Battle Angel Alita (Gunnm)

“Che peccato, è già finito…” queste sono state le uniche parole che ho potuto pronunciare davanti allo scorrere dei titoli di coda di questo anime. Troppo bello per durare solo un’ora.

Per cui, per la prima volta, mi sento ancora prima di avviare la recensione, di dire “compratelo”, se vi piace il cyperpunk, compratelo. In una collezione non può mancare.

L’impostazione e i disegni, lo humor nero delle scene con i cyborgs e la violenza che le caratterizza, il continuo rumore rombante al di sotto della città sospesa e quel sottile velo di emozioni, fanno di questa una gran bella produzione. Forse ho cominciato in maniera un po’ troppo positiva, ma volevo immediatamente comunicarvi quello che è stato il mio parere immediato appena ho terminato la visione di Alita. E vi giuro che di solito sono un tipo critico ed è difficile che alla fine di un film io mi senta di dare subito un simile giudizio.

Oltre a questo bisogna considerare che il video (1 OAV contenente due episodi consecutivi e collegati) è tratto da un manga e che pochi sono i precedenti in cui una serie che viene condensata in così poco tempo di animazione riesca a rendere così bene.

Battle Angel Alita (Gunnm) è una serie cyber-action creata da Yukiko Kishiro, diventata poi un best seller nell’ambiente manga in Giappone. Kishiro, che vinse nel 1984 il premio “Best new Artist” edito dalla Shonen, prese ispirazione per Alita dai mondi di Blade Runner e Mad Max. Una storia cyberpunk perfettamente realizzata, ambientata in un un ipotetico futuro in cui cyborgs e cacciatori di taglie si scontrano in una terra ormai ridotta ad un deposito di rottami, sotto l’ombra di Zalem, città volante, e puro Nirvana destinato alla sola elité del pianeta.

Alita, riportata alla vita da Ido, non ricorda nulla del suo passato, ma rivela presto eccezionali doti di combattimento ed una forza spropositata per la sua stazza ed il suo aspetto, molto dolce. Anche se miseramente condensata in un’ora, la storia si sviluppa bene nell’ambito dei due episodi, tra i quali non noterete nemmeno lo stacco.

Tecnicamente Alita è un video molto ben realizzato. I disegni sono molto fumettistici, e questo li rende molto attraenti e piacevoli da vedere, l’animazione è molto fluida (ricordo che è un OAV) e vengono utilizzati dei colori caldi. Inoltre l’audio è curato e gli effetti stereo rendono bene l’idea di oppressione delle wasteland in cui i personaggi sono costretti a vivere.Una triste e impossibile storia d’amore, inframezzata da combattimenti, violenza (molta violenza) ed un’ingiustizia sociale che sembra essere l’unica cosa contro la quale non si può combattere…

Recensione di Stefano Poggioli