Salve gente, sapete quanto ami le sigle delle serie animate, che tendo ad ascoltare più e più volte tra una stagione e l’altra, ma questa volta più che fare una classifica di sigle, vorrei commentare la splendida regia utilizzata per la sigla di Kage no Jitsuryokusha ni Naritakute! – The Eminence in Shadow, il cui manga è pubblicato da qualche mese da Magic Press e di cui sembra mi sia scordato di scrivere una recensione. (mea culpa -_-;;;; )
Questa sigla mi ha subito colpito per l’assurdità che trasuda, facendo credere che la serie che si sta per vedere sia qualcosa di totalmente diverso! XD
Inutile dire che la regia si sposa magnificamente sulle note suonate e cantate dagli OxT, gli stessi che hanno continuato una stretta partnership di sigle con la serie animata di Overlord.
Visto che alcune delle cose che dirò potrebbero risultare spoilerose per chi non ha letto il manga o la light novel, siete avvisati che andando avanti con la lettura è possibile venire al corrente di pezzi di trama futuri.
La sigla si apre con dei rifiuti sotto la pioggia, precisamente guanti, un piede di porco e un power gripper.
Questi oggetti appartengono al protagonista, Minoru Kageno, come abbiamo visto nel primo episodio.
Subito dopo seguiamo Minoru che sta camminando in una giornata oscura e uggiosa in una discarica, mentre sta piovendo. Sembra una scena qualsiasi, ma ha un significato molto importante.
Il ragazzo ad un certo punto del manga afferma che “Sono molto attento a fare una chiara distinzione tra ciò che reputo importante e ciò che non lo è. In tal modo posso raggiungere i miei scopi senza perdere di vista l’obiettivo finale. La gente, man mano che la vita continua, tende a dare importanza a sempre più cose. Si fanno degli amici, si innamorano, iniziano a lavorare, ma io cerco di scartare queste cose importanti. ‘Questo non mi serve, lo getto via.’ E man mano che proseguo a scartare ciò che non è realmente importante, sono in grado di realizzare ciò che davvero non posso abbandonare. Vivo la mia vita per quelle poche cose. Senza dare importanza a nient’altro.”
La discarica rappresenta metaforicamente tutto quello che il protagonista ha dovuto scartare e gettare via, come il nostro mondo e persino le sue spoglie umane, visto che si trova lì. Ha gettato via la sua vita con l’unica speranza di poter ottenere ciò che voleva e non poteva assolutamente abbandonare.
Nella scena successiva viene delineato il protagonista e il titolo della serie, bianchi su fondo nero, questo indica che Shadow non è l’oscurità, ma lo spiraglio di luce che si nasconde all’interno di essa.
A questo punto inizia l’assurdità della sigla, che ci mostra qualcosa di completamente diverso dal contenuto della serie stessa… delle scene con protagoniste le Sette Ombre, in quello che sembra un Giappone contemporaneo.
Alpha che aspetta l’autobus per andare a scuola, mentre sente la musica.
Beta schiacciata nella ressa dell’ora di punta della metro.
Delta che sale di corsa le scale mobili.
La camera cambia il fuoco concentrandosi sul fondo, dove si nota Epsilon in una versione studentesca con le treccione e dietro un enorme cartellone pubblicitario dove si vede la sua versione da personaggio famoso.
Gamma è il Presidente del Consiglio Studentesco, vista la sua abilità ad amministrare il personale.
Zeta è una teppista, che sta picchiando dei tizi (due già stesi e uno che le sta prendendo) sotto un ponte.
Eta se la sta dormendo ancora della grossa.
La scena cambia e a scatti vediamo le ragazze che lentamente arrivano in classe.
inizia la lezione (con Eta che se la dorme della grossa) quando arriva Zeta in ritardo e tutti si girano.
Nella scena successiva si vede Gamma che va probabilmente a rimproverarla, Delta a salutarla e Beta a cercare di calmare gli animi.
Le lezioni sono finite o siamo nella pausa del cambio d’ora tra due insegnanti e sul cellulare di Alpha (che non ha smesso di fissarlo da quando è arrivata in classe) compare un segnale. Qualcosa si sta avvicinando.
Le ragazze si lanciano fuori dalla classe condotte da Alpha (con Gamma che incespica al suo solito e Beta che prende serietà togliendosi gli occhiali), proseguono per i corridoi.
Salgono una rampa di scale (con Delta che è costretta a trasportare la bradipesca Eta) raggiungendo la terrazza, mentre Epsilon si scioglie le treccione.
Giunte nella luce all’esterno le ragazze si trasformano con delle divise bianche e rosse molto sgargianti, combattendo con poteri non ben specificati contro dei nemici che non compaiono se non per dei raggi che cercano di colpirle e vengono bloccati da una barriera.
Mentre Alpha sta combattendo, l’immagine ha uno sfarfallio e capiamo che non è la realtà, ma era una specie di anime televisivo.
Minoru è di fronte a una vecchia televisione ancora funzionante nella discarica, in cui stavano andando il video di cui sopra.
Vediamo l’immagine del ragazzo riflessa nel monitor spento, che si avvicina e gioca con la manopola cambiando canale e mostrandoci via via diverse scene dalla serie.
La principessa Alexia Midgar rapita, che grida.
Tra un cambio di canale e l’altro il monitor si spegne e vediamo il riflesso, questa volta di Cid Kagenou da bambino.
Sherry Barnett che piange disperata.
Di nuovo un cambio e vediamo Cid da ragazzino tredicenne.
Aurora, la Strega della Rovina che chiede di essere uccisa.
Cambio con Cid all’età attuale.
La principessa Iris Midgar che lascia cadere la spada, sconfitta.
Il volto di Jimina Sehnen.
La principessa Rose Oriana che piange.
Infine sul volto di Shadow la televisione non viene più riaccesa.
Dopo questa serie di cambi il protagonista sembra soddisfatto e si allontana verso una balconata, dove sette donne che proiettano sette ombre, lo stanno aspettando nella pallida oscurità rischiarata da un’alba che sta sorgendo sulla città.
Negli ultimi episodi quest’ultima scena è cambiata, infatti questa volta è notte e si vedono scintille che rischiarano il buio e quando la camera si sposta sulla città, vediamo che la zona dell’accademia frequentata da Cid sta andando a fuoco, a causa dell’attacco attuale del Culto di Diabolos.