I ciliegi sotto un sole arancione

Stavo camminando in quel giardino dove si riuniscono tutti per festeggiare la tanto amata fioritura degli alberi di ciliegio , e ogni volta che battevo ciglio , mi sembrava di scorgere sempre un’immagine o un profumo nuovo tratti da quei meravigliosi fiori rosa.

Ogni attimo era eterno, imperdibile, e la luce del mio cuore acquisiva sempre una luce più bella ad ogni passo che facevo per quei giardini.

Ad un tratto l’incantesimo floreale si spense e ne iniziò uno con un gusto differente che si sarebbe mischiato con l’atmosfera di quei divini vegetali come se fossi nel regno dei KAMI.

Un ragazzo dagli occhi accorti nelle Bucoliche di Virgilio mi affascinavano, erano come una lenza di cristallo da cui anche se mi fossi svincolato con forza non me ne sarei mai liberato.

In me vigeva una forza incontrastata e allo stesso tempo la timidezza mi premeva alla gola manifestando in me un rossore tenero ma paralizzante.

Il ragazzo si distolse dal libro e potei notare che i suoi occhi a mandorla erano rossi come il rubino , più caldi del fuoco , e i folti capelli neri che portava legati con due file lunghe di capelli che gli pendevano ai lati che si scioglievano in quella lieve brezza che , con delicatezza , dalle fronde dei ciliegi , si portava via i petali di sakura per poi lasciarli cadere a terra.

Aprì la sua bocca dalle labbra rosse e tenere come i petali di una rosa e mi disse :

Ti sei perso?

Ad un tratto una sensazione di rabbia mi Sali dal petto; conoscevo quel luogo, quel pezzo di terra giapponese che mi aveva tenuto sia nei momenti di gioia che nei momenti più dolorosi e ora un tipo venuto fuori dal nulla mi dice che mi ero perso?

Beh d’altronde una mezza verità c’era….l’unico oceano in cui mi perdevo era l’atmosfera emanata dai suoi occhi che mi giungeva fino in petto come un tenero profumino arriva ai nasi più sensibili.

Però quella sensazione di rabbia non poteva non essere moderata da un che di fantasy che solo quel ragazzo sapeva darmi.

Anche lui dopotutto era catturato dal brillare dei miei occhi…Oh no! Forse è quello che in molti chiamano colpo di fulmine? Se n’è accorto?

Presi forza è risposi:

So questa strada sin da quando mia madre mi teneva nelle sue braccia, ma ora che il sole si sta nascondendo mi sento un po’ smarrito.

Lui senza nemmeno indugiare mi rispose:

Gradisci che ti accompagni fino a casa?

Io , volendo vedere fino a che punto era disposto ad avvicinarsi lo congedai dicendogli che sapevo benissimo cavarmela da solo, ma lui insistette e mi prese per mano…..fortuna che non c’era nessuno….

Mentre ci incamminammo gli chiesi il suo nome e lui rispose Yoshitsune .

Io dissi: AH Yoshitsune come il guerriero che di nascosto usciva dalla residenza dei monaci epr combattere gli spiriti maligni?

Lui mi disse: tu piuttosto come ti chiami?

Io gli dissi: Yukio!

Lui rispose: Yukio come quello scrittore che si suicidò dinnanzi le telecamere per poter incitare disperatamente noi giapponesi nel ritrovare in nostro onore?

Io gli dissi: cosa sono tutte queste lusinghe?

Lui mi prese tra le braccia e io non opposi resistenza, e avvicino le sue labbra alle mie…..

Dopo un po’ mi staccai e risposi: ma è da poco che ci siamo conosciuti e poi siamo due uomini!

Lui teneramente , senza staccare gli occhi dai miei mi disse: l’amore non ha ne tempo e ne confini, tieni strette queste parole al tuo cuore, anche se ti conosco da poco per me vali anche più del diamante che vale dieci volte tutto l’oro del mondo!

Io gli risposi: per me sei diventato prezioso, ma ricorda che non sarai mai più importante del mio amato Giappone!

Lui rispose: Allora ho ancora un altro motivo per cui amarti mio caro Nihonji ……

Quando ci baciammo l’abbraccio di quei petali rosa ci avvolse, e sentii la più bella musica che è l’amore per la mia tanto cara terra del sol levante accompagnato dal profumo dell’amore di quell’uomo mischiato al mio e quei splendenti raggi arancioni del sole che tramontava, il cui splendore colorava almeno un po’ anche quel cielo che pian piano lasciava intravedere la luna e le stelle…

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