushrenada, e siamo all’inizio di un’era di pace tra la Terra e le colonie spaziali.
Per la prima volta dopo più di metà secolo, le due parti sempre in lotta coesistono pacificamente, ora sotto la guida della nuova Earth Sphere Unified Nation (il cui presidente sembra Leslie Nielsen ^__^).
E i nostri eroi, lasciati alla fine di Gundam Wing?
In parte sono ora membri del Preventer, l’agenzia di sicurezza della Unified Nation. La sedicenne Relena, come volevasi dimostrare, seguendo le orme del padre è ora ministro. Quattro dei 5 mitici Gundam, oramai inutili in questa nuova era di pace, vengono spediti in un viaggio di sola andata contro il Sole (Sigh, mi piange il cuore!) in una cerimonia simile ad un funerale.
Ma a che servirebbero altri episodi per mostrarci unicamente una tranquilla vita da pantofolaio dei nostri ex combattenti?
E proprio per questo…colpo di scena! Scoppia la nuova crisi!
Nella colonia di frontiera X-18999, durante una visita diplomatica, Relena viene rapita.
Separatamente da questo, Sally e Heero si rendono conto che su X-18999 sta succedendo qualcosa di strano in cui è coinvolta la Barton Foundation.
Sempre separatamente, Trowa Barton, che lasciato il suo Gundam è tornato ai suoi spettacoli nel circo, tenta di infiltrarsi all’interno dell’esercito della Barton Foundation, ma, scoperto, viene fatto prigioniero.
Quale sarà la connesione tra Trowa e la Barton Foundation che reca il suo nome?
E cosa sarà accaduto a Chang Wufei, l’unico dei 5 piloti ad essere ancora in possesso del suo Gundam?
Chi sarà l’uomo misterioso conosciuto solo col nome di Wind (tralascio scontate battute riguardanti gestori di telefonia mobile…) che offrirà aiuto a Lady Une?
Tutte queste domande, lasciate in sospeso nel primo episodio, troveranno risposta nei 3 OAV di Endless Waltz.
Ora, consigliandovi vivamente di dare un’occhiata alla recensione di Gundam Wing che trovate su queste stesse pagine virtuali, passiamo ad analizzare la produzione.
Endless Waltz si dimostra come un perfezionamento tecnico di quella che era già una serie promossa a pieni voti.
Il minor numero di scene d’azione qui presenti non si traduce assolutamente in un calo di qualità o di talenti coinvolti nella produzione.
Lo staff della serie televisiva trova in questi OAV massima espressione: l’estrema cura nei personaggi viene garantita dal lavoro del chara designer Murase Shukoh e nell’addetto ai costumi Izubuchi Yutaka (ricordate che Gundam W è una delle poche serie in cui i costumi presentano una tale cura maniacale per ogni fazione coinvolta nella storia); mentre la sceneggiatura di Sumisawa Katsuyuki trova qui tutti gli sbocchi che erano rimasti chiusi nella storia televisiva. Aoki Yasunao, responsabile del primo e ultimo episodio della serie, viene ora promosso alla regia dei tre OAV.
In breve, la qualità in generale supera tecnicamente la serie TV.
Gundam W: Endless Waltz si presenta come un vero must per gli appassionati della saga, in particolare, naturalmente, per coloro che hanno seguito con interesse la serie televisiva da cui questi OAV sono tratti.
La trama, i flashback nel passato dei personaggi, il nuovo aspetto “enanched” dei Gundam, ogni cosa è calcolata e inserita in funzione dei fans e del loro coinvolgimento.
Sconsiglio vivamente la visione di questi OAV a chi non sia mai stato coinvolto nell’universo di Gundam Wing in quanto, pur essendo tecnicamente di elevato livello, possiedono una storia di completamento nei confronti della serie TV che risulta alquanto priva di significato concreto per chi volesse vedere separatamente questi tre nuovi episodi.
Per cui, avete visto Gundam Wing? Vi è piaciuto? Allora per voi la visione di Endless Waltz risulta essere un obbligo per un vero completamento della storia.
Non avete visto Gundam Wing? Peccato, non sapete cosa vi siete persi…
Recensione di Stefano Poggioli
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