Intervista: Maidolls Maid Café

Quest’anno c’era qualcosa di diverso nell’aria di Lucca, non l’avete notato anche voi? C’era un tocco di Giappone in più al Japan Palace, per cui chi non trovava posto e non voleva subire la mega fila del ManGiappone aveva la possibilità di salire al primo piano e trovare un angoletto di paradiso.

Sì, parlo proprio della nuova idea (per l’Italia) portata a questa edizione di Lucca Comics & Games 2013, il Maidolls Maid Café.

L’organizzazione eventi ExCogito, rappresentata da Alessio Riolo, in collaborazione con Rakuen Cosplay, ha realizzato la creazione di un Maid Café tutto italiano, dall’idea di Andrea Larosa.

Ecco l’intervista che ho fatto loro al secondo giorno di lavoro delle instancabili e sorridenti Maid, sull’orario di chiusura, quando i responsabili avevano più tempo da potermi dedicare.


Shinji Kakaroth: Raccontateci come è nata l’idea.

Andrea Larosa: L’iea è nata osservando diversi manga e anime giapponesi che ricreavano questi curiosissimi caffé con all’interno delle ragazze vestite in uniforme da cameriera francese. È un’idea molto carina, perché unisce sia l’aspetto della ristorazione che quello dell’intrattenimento. Offrendo un servizio veramente notevole. Il cliente può effettivamente mangiare oppure osservare balletti, esibizioni di canto e farsi intrattenere proprio dalla recitazione delle maid, delle artiste a 360° che si esibisce per loro.


Shinji Kakaroth: Dove eravate alle altre Lucca? Perché non c’eravate ancora?

Andrea Larosa: Ci stavamo preparando per questo.

Shinji Kakaroth: Quindi avrete fatto un duro allenamento speciale per fare le maid?

Andrea Larosa: Sì, siamo un Maid Café itinerante, in pratica. In realtà il Maidoll è nato proprio in occasione di questo Lucca.

Alessio Riolo: Un format nuovo, appena creato e potremmo dire anche un po’ europeizzato. Un modo anche più carino di avvicinare le persone alla cultura giapponese. Poi ovviamente alle spalle abbiamo un background di organizzazioni di eventi e nella fattispecie del ramo cosplay, gare cosplay di altissimo livello. Quindi tutta questa passione si è unita qui a Lucca per la prima volta abbiamo cercato di fare l’impossibile. Penso che almeno oggi ci siamo riusciti.

Andrea Larosa: E anche di portare qualcosa di nuovo.


Shinji Kakaroth: Le vostre maid dove le avete reperite? Fanno tutte parte della vostra associazione o avete fatto qualche audizione?

Andrea Larosa: Il gruppo si è formato strada facendo, testando e provando il maid café in vari eventi in Sicilia. Abbiamo formato questo gruppo facendo delle selezioni e raccogliendo le candidate ideali. Devono essere ragazze capaci di trattare col pubblico, che è molto vario solitamente perché può andare dai ragazzini molto timidi a dei clienti un po’ più adulti, quindi bisogna riuscire a cogliere questo carattere.

Alessio Riolo: La maid deve avere questa teatralità culturale, quindi anche l’estetica è fondamentale, ma devono essere soprattutto ragazze spigliate. Alla fine poi qui si fa qualcosa di sano visto che le ragazze fanno giochi divertenti.

Andrea Larosa: Sì, poi ognuna ha il proprio talento, per esempio abbiamo Angela che è bravissima nel canto. Altre poi sono più ferrate nel ballo di canzoncine tipiche giapponesi, balletti molto kawaii, come direbbero in Giappone, ovvero molto carini e graziosi.

Shinji Kakaroth: Oltre ovviamente alle maid e la vostra bravura a intrattenere i clienti, ho anche notato dei bei manicaretti, bei dolci e pudding. Ci parlereste del lato culinario del vostro maid café?

