Era un po’ che avrei voluto fare un articolo sugli Isekai, ovvero le serie dove qualcuno finisce in un altro mondo, e ne ho adesso l’opportunità visto che qualche tempo fa mi è capitato di vedere un link su facebook degli amici di Anime & Manga [ITA] che indirizzava a un video dal titolo pungente… Gli Isekai mi hanno rotto.
Anche se solitamente non sono il tipo da vedere videorecensioni o video in cui si commentano determinate scelte, notizie o situazioni, il titolo mi ha incuriosito, facendomi subito pensare “Vediamo questo qui che vuole e perché ce l’ha con gli isekai.”
Il video, oltre a presentare gli isekai e alcuni appunti comuni di tutte le opere che personalmente condivido, sembra tutto incentrato sull’astio verso Sword Art Online, perché era troppo famoso e quando è uscito la gente parlava solo di quello, non filandosi tante altre belle serie che andavano nello stesso periodo. A parte questo, vedere questo video mi ha fatto finalmente tornare la voglia per scrivere un articolo leggermente più esaustivo riguardo agli isekai e del perché sono così tremendamente famosi in Giappone, a tal punto che diverse case editrici, come Kodansha, hanno vietato questo genere dai loro contest letterari per nuovi talenti di light novel.
Pensate, solo in questa stagione sono presenti in palinsesto ben 4 titoli isekai e nella prossima stagione animata ce ne saranno diversi altri!
In principio era letteratura
Partiamo dal fatto che il genere isekai non è una creazione giapponese, bensì fa parte di una tradizione letteraria ben più antica. Nel video si ricorda il famoso Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) di Lewis Carroll, dove la piccola Alice si ritrova catapultata in un altro mondo assurdo, pieno di stranezze e pericoli, ma se vogliamo tornare anche più in dietro possiamo anche pensare a I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift (1726), dove il protagonista viaggia per terre assurde dove incontra gente gigantesca o microscopica, mentre noi in Italia potremmo citare la Divina Commedia (1321) di Dante Alighieri, in cui lo stesso autore narra di come sia finito di punto in bianco a far visita ai tre regni dell’oltretomba dell’Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Sul piano nipponico invece potremmo affermare che la storia di Urashima Taro è quella più vicina al genere isekai, un uomo che finisce in un mondo sottomarino diverso dal suo e che una volta tornato scopre che sono passati tanti anni, nonostante a lui non sia sembrato fosse passato così tanto.
Quanti tipi di isekai esistono
Principalmente esistono tre generi principali in cui si possono distinguere gli isekai: attraverso il portale/evocazione, attraverso la reincarnazione e attraverso la trasmigrazione in un videogioco.
Diciamo che il primo filone è quello più sfruttato, soprattutto nelle light novel e nelle serie d’altri tempi. Per via di un qualche sconvolgimento si apre un varco tra universi paralleli, o semplicemente per via di un rituale di evocazione viene aperto un varco e il protagonista (o i protagonisti) vengono richiamati fisicamente in questo mondo alternativo. Tra tutti possiamo ricordare forse i più famosi, come Shinpi no Sekai El-Hazard, Tenkuu no Escaflowne o Magic Knight Rayearth, ma anche serie come Digimon, Kyo Kara Maoh! e Zero no Tsukaima. C’era anche una serie di cui mi sono ricordato, che è stata mandata in onda una sola volta su Italia 1, I segreti dell’isola misteriosa, dal titolo originale Kyōryū bōken jura tripper.
Tra quelli più recenti, invece, potremmo anche inserire Gate, il cui manga è ancora in corso sia in Giappone che da noi in Italia grazie a Star Comics, Re:Zero (manga edito da J-Pop) e Hyakuren no Haou to Seiyaku no Valkyria, che sta andando attualmente in onda. Potremmo citare in questo primo filone anche serie culinarie come Isekai Izakaya: Koto Aitheria no Izakaya Nobu (attualmente ancora in onda in Giappone) e Isekai Shokudou, dove degli izakaya giapponesi sono connessi a un altro mondo fantasy/medioevale, e questi avventori scoprono i segreti dei deliziosi piatti del nostro mondo, ovviamente prediligendo la presentazione di quelli tradizionali giapponesi. Tra le serie che a breve riceveranno un adattamento animato possiamo citare The Rising of the Shield Hero il cui manga è edito da J-Pop.
Come sottogenere del primo filone, anche se con diversa finalità, potremmo inserire anche diverse serie survival, dove un gruppo di persone finisce, mentre è in viaggio o da qualche altra parte, in un universo alternativo e lo scopo della serie è capire come ci sono arrivati, perché e cercare di sopravvivere per tornare a casa sani e salvi. Un esempio recente è Sky Violation, edito da Planet Manga, o Cage of Eden, edito da GP Publishing. Rispetto alle serie citate su, in questo sottogenere c’è più mistero e la gente muore molto più spesso, facendo risaltare i sentimenti forti dei personaggi e il loro desiderio di sopravvivenza.
