Drifting Dragons Manga
Questa volta vi parlerò di uno dei titoli che nel corso di questi ultimi anni ha suscitato la mia attenzione. Uno stile che sicuramente piacerà a chi già legge Dungeon Food e con uno stile di disegno che mi ha ricordato un po’ i primi lavori dello studio Ghibli, come Nausicaa.
Drifting Dragons Trama
Ci troviamo in un mondo a metà tra la prima rivoluzione industriale e il classico medioevo fantasy. In questo mondo i cieli non sono ancora diventati parte del dominio umano, e sono popolati di misteriose creature che gli esseri umani chiamano “Draghi“. Protagonista di questa storia è la ciurma della Queen Zaza, un’aeronave Caccia-Drago, che viaggia tra le correnti aeree alla caccia di avvistamenti.
Mika è uno dei protagonisti, con il suo finissimo fiuto e sesto senso, riesce a percepire nell’aria la presenza di draghi, mettendo tutto se stesso nella loro cattura all’unico scopo di poterne divorare le carni prelibate in modi sempre nuovi e appetitosi, e col sorriso sulle labbra si lancia sugli esemplari di drago arpionati per dare loro il colpo di grazia, a sprezzo del pericolo.
Assieme ai vari membri dell’equipaggio, tra cui la bella Vanabelle, la giovane e ingenua Takita, Mika solcherà diversi cieli e farà tanti incontri, continuando sempre a cacciare draghi per mettere il piatto in tavola col sorriso sulle labbra.
Drifting Dragons Valutazione
Come si sarà capito dal breve riassunto, questa serie non ha un vero e proprio scopo. Tra un incontro e l’altro con i draghi, l’autore ci fa conoscere i personaggi e ci introduce lentamente al mondo in cui abitano, incorniciati da splendidi disegni a volte molto caratteristici e folcloistici. Il protagonista assoluto del manga è decisamente Mika, e almeno inizialmente tutto ruota sul suo entusiasmo e sesto senso, affascinando anche gli altri membri del gruppo che lo circondano, che nonostante capiscano che questa sua ossessione sia un po’ fuori dagli schemi, finiscono per amarlo e seguirlo, e spesso aiutarlo quando si trova nei guai a causa della sua testa cocciutaggine.
Il tema più interessante trattato dalla serie è sicuramente quello della libertà dei cacciatori, che solcano i cieli, nonostante siano oppressi dalla realtà dei loro fondi, che si assottigliano di volta in volta tra riparazioni e rifornimento tra un viaggio e l’altro. Il mistero principale resta comunque avvolto all’esistenza delle creature che cacciano, visto che ogni volta incontrano draghi dalle forme strane, di cui non sanno nulla. Come degli antichi balenieri, i nostri si avventano su giganteschi mostri, capaci di affondare la loro aeronave, mettendo a rischio la propria vita per trarne un profitto.
Il tratto è davvero aggraziato e gradevole alla vista, con vignette sempre piene di chine, ombreggiature, panorami o effetti. L’aspetto un po’ steampunk e un po’ bucolico mi ha fatto ricordare parecchio ambientazioni alla Nausicaa nella Valle del Vento.
L’adattamento è ottimo (almeno nel primo volume) e devo ammettere che la cosa mi ha un po’ stupito piacevolmente. A fine di ogni capitolo, viene inserita una breve spiegazione di come cucinare il piatto nel capitolo stesso.
Il manga è pubblicato da Planet Manga nel classico formato deluxe con sovracopertina in carta patinata al prezzo di 7 €. Un vero peccato l’assenza delle pagine a colori a inizio volume, visto il prezzo un tantino alto rispetto al solito.
Consigliato agli amanti delle serie un po’ fantasy e disegnate bene.
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