Alessio Riolo: Dicaimo che la scelta è caduta su dei dolci che potessero essere appetibili per tutti, quindi dolci semplici come crostate, torte e budini pieni zeppi di questi topping al cioccolato e panne.

Andrea Larosa: Sì, perché abbiamo cercato un po’ di rispettare questo stile nipponico dei maid café, ovvero che il cibo servito dev’essere essenzialmente bello oltre che buono, quindi ci tengo particolarmente che le ragazze si mettano a decorarlo, a mettere zuccherini a iosa.

Alessio Riolo: Anche se ci teniamo a dire che tutti i nostri prodotti sono artigianali, non sono industriali, realizzati da pasticceri ed artigiani esperti in dolci.

Shinji Kakaroth: Quindi siete affiliati a una pasticceria?

Alessio Riolo: Sì, abbiamo un fornitore che ci da’ queste torte e sono fantastiche. Le mangeremmo tutte noi.


Shinji Kakaroth: Parlando sempre del maid café, ho notato che è molto animato più o meno a tutte le ore. Vi aspettavate questo successo?

Andrea Larosa: Allora, sapevamo ovviamente che essendo una novità avrebbe impiegato un po’ di tempo a ingranare, in realtà i tempi sono stati molto più brevi di quanto previsto, perché è stato un passaparola istantaneo e oggi siamo pienissimi, per cui a volte dobbiamo scusarci per aver terminato determinate cose.

Alessio Riolo: Sicuramente l’effetto novità è stato determinante, ma abbiamo ottenuto questi risultati grazie al passaparola su internet e alla capacità di comunicazione. Infatti è stato fatto un video bellissimo con protagoniste le nostre maid che ha ottenuto un sacco di visualizzazioni e ci piace molto preparare e creare l’hype, l’attesa per i nostri eventi.

Andrea Larosa: Abbiamo lanciato ogni singola maid come se fossero componenti di una band.

Alessio Riolo: Come fossero delle star, presentate una alla volta su facebook.

Andrea Larosa: Sono state anche molto caratterizzate per offrire la più vasta gamma al pubblico, in modo tale che tutti potessero trovare una maid che rispondesse ai propri gusti. Quindi abbiamo fatto in modo che ogni ragazza scegliesse un proprio “personaggio” per divertirsi.

Alessio Riolo: Poi non dimentichiamoci che c’è anche stata la fortuna di avere delle partnership importanti per questa manifestazione del maid café, soprattutto in assoluto Namco Bandai Games, che ha creduto nel nostro progetto e ci ha affiancati, così come Animeimport. Così come un ringraziamento va a Maid Okaeri, che è una costola della nostra associazione, un gruppo di maid ben collaudate che hanno fatto da maestre a tutte le altre.

Shinji Kakaroth: Quindi le maid più o meno da dove provengono?

Andrea Larosa: Ce le siamo portate dietro dalla Sicilia.

Alessio Riolo: Siamo venuti qui in ventidue.

Andrea Larosa: Sì, quindi tantissimi. Abbiamo invaso Lucca. Anche perché volevamo averle con noi per prepararle strada facendo, testare le loro capacità, seguirle, correggerle dove è necessario fino ad arrivare ad un certo standard qualitativo.


Shinji Kakaroth: Parlando del successo che state riscuotendo, oltre a facebook avete mandato anche in giro per Lucca delle kanban musume a fare promozione e voltantinaggio?

Alessio Riolo: Abbiamo mandato le stesse maid a fare un po’ di pubblicità per attirare un po’ di clienti al maid café. E inoltre anche i ragazzi della partnership a cui facevo riferimento prima, visto che di fronte abbiamo lo stand di Namco Bandai  nell’area Games, quindi pubblicizzarci anche lì.

Shinji Kakaroth: Tra i due giorni oggi ovviamente è stato quello più popolato, giusto?

Alessio Riolo: Assolutamente, ma anche dalle statistiche e dalle soffiate che ci hanno passato, oggi c’è stata molta gente, quasi decuplicata rispetto a ieri la popolazione di fan.

