Lucca Comics 2023: Conferenza Stampa Toei e Showcase Pretty Cure

E dopo avervi fatto conoscere meglio Hiro Mashima grazie al Press Café svoltosi a Lucca Comics & Games 2023, questa volta tocca a due eventi della Toei Animation Europa.

Ovviamente gli argomenti principali sono stati il film PreCure All Stars F e One Piece.

Gli ospiti orientali della Toei erano la Produttrice Aki Murase, il character designer Nishiki Itaoka e il regista Yuta Tanaka.


Conferenza Stampa Toei Animation Europe

Visto che state riportando in Italia questi prodotti, avete già accordi con delle piattaforme per distribuire le vostre serie animate?

Ovviamente il nostro obiettivo è diffondere i nostri titoli, portandoli nella maniera più ampia possibile al pubblico. Ci stiamo lavorando, ci saranno annunci in futuro ma al momento non possiamo sbottonarci più di tanto.

 

Dopo tutti questi anni, com’è continuare a lavorare a serie di lunga durata, come One Piece o Pretty Cure?

Murase: Come produttrice posso parlare solo delle Pretty Cure, come sapete siamo giunti al 20° anniversario delle Pretty Cure, il che significa che si sono susseguiti negli anni tanti produttori, registi e una marea di staff che ha contribuito a questo brand per tutto questo tempo. Ovviamente da una parte c’era la pressione  del passato e l’onore di poter contribuire a questo film e mi premeva trasmettere il concetto chiave delle Pretty Cure alle bambine della nostra generazione.

Tanaka: Non so se lo sapete, ma generalmente una serie delle Pretty Cure dura circa un anno, inizia una nuova serie e al termine di un anno di lavoro cambiano registi, produttori, character design e tutto lo staff di animatori, alla ricerca di una continua evoluzione. Quindi cambiando il frame di anno in anno e i soggetti che hanno portato avanti la creazione di una serie porta a creare nuovi soggetti e affrontare temi totalmente nuovi. Ho cerato di raccogliere ovviamente tutti i temi che nel corso di 20 anni i vari staff che si sono succeduti hanno voluto trasmettere attraverso le Pretty Cure, per cui la pressione è stata davvero alta, ma è stato davvero interessante.

Per quanto riguarda One Piece sarà forse più facile spiegare l’anno prossimo cosa vuol dire avere la pressione e l’onore di lavorarci, in quanto l’anno prossimo è il 25° anniversario della serie animata. Non sembra perché esce un episodio ogni settimana e non è solo un ricordo di 25 anni fa. Faremo del nostro meglio l’anno prossimo per spiegare e portare eventi e manifestazioni che raccontino tutta la storia dal primo giorno all’ultimo, con tantissime iniziative che vedrete a Lucca Comics & Games 2024.

Staff Toei Animation
Da destra la Produttrice Aki Murase, il regista Yuta Tanaka e il character designer Nishiki Itaoka

Per tutto l’anno il tema dell’intelligenza artificiale (AI) ha movimentato il mondo del fumetto e dell’animazione. C’è la paura che l’AI possano sostituire il lavoro dell’uomo. L’animazione giapponese della TOEI si sta confrontando con questa problematica o questa nuova risorsa?

Murase: Sono assolutamente convinta che il lavoro del produttore possa essere fatto unicamente da una persona, per cui nella mia attività quotidiana cerco di dare il massimo in modo da superare quello che potrebbe dare l’AI.

Tanaka: Non sono molto ferrato sulle tecnicità dell’AI, ma credo che la capacità di pensare in termini di creatività sia prerogativa dell’uomo, quindi penso che ci sia il rischio che possa soppiantare l’uomo, ma a questo riguardo sono molto positivo. Ho lavorato anche a serie che trattano il tema dell’AI come Digimon, ma credo che in futuro si possa collaborare con l’AI, in modo da completare determinate cose.

Le Collège Noir
Le Collège Noir

Qualche giorno fa è uscito un comunicato stampa in cui si diceva che la Toei avrebbe aperto delle succursali in tutta Europa e anche in Italia. Che intenzioni ha la TOEI? Queste succursali hanno uno scopo pubblicitario o, come la collaborazione di Le Collège Noir, di creare animazione appositamente per i paesi dove apriranno?

Il comunicato in effetti era un po’ vago. In effetti Toei Animation Europa ha intenzione di creare anime non siano solo esportati dal Giappone. Per quanto riguarda il mercato italiano, è un’apertura per cercare di presidiare il mercato, per altri progetti futuri verranno comunicati dall’azienda.

