Intervista al gruppo J-Rock DNR
Il logo del gruppo J-Rock DNR

Intervista al gruppo J-Rock DNR

I Dreams Now Reality (ufficialmente abbreviati in DNR) sono un gruppo glam rock italiano formatosi a Modena, Italia. Si sono esibiti a livello nazionale e internazionale in Russia, Giappone, Ucraina e Bielorussia.Il loro look è è influenzato dal visual kei giapponese e dal glam rock occidentale. Stanno lavorando ad un tour per la promozione di un disco dedicato al mitico Ken il guerriero, occasione perfetta per una intervista al gruppo J-Rock DNR!

DJ Shiru: Qual è stata la vostra principale fonte di ispirazione nel creare la vostra musica e il vostro stile visivo?

DNR: Siamo ispirati dalla cultura musicale giapponese, in particolare il visual kei ’90 e 2000 (X Japan e Malice Mizer, Laruku…) e l’hard rock di stampo occidentale (Bon Jovi, Motley Crue, Cure, Duran Duran…) con elementi del nostro background e della nostra esperienza personale. Il nostro ultimo lavoro si basa sulla realizzazione di un concept album, un omaggio all’opera di Buronson “Hokuto no Ken” che è un esempio di come ci piace unire la passione per l’anime e i manga con la nostra musica e stile visivo, creando un ponte tra due mondi.

DJS: Come descrivereste il vostro approccio unico al genere visual kei e in che modo pensate di essere influenzati dalla scena musicale italiana?

DNR: Ci rifacciamo alle origini dei primi gruppi Visual Kei, come è ben noto lo stile deriva dal teatro tradizionale (kabuki). Noi osserviamo con rispetto cercando di rielaborare il loro approccio, che è viscerale, e lo reinterpretiamo fondendolo al nostro background musicale.

La storia della scena musicale italiana ci ha insegnato l’importanza della melodia e del lirismo, e cerchiamo di integrare queste qualità nelle nostre composizioni. Inoltre, l’Italia ha una lunga tradizione di spettacolarità nell’arte e nella musica, che si riflette nella nostra attenzione ai dettagli visivi e scenografici durante le performance.

Il gruppo italiano di J-Rock DNR
I 4 membri del gruppo J-Rock DNR

DJS: Qual è stata la vostra performance più memorabile fino ad oggi e cosa l’ha resa così speciale?

DNR: La nostra performance più memorabile è stata sicuramente il concerto del Vrock 2011 al Saitama Super Arena (Japan). L’energia del pubblico, la grandezza dell’evento e la nostra connessione con i fan hanno reso quell’esperienza indimenticabile. È stato un onore esibirci in un contesto così iconico, di fianco ai grandi artisti del calibro di: Gackt, Vivid, Versailles, Michael Monroe, Dir en Grey, Black Veil Brides…

Fu la nostra prima esibizione in Giappone, ci sembrava un sogno divenuto realtà… ma la storia più bella è quella che dobbiamo ancora scrivere… è il concerto in divenire!!

DJS: Il visual kei è spesso associato a un’estetica elaborata. Come sviluppate i vostri look per i concerti e i video musicali?

DNR: Lo sviluppo del look è un processo elaborato, ci avvaliamo di uno *staff, collaudato, (mua, hairstylist, photographer, scenographer e custom jewelry designer), persone che ci seguono da anni e che ci conoscono bene, soprattutto hanno il quadro d’insieme, sanno che è un percorso che spesso non si ferma al singolo che sta per uscire, oppure all’album da cui è tratto, ma si estende a  concept più ampio che riguarda la band, riguarda i DNR. Dedichiamo molta attenzione alla scelta dei materiali, dei colori e degli accessori per assicurare che ogni dettaglio contribuisca all’estetica complessiva.

Creare un’immagine che sia allo stesso tempo accattivante e coerente con il messaggio della musica è una missione difficile, ciò che lo rende ancora più arduo è avere un filo che unisca coerentemente il percorso artistico che ci siamo prefissati.

Vogliamo che chiunque ascolti una canzone dei DNR non abbia l’effetto “scollamento” ossia, se ascolti i brani ad occhi chiusi devi immaginare una scena coerente e quando li apri dovrai essere catturato dall’atmosfera dell’immagine, in maniera naturale, così da avere il quadro unico

Il Visual Kei è come la vita. perché tocca tutti i sensi, non solo quello uditivo, non basta ascoltare la musica, bisogna sentirla, vederla, poterla toccare con mano, assaporare l’atmosfera!

DJS: Quali sono i temi principali che esplorate attraverso le vostre canzoni e le vostre performance visive?

DNR: Il nostro prossimo lavoro, intitolato “Nanto 2077”, è un concept-album ispirato alla scuola Nanto Seiken dell’opera del maestro Buronson “Hokuto no Ken“. Dopo l’uscita di “Dreamfinity” nel 2014 con l’etichetta americana Perris Records, eravamo già all’opera sulle tracce per questo concept-album. Tuttavia, vari eventi, come un cambio di line-up nel 2016 e la pandemia di Covid-19, hanno ritardato il rilascio, una sedimentazione di quasi dieci anni ma meglio tardi che mai!

Il primo singolo, “Shin”, è stato rilasciato il 1 marzo e ha ricevuto un’ottima accoglienza. Ora siamo entusiasti di continuare a condividere questo progetto con i nostri fan. Il destino ha voluto che la release dell’album coincidesse proprio con il 40esimo anniversario della release del manga. Ogni canzone racconta la storia e il destino segnato dalla stella guida dei sei maestri di Nanto, esplorando una gamma di emozioni e temi legati ai loro personaggi.