Andrea Larosa: E anche il Maid Café ha risposto bene.

Shinji Kakaroth: Secondo voi cosa cercano i clienti che vengono al vostro maid café?

Alessio Riolo: Ti posso sintetizzare una scena. Oggi ho visto tantissime persone entrare incuriosite ed uscire con un sorrisone. Per cui in questo quarto d’ora riescono semplicemente e rilassarsi, abbiamo avuto tanti ragazzi, ma anche tantissime famiglie, tante persone che entrano e sono disposte a calarsi nel personaggio, a fare i giochi e le penitenze, quindi è un momento di svago puro e semplice.

Andrea Larosa: Sì, infatti è molto bello vedere come sia facile che le maid riescano nel contatto con i nostri clienti a coinvolgerli, fare giochi e chiacchierare. Per cui bastano appena due secondi per riuscire a sorridere tutti assieme e divertirsi.


Shinji Kakaroth: Ci parlereste un po’ di questi giochi? Che varietà di giochi fate?

Andrea Larosa: Ogni maid ha i propri giochi, che dipendono dal suo personaggio. Ad esempio abbiamo Na Neko che interpreta il personaggio gatto, ovvero il tipo di personaggio che non manca mai nei manga, soprattutto negli ambienti femminili, queste ragazze con le orecchie da gatto ed atteggiamenti felini. Ed alcuni dei suoi giochi prevedono che si metta una mano all’interno di un sacchetto, come se fosse un sacco d’immondizia per cercare di capire solo col tatto cosa ci sia dentro, come farebbe un gatto che rovista nella spazzatura.

Andrea Larosa: Poi per quanto mi riguarda ho interpretato il personaggio di un vampiro e in quel caso ho interrogato i clienti sulla letteratura gotica. Mi hanno insegnato qualcosa al riguardo, che non fa male.

Alessio Riolo: Ha fatto così bene il vampiro che ha anche i denti del vampiro, si vede poco, ma le abbiamo modificato anche la dentatura.

Andrea Larosa: Sì, non li ho fatti troppo lunghi, però ho fatto delle piccole ricostruzioni apposta per dare quell’idea.

Shinji Kakaroth: Poi gliele avete ripagate?

Alessio Riolo: Quando andiamo a toglierle

Andrea Larosa: Non lo so, adesso mi sono un po’ affezionata. Mi piacciono.

Alessio Riolo: I primi giorni non riusciva a mangiare.

Shinji Kakaroth: E il tuo nome maid?

Andrea Larosa: Juliet, molto romantico


Shinji Kakaroth: Questa esperienza a Lucca è stata una bella esperienza, la ripetereste l’anno prossimo?

Andrea Larosa: Sicuramente. Se avremo la possibilità sicuramente ripeteremo, perché ci siamo trovati bene, è stato molto gradevole e credo che Lucca stessa abbia risposto molto bene.

Alessio Riolo: Concordo pienamente.

Shinji Kakaroth: Come funzionano i turni? Che rotazioni avete?

Alessio Riolo: Ma guarda com’è curioso.

Andrea Larosa: Credo di aver passato due notti in bianco a incastrare i turni, prima di partire.

Shinji Kakaroth: Quindi sono turni copernicani, che ruotano perfettamente.

Alessio Riolo: Abbiamo due diversi tipi di turni, perché ci sono le maid anziane, diciamo più esperte che fanno il turno dell’intera giornata che fanno una pausa di qualche ora, mentre le altre ragazze fanno turni di mezza giornata, per cui sono libere di girare anche per Lucca.

Andrea Larosa: Sarebbe stato un peccato, altrimenti.

Shinji Kakaroth: Quindi, almeno loro, si stanno godendo la fiera?

Alessio Riolo: Sì, loro di certo. Noi un po’ meno. Soprattutto i piedi non rispondono più ai comandi già al secondo giorno.