Tanaka: È una domanda molto interessante riguardo la visione della Toei. La Toei Animation Europa copre l’EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Ovviamente Le Collège Noir è il primo prodotto da mettere sul mercato in collaborazione con una produzione fracese. Contemporaneamente abbiamo già iniziato ad entrare in contatto con produttori non solo italiani, ma anche irlandesi e tedeschi. Come sapete, le produzioni animate europee non nascono e muoiono in un singolo paese, ci sono svariate collaborazioni, come ad esempio Francia-Belgio, o Germania-Italia, per cui sulla base di questa tradizione europea di collaborazione per la produzione di animazione, vorremmo apportare il nostro contributo in stile giapponese. Credo ci sia un limite nell’importare film d’animazione dal Giappone in Europa, visto che abbiamo valori e tradizioni ben diverse. Vorremmo creare qualcosa di europeo che possa trasmettere valori e tradizioni tipicamente europei. Vorrei evitare assolutamente di creare un film di samurai fatto da americani.


Showcase Pretty Cure

Con Pretty Cure All Stars F sono stati prodotti 32 film di Pretty Cure. Perché secondo lei le Pretty Cure sono così popolari in Giappone?

Murase: Buona sera a tutti, benvenuti a questo Showcase e vi ringrazio di essere qui. Sono onorata di essere qui come produttrice di PreCure All Stars F che celebra il 20° anniversario delle Pretty Cure.

Nonostante siano passati vent’anni dal primo episodio delle Pretty Cure e nel corso degli anni si siano avvicendati innumerevoli membri dello staff, per questo film ognuno ha dato il massimo in modo da inserire tutti i valori che sin dalle prime serie erano diretti alle bambine che seguivano le Pretty Cure. Credo sia l’impegno che ogni anno lo staff di turno mette nella nuova serie che ha reso questa serie così popolare.

Signora Murase, lei è già stata responsabile di una serie delle Pretty Cure, Tropical Rouge Pretty Cure nel 2021. Questo film riassume i messaggi di tutte le serie precedenti, immagino sia stata una bella responsabilità. Com’è nata la produzione e il progetto di questo film?

Tanaka: Buongiorno. Sono Yuta Tanaka, il regista di questo film. Inizialmente questo film non era stato ideato con la presenza di tutte le Pretty Cure. Da principio volevamo celebrare il ventesimo anniversario con questo film, facendo qualcosa di molto minimal, con poche Pretty Cure, infatti il primo incontro è stato molto tranquillo. Con gli incontri successivi la cosa si è ingrandita, con idee come “Mettiamoci pure lei!” o “Aggiungiamo quell’altra!” per cui alla fine abbiamo deciso di far apparire tutte le Pretty Cure. Non so effettivamente quanto bene conosciate le Pretty Cure, in questi 20 anni dalle prime due Pretty Cure siamo arrivati ad avere 78 Pretty Cure e in questo film ci sono tutte, infatti è stato un lavoraccio molto impegnativo.

Murase: Come produttrice di questo film, il mio primo obiettivo era quello di toccare tutte quelle generazioni che nel corso di 20 anni hanno visto e seguito le serie delle Pretty Cure.

 

In ogni stagione delle Pretty Cure c’è sempre un messaggio che le contraddistingue e questo film riassume tutte le stagioni. C’è qualcosa di particolare che volevate comunicare a questo pubblico?

Tanaka: Molti di voi sapranno che ogni anno, da una serie all’altra, lo staff cambia, come lo stile, le tematiche e i messaggi.  Dopo venti anni ci siamo domandati “Ma chi sono le Pretty Cure?” e anche noi non sapevamo dare una definizione, qualcosa che potesse definirle a chiare lettere. Abbiamo provato a fare qualche passo indietro per dare un inizio tutto nuovo.

Signor Tanaka, lei ha lavorato a diverse serie delle Pretty Cure, secondo lei perché sono così amate dai bambini?

Tanaka: Il fatto che lo staff fosse concentrato per un anno, l’ha portato a concentrarsi sui valori e le tematiche di quel periodo da trasmettere alle nuove generazioni. La serie ha sempre riflettuto trend e tematiche del momento a cui lo staff ha voluto dare più enfasi.

 

Le Pretty Cure sono molto attuali e riescono ad abbracciare la generazione del momento, sono molto famose per i loro gadget, le trasformazioni e il loro modo di combattere più intenso rispetto alle maghette tradizionali. La serie All Stars di questo film è stata paragonata alla versione Pretty Cure degli Avengers. Le è piaciuto dirigere questo particolare film? È stato difficile?