Altre serie fanno uso di un altro strumento, ovvero la reincarnazione dell’anima in un altro mondo, spesso fantasy ma non sempre. Per via di alcuni meriti o magari per uno sbaglio di una divinità, il protagonista muore e per compensare la perdita gli viene concesso di reincarnarsi in un mondo parallelo, a volte con degli interessanti poteri che gli permettono di primeggiare. Fra i titoli di questo genere più recenti ci sono il demenzialissimo Kono subarashii sekai ni shukufuku o!, la serie fantasy robotica Knight’s & Magic, la serie di cronache di guerra con uno sfondo di magia di Youjo Senki (da noi noto come Saga of Tanya the Evil edito da Planet Manga)e Isekai wa Sumatofon to Tomo ni, che hanno ricevuto adattamenti animati negli ultimi anni, mentre un altro interessante titolo del genere, Tensei Shitara Slime Datta Ken (da noi Vita da Slime, pubblicato da Star Comics) otterrà a breve un adattamento animato.
L’ultimo filone è quello più recente e, sebbene alcuni dei titoli dei due filoni precedenti abbiano tratti in comune con i videogiochi (come finestre e status che si aprono), questo in particolar modo è collegato a doppia mandata al mondo dei videogiochi, visto che la trama vede il protagonista trasportato nel mondo del proprio videogioco preferito nei panni del personaggio che giocava nel mondo reale. Tra questi i titoli recenti più noti sono Overlord, il cui manga è edito da J-Pop, ma anche altri come Sword Art Online (sia light novel che manga sempre di J-Pop), Log Horizon, Death March kara Hajimaru Isekai Kyousoukyoku o il recente Isekai Maou to Shoukan Shoujo no Dorei Majutsu. Solitamente in questo genere, i protagonisti seguono leggi del videogioco in questione, con tanto di finestre di status e finestra in cui infilano i propri oggetti e i drop dei mostri, e livelluppano.
I punti in comune degli isekai
Solitamente il protagonista è uno sfigato che nella vita non aveva alcuna qualità spiccata, ma che grazie alle proprie conoscenze, o a dei particolari privilegi concessigli, riesce a sopravvivere e farsi valere, troneggiando come un eroe e spesso creandosi un suo harem di ragazze innamorate di lui. Altre volte, il protagonista è ferrato in un determinato campo (di studi, di arti marziali o di cucina) e grazie alle sue abilità riesce a farsi velocemente strada nella nuova vita nel mondo in cui è finito.
Assieme alla scoperta di un nuovo mondo, vengono affrontati diversi gap culturali tra il protagonista e la gente del nuovo mondo in cui si rapporta (la presenza della schiavitù, il forte razzismo verso le specie semi-umane, l’estremo terrore o ammirazione verso la magia), che portano quest’ultimo ad arricchirsi dopo ogni esperienza ed incontro. Un esempio tra tanti è fornito da Isekai Yakkyoku, che parla di un giovane medico studioso di farmacia, che si reincarna in Farma, un ragazzino di 10 anni appartenente a una famiglia di speziali, medici e farmacisti, in un mondo dove si utilizza la magia. Ovviamente oltre alle conoscenze mediche del nostro tempo, avrà in dono anche una speciale benedizione del dio dei medici, che lo aiuterà ulteriormente, permettendogli di sintetizzare facilmente sostanze con cui creare rimedi e pozioni di ogni genere e una speciale vista per poter velocemente fare diagnosi sui pazienti.
Ovviamente, il genere isekai anche se comunemente ha come target uomini e ragazzi, ha anche una buona fetta di pubblico femminile che ne apprezza le interessanti sfaccettature, e ovviamente ha un certo tipo di storia e punti in comune con quelli già descritti, solo che i ruoli si ribaltano e abbiamo una ragazza, a volte neanche troppo bella o appariscente, che finisce in un universo alternativo e grazie ai poteri ottenuti e alle conoscenze dei giorni nostri, riesce a farsi valere e crearsi un harem di bei ragazzi che le offrono mille attenzioni e non hanno occhi che per lei, il che è un po’ la tipica trama da Otome Game. Uno degli esempi presenti proprio in questa stagione è Yume Oukoku to Nemureru 100-nin no Ouji-sama, attualmente ancora in onda.
Quindi perché gli isekai sono così popolari in Giappone?
Partiamo dal presupposto che una serie, per avere successo, dev’essere interessante. I giapponesi nella lettura dei manga trovano una valvola di sfogo e una via di fuga dalla loro noiosa routine quotidiana