Shinji Kakaroth: Vorreste dire qualcosa ai nostri lettori?

Alessio Riolo: Io sicuramente vorrei dire ai vostri lettori che l’esperienza di Maidolls non finirà con Lucca, che abbiamo già tante richieste per portare questo format in giro a tante altre manifestazioni. Ovviamente c’è il piacere di vedere cose nuove, e anche per noi c’è questa voglia di regalare momenti ed esperienze nuove. Già dal mese di Maggio, riguardo alla nostra realtà di ExCogito, faremo un evento in Sicilia, non possiamo ancora svelare più di tanto, totalmente dedicato al Giappone. Un evento un po’ diverso. Non solo una fiera dedicata ai comics&games, ma qualcosa che abbracci il Giappone a 360°, quindi si parte ovviamente dallo zoccolo duro degli amanti di manga, anime e della tradizione giapponese, per abbracciare anche il cinema live-action, la letteratura, la cultura e la fotografia.

Andrea Larosa: Per quanto mi riguarda vorrei invitare tutti quanti al nostro maid café, perché lo troviamo un momento nuovo e fresco di divertimento genuino. Sicuramente questo mondo in grandissima crescita che è quello del Comics&Games, ovviamente sta spopolando in tutta Italia. Quindi è carino vedere nuovi format in espansione, non soltanto a livello territoriale, ma anche come profondità di attività proposte. Insomma, qualcosa di nuovo e divertente e quindi divenire a provare, poi ci sono le ragazze.

Shinji Kakaroth: In questi due giorni vi è capitato anche qualche…

Alessio Riolo: So costa stai per chiedere!

Shinji Kakaroth: …qualche screanzato che ha allungato le mani? Se è capitato come avete risolto la faccenda?

Alessio Riolo: Allungato le mani no, però qualche domanda scomoda l’ho ricevuta all’ingresso. Quindi ho dovuto dire “per il fetish, forse fuori dalle mura“.

Andrea Larosa: Per quanto mi riguarda, un ragazzo mi ha chiesto d’imboccarlo mentre mangiava il budino, ma a parte questo niente di ché, s’era improvvisamente dimenticato come si mangia.


Shinji Kakaroth: In questa Italia in crisi totale, secondo voi aprire un maid café fisso, potrebbe essere una nuova idea per riuscire a dare nuove prospettive?

Alessio Riolo: Diciamo che ci si fa sempre più un pensierino. Comunque questi momenti, e magari Andrea confermerà, servono come dei test. Sicuramente la risposta c’è, ma un conto è avere una risposta in un evento di 3-4 giorni quindi offrire una tantum una cosa un po’ diversa, un conto è avere una certa costanza, un locale e un’attività di somministrazione di cibo che non sarebbe facile da gestire. Poi si valuta.

Andrea Larosa: C’è da mettere in conto che il pubblico giapponese e quello italiano sono molto diversi. Come diceva appunto Alessio, bisogna un attimino introdurre il maid café all’italiano, qualcosa che non è più necessario in Giappone, per cui se si aprirà un maid café in Italia, bisognerà sicuramente il modo migliore di presentarlo e far sì che si integri in quel che è un po’ il mercato.

Alessio Riolo: Un Maid Café Fusion con la cucina giapponese.

Shinji Kakaroth: Qual è il vostro sogno per il futuro?

Alessio Riolo: Vediamo, tu hai fatto riferimento a una cosa molto importante, che è la crisi che tutto il mondo sta vivendo, un periodo storico bruttissimo. Il mio sogno sarebbe che momenti come questo, momenti come Lucca o come il maid café, attività cariche di passione con cui i ragazzi possano dare nuova linfa, anche all’economia. Perché una manifestazione come questa lucchese, non ci nascondiamo assolutamente, è molto ricca che genera anche un indotto, una filiera vera e propria dietro al lavoro. Perché no? Magari dall’intrattenimento potremmo creare dei posti di lavoro, non è detto che i posti di lavoro si possano creare solo nel settore della creazione. Magari sviluppare nuove idee può anche dar modo di creare nuovi posti di lavoro. Potrebbe essere questo il mio sogno.