Tanaka: Io mi sono trovato per caso a fare il regista di questo film e ovviamente non ho seguito tutte le produzioni della serie per questi vent’anni. Nonostante tutto, da una parte c’era la pressione e l’ansia per la grande responsabilità di dover prendere tutti i valori di questi 20 anni e utilizzare queste 78 Pretty Cure in maniera eccelsa. Ha parlato degli Avengers al femminile, ma in questo caso bisogna parlare dei personaggi più iconici come Iron-man o Capitan America, come personaggi più importanti e principali e quelli su cui si focalizza. Avrei voluto concentrarmi su tutte e 78 le Pretty Cure, ma in un film molto breve di circa 70 minuti, era impossibile dare importanza a tutte in maniera equa, per cui c’è stato un periodo difficile in cui si pensava di prenderne alcune e renderle più importanti, ma alla fine tutte sono personaggi principali. Non è stato semplice gestire sulla scena la presenza di tutte e 78.

 

Il signor Tanaka e la signora Murase, assieme allo sceneggiatore Jin Tanaka hanno già lavorato in coppia per il film Star☆Twinkle Pretty Cure – Hoshi no uta ni omoi wo komete. Quanto è importante conoscere i propri collaboratori e sviluppare un progetto insieme?

Murase: La prima volta sono stata io a chiedere ai due Tanaka di lavorare insieme, perché li ho sempre ammirati e avrei voluto lavorare con loro. In questo caso invece sono stata chiamata per partecipare a questo film. Come produttrice ero convinta che il progetto sarebbe andato a buon fine grazie alla presenza di questi due Tanaka.

Tanaka: I film nascono e si evolvono in maniera diversa. Questa volta io e lo sceneggiatore Tanaka stavamo già parlando della sceneggiatura, la signora Murase è salita su questo treno quando era già in corsa e come produttrice ha iniziato a stuzzicarci, creando una specie di reazione chimica con tutte le nostre idee, creando un prodotto molto interessante.

Qual è stata la cosa più complicata nella realizzazione di questo film?

Tanaka: La cosa più complicata, come ho detto prima la cosa più complessa è stata trovare il modo di essere giusti con tutte le 78 protagoniste nei 70 minuti di film. “Questa Pretty Cure ha dato un pugno al mostro, quindi a quella le facciamo dare un calcio.” o “Questa ha fatto una battuta, quindi facciamo sorridere quest’altra!” immaginate questo mood per tutto il film. È stato molto difficile essere giusti con tutte. Essendoci tutte queste Pretty Cure, immaginiamo ci siano tantissimi fan di ognuna, per cui non volevamo che le fan ci restassero male e non volevamo deludere nessuno. Avevo già lavorato come regista per i film All Star, ma essendo un film molto importante, abbiamo voluto dare un taglio e un approccio diverso. Non solo un’evoluzione narrativa, ma anche utilizzarle non solo in gruppo, ma dividerle tutte per dare un taglio diverso dai soliti film delle All Star.

 

Qui presente abbiamo la Produttrice Aki Murase, il character designer Nishiki Itaoka e il regista Yuta Tanaka. Avevate già lavorato assieme? C’è qualche aneddoto su come vi siete conosciuti?

Tanaka: In passato il signor Itaoka ho lavorato come animatore, ma questa volta come character designer, ma questa volta ho visto lati completamente nuovi e sono davvero contento di aver lavorato assieme a lui.

Murase: Ho iniziato da assistente e ho fatto la mia carriera, per cui all’interno di questo mondo conoscevo i nomi di Tanaka e Itaoka. Sono sempre stati molto gentili con me e hanno sempre preso in considerazione le mie opinioni, per cui come produttrice è stato molto bello scoprire Itaoka come character designer. Ho vissuto questo periodo della produzione del film come se fosse un’emozione costante. Guardando al passato, anche se non sembra, il signor Itaoka è sempre stato quello che pensava positivo e ha dato tanto coraggio allo staff e motivazione per andare avanti. Per quanto riguarda Pretty Cure All Stars F non c’è una sceneggiatura già scritta, è una forza che nasce da zero. Tutti quelli che ci hanno lavorato si sentono un po’ genitori e il film come fossero la loro creatura. Non vorrei essere fraintesa, per cui sembrerebbe molto facile parlare di film e anniversario, ma è solo grazie al supporto e all’interazione continua dei nostri fan che ci hanno supportati per tutti questi anni se siamo arrivati qui. Questo film è proprio il frutto dell’interazione con i nostri fan.