Shin, il video

La prima traccia, “Shin”, rappresenta la stella del martirio e parla di dedizione e perdita. Altri brani saranno pubblicati prossimamente, continuando a sviluppare la narrativa del concept:

  • Rei, la stella della giustizia, esplora la ricerca di equilibrio e vendetta;
  • Yuda, la stella del tradimento, mette in luce l’arroganza e la redenzione;
  • Shu, la stella della benevolenza, riflette sulla compassione e il sacrificio;
  • Souther, la stella dell’imperatore, affronta il potere e la tirannia;
  • Yuria, la stella dell’amore materno, rappresenta la speranza, la gentilezza e il sacrificio personale per il bene degli altri.

Attraverso le nostre canzoni e performance, vogliamo trasmettere questi sentimenti complessi e potenti, rendendo omaggio alla ricca mitologia di “Hokuto no Ken” e invitando gli ascoltatori a riflettere sui temi universali di sacrificio, giustizia, potere, compassione, tradimento e amore.

DJS: Avete mai affrontato delle sfide particolari nel creare e mantenere la vostra identità artistica nel contesto della scena musicale italiana?

DNR: L’identità artistica è qualcosa di sacro, che deve essere conservata quando si vuole proporre ciò che si ha dentro e non ciò che la gente si aspetta. La band esiste dal 2008 e, specialmente agli esordi, abbiamo affrontato critiche di tutti i tipi da parte dei nostri connazionali. In Italia sembra che non si sia mai abbastanza per nessuno e spesso il nostro stile inclassificabile mandava in confusione le persone.

All’estero, invece, l’accoglienza è stata diametralmente opposta. La nostra musica è stata apprezzata proprio per la sua originalità e la difficoltà a essere etichettata. Nonostante le sfide, abbiamo sempre seguito la nostra strada con determinazione e perseveranza, e questo ci ha aperto le porte oltre oceano. Abbiamo imparato che mantenere la propria identità artistica, anche di fronte alle critiche, è essenziale per creare qualcosa di autentico e duraturo.

DJS: C’è una particolare canzone o album che ritenete rappresenti al meglio il vostro stile e la vostra visione artistica? Perché?

DNR: “Shin” è la canzone che ha segnato il ritorno della band con la nuova line-up, per noi ha un significato particolare, ricordiamo che Shin è il primo maestro Nanto che percorre il destino segnato dalla stella guida del martirio, ha un arduo cammino da compiere, come ogni essere umano affronta i propri demoni, ed ha un’interpretazione dell’amore che invita l’ascoltatore ad interrogarsi sul cosa farebbe al posto suo.

Questa canzone combina melodie potenti di voce, con un’elettronica che riporta nostalgicamente agli anni ’80, intervallata da rocciosi riffs di chitarra in un crescendo di atmosfera energica e romantica in chiave moderna.

DJS: Guardando al futuro, quali sono i vostri obiettivi principali come band? C’è qualcosa che sperate di realizzare o esplorare nel prossimo futuro?

DNR: Siamo concentrati sulla release di Nanto 2077, la strada è scandita dalla sequenza delle stelle Nanto, così come nell’opera Buronson. Il nostro arduo compito sarà quello di portare dal vivo uno show all’altezza della musica in quanto l’album si avvale di tanti special-guest internazionali di alto livello… per adesso non possiamo rivelare altro… ma voi di Nanoda sarete i primi ad avere news sulle prossime mosse, è per questo che cogliamo l’occasione per ringraziarvi di cuore dell’opportunità di questa intervista!

Rock giapponese in Italia
Da sx: Ash, batterista; Flow,voce; Kira, bassista; Paz, chitarrista.

Membri del  gruppo J-Rock DNR ★Dreams Now Reality★

  • Vocals: Flow
  • Guitar: paZ
  • Bass: Kira
  • Drums: Ash

*★Staff del video di Shin★

  • Scenografa e stilista dei gioielli: Chiara Platolino “Skele’s Head”
  • Regista e direttore delle fotografia: Filippo Cinotti
  • Truccatrice: Alessia Traisci
  • Parrucchiera: Cristina “Crazy Head” Balena
  • Fotografo: Shi Yun Lee
  • Attori nel video: Carlo Scotti Trevisan (Shin) Profilo Instagram
  • Vega Rose (Yuria) Profilo Instagram

©2024 Dreamsnowreality Produced by: DNR Sound engineers: Mike Pelillo, paZ Mastered by: Katsumi Sambongi at 3 Trees Studio, Tokyo – Japan

Ringraziamo il gruppo J-Rock DNR per questa intervista, speriamo di vederli presto in tour in Italia!

Ken il guerriero: leggenda e trilogia con gazzetta dello sport. – Nanoda

Silvio Franceschinelli (DJ Shiru)
Vive qua e là, tra i vari Paesi che frequenta regolarmente il Giappone è uno di quelli che più gli rimane nel cuore. In Italia contribuisce a fondare l’associazione Ochacaffè di cui è il responsabile eventi, dirige la scuola di lingue Il Mulino e coordina le sezioni palco e Giappone di festival quali il Napoli Comicon, il Festival del Fumetto di Novegro, il Be Comics a Padova, ecc. Creatore del progetto artistico K-ble Jungle.