Andrea Larosa: Sì sicuramente da giovane posso dire che il mio sogno in questo momento potrebbe essere quello di riuscire a fare della mia passione il mio lavoro. Cosa che per i tempi che corrono è un grandissimo sogno. Però sicuramente, se non spingiamo come giovani a creare nuovi posti di lavoro, chi altro potrebbe aprire delle nuove strade? Quindi spero davvero di riuscirci.


Aggiungo una mini-intervista fatta ad Andrea una volta conclusa questa avventura a Lucca Comics per Maidolls Café.

Shinji Kakaroth: Ciao, Andrea. Mi fa piacere risentirti. Ci potresti raccontare a freddo, tirando le somme, come si è conclusa per voi quest’avventura a Lucca Comics&Games?

Andrea Larosa: Piacere mio! Quest’avventura ha significato molto, per noi. E’ stata un’occasione per misurare le nostre capacità con qualcosa di nuovo, per assaggiare un po’ del “dietro le quinte” del magico Lucca Comics&Games e per vivere un’esperienza indimenticabile con amici vecchi e nuovi.


Shinji Kakaroth: Guardandoti indietro, cosa provi ora che è tutto finito?

Andrea Larosa: Un po’ di nostalgia! Ma credo sia normale… Sono stati giorni molto intensi e impegnativi, fisicamente quanto mentalmente, ma anche appaganti. Non mancava mai un motivo per sorridere.


Shinji Kakaroth: A fine fiera avete festeggiato degnamente? Eravate più sollevate o più tristi?

Andrea Larosa: Il festeggiamento migliore è stato un po’ di riposo! La stanchezza, dopo quattro giorni di fiera, si fa sentire. Vedere il Japan Palace abitato solo da echi e scatoloni vuoti, il giorno dopo, è stato un po’ triste… Ma lo rianimeremo l’anno prossimo!


Shinji Kakaroth: Le ragazze ora sono tornate alla loro vita di tutti i giorni, tra lo studio e il lavoro. Cosa vi ha insegnato l’esperienza a Lucca?

Andrea Larosa: L’importanza del gioco di squadra e l’infinito potenziale umano di emozionare ed emozionarsi. Riuscire a suscitare i sorrisi e le simpatie dei visitatori dà sempre quella marcia in più, permettendoci di dare il meglio di noi.


Shinji Kakaroth: Mi sono dimenticato di chiedervelo, ma la vostra mascotte ha un nome? Da chi è stata disegnata?

Andrea Larosa: Sì, la nostra mascotte si chiama Poupèe ed è stata disegnata dalla bravissima Valentina Paterniti. Potete trovare altri suoi incredibili disegni sulla pagina Facebook † Candyrific Art †.

Shinji Kakaroth: A Lucca mi avete già raccontato qualcosa, ma quali sono i prossimi progetti futuri di Maidolls Maid Café?

Andrea Larosa: Non lo abbiamo ancora stabilito. Abbiamo ricevuto diverse proposte, in effetti, e anche noi abbiamo già qualche idea in cantiere per il futuro… Staremo a vedere. Naturalmente, potete tenervi aggiornati seguendoci sulla nostra pagina Facebook!


Shinji Kakaroth: Che altro vorresti dire ai nostri lettori?

Andrea Larosa: A breve pubblicheremo sul canale youtube del Rakuen Cosplay un video conclusivo sulla nostra esperienza al Lucca Comics&Games: non perdetevelo!


Ringrazio ancora Alessio e Andrea per il tempo che mi hanno dedicato per quest’intervista.

Abbiamo quasi finito con l’angolo delle interviste fatte a Lucca Comics & Games 2013. Ultime, ma non per importanza, avremo ospiti le Tokyo Dolores.

Mi raccomando, continuate a seguirci!

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