Getter Robot the last day

Tutti sappiamo benissimo che la storia dell’animazione giapponese non sarebbe stata la stessa senza il fondamentale apporto del maestro Go Nagai.
Nella fattispecie, non si sarebbe sviluppato il filone “robotico”, che tanto successo ha avuto in Italia, fatto di giganteschi personaggi metallici come i vari Mazinger, Jeeg, Gaiking e, appunto, Getter Robot. Getter Robot che tra l’altro rappresenta una novità assoluta nel suo genere, essendo il primo robot trasformabile della storia (anche il meno “realistico”, in effetti): dopo di lui, le “imitazioni” si sprecano, ma non raggiungono lo stesso grado di originalità.

Ci troviamo di fronte a tre veicoli che possono combinarsi in tre diversi modi, dando vita ad altrettanti robot, ognuno con la propria specializzazione. Se vogliamo, abbiamo avuto un approccio del genere solo con la serie animata di Arbegas, in cui vediamo tre robot che si combinano in tre differenti modi, esattamente come succede per il Getter.

La serie è stata ideata nel 1973 da Go Nagai e Ken Ishikawa, ed ha prodotto diversi seguiti, l’ultimo dei quali è proprio Shin Getter Robot.

In Italia abbiamo visto entrambe le serie animate tratte dal manga, Getter Robot (qui ribattezzata come “Space Robot”) e Getter Robot G (in Italia “Jet Robot”), che vedevano i tre protagonisti, coordinati dal professor Saotome, opporsi agli invasori della Terra.

Questa serie di OAV (13 in tutto, raccolti in sei video da Dynamic Italia), di produzione recente, propone un seguito alle avventure di Ryoma e compagni, stavolgendo però gli accadimenti passati. Si tratta per metà di una rivisitazione, insomma (nel classico stile nagaiano – vedi Mazin Saga) e per metà di un seguito: tutto quello che è accaduto nella saga di Getter Robot viene in qualche modo cambiato, e così ci troviamo a qualche anno dalla conclusione della serie, con il professor Saotome assassinato e Ryoma (pilota del Getter 1) accusato del suo omicidio e rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. Hayato (Getter 2) è scomparso dalla notte della tragedia, facendo sparire ogni traccia di sé.

I restanti componenti della Squadra Getter, Musashi e Benkei (ma il primo doveva essere morto alla fine della prima serie), vengono assegnati ad altre mansioni… finché, un giorno, non ricevono un incarico particolare: insieme ad una squadra di supporto, dovranno trasportare un carico misterioso ed impedire che venga rubato.

Nessuno immaginava che gli invasori potessero ancora costituire una minaccia per la Terra, finché un mostro non attacca il camion su cui viaggiano i due, alla ricerca del suo prezioso contenuto… Tutto comincia, o meglio ricomincia, da lì. Gli invasori non erano stati sterminati dal Getter Robot, si erano soltanto nascosti nell’ombra, per sferrare un attacco a sorpresa agli esseri umani.

Ma il Getter c’è ancora… in effetti, ce ne sono tanti. Pure troppi: decine e decine di Getter Robot combattono sotto i nostri occhi, manco fossero stati prodotti in serie (l’impressione è proprio quella). Anche l’incazzatissimo Ryoma, tornato sulla scena per combattere il redivivo professor Saotome, pilota uno dei modelli a disposizione, ed in una sequenza lo vediamo affrontare centinaia di Getter Dragon…

In sintesi, non è proprio la coerenza logica quella che Nagai ci offre con questo incasinatissimo sequel.

La lotta tra la Squadra Getter (ormai non più composta da ragazzini…) e gli invasori verrà ravvivata dall’arrivo di un nuovissimo modello di Getter Robot: lo Shin Getter Robot. Molto più potente del vecchio modello, questo nuovo robot servirà ai nostri per sgominare il nemico, almeno fin quando i potenti della Terra (comandati, alla fin fine, da due alieni) non decideranno di bombardare il Giappone con delle testate nucleari per eliminare la minaccia dello Shin Dragon, enorme generatore di raggi Getter. Ryoma e gli altri cercano invano di impedire la catastrofe, ma l’esplosione coinvolge tutto il pianeta ed uccide la maggior parte degli abitanti della Terra.

Dopo qualche anno, Benkei si trova alla guida di una squadra formata da ragazzi, tra cui spicca sua “figlia” Kei, e scopre che c’è ancora gente che combatte sulla superficie del pianeta: con grande sorpresa incontra di nuovo Hayato, ancora vivo, alla guida di un esercito determinato a trovare ed a distruggere lo Shin Dragon. Anche lo Shin Getter è ancora intero, ed al suo interno c’è sempre il misterioso Go (che è un po’ la “chiave” della storia).

E Ryoma che fine ha fatto?

La battaglia con gli invasori sarà combattuta dall’esercito dei terrestri superstiti, coadiuvati dallo Shin Getter Robot, in un susseguirsi di colpi di scena e scontri spettacolari.

Ci troviamo di fronte ad un prodotto avvincente e spettacolare, che fa dell’azione il proprio punto di forza senza pensare troppo alla trama. Un “particolare”, questo, che potrebbe far storcere il naso a parecchia gente: le vicende narrate in queste sei video non seguono sempre un filo logico, ma chi conosce già le rivisitazioni di Go Nagai non avrà problemi ad apprezzare anche questa. La qualità tecnica degli OAV è stupefacente nei primi tre episodi, ma cala drasticamente negli altri dieci, senza però mai far storcere il naso.

Le animazioni sono sempre piuttosto curate, e la regia è strabiliante nelle sequenze di combattimento, davvero coinvolgenti.

L’accompagnamento sonoro è davvero eccezionale: a tratti degno di un’orchestra sinfonica, altre volte rockeggiante, e sempre di qualità assolutamente ottima. Le musiche rendono i vari momenti più vivi ed avvincenti, e gli effetti sonori sono molto realistici.

Per quanto riguarda la versione italiana, non c’è molto da dire, come al solito: Dynamic Italia ha fatto un lavoro magistrale, reclutando un cast di doppiatori fantastico ed appropriato, che dona ai personaggi un incredibile carisma (a parte rare eccezioni) grazie ad un’interpretazione sempre impeccabile.

Il rapporto qualità-prezzo non è molto vantaggioso, e secondo me la serie poteva benissimo essere raccolta in cinque video (non in sei) per limitare la spesa totale dell’eventuale acquirente, che si trova a pagare 39.900 lire per 50 minuti di animazione (a parte la prima video, che dura 90 minuti). Si tratta di un problema che Dynamic ancora non prende in considerazione, ma spero che lo faccia in un prossimo futuro.
Getter Robot: The Last Day è una serie piena di azione e di combattimenti, sicuramente avvincente se siete fan dei robot di Go Nagai e magari di Getter Robot in particolare, ma comunque fruibile da tutti senza particolari problemi.

A parte la comprensione della trama, si intende…

Rimane comunque la migliore serie di OAV a sfondo robotico attualmente disponibile, quindi occhio a non lasciarvela sfuggire.

Recensione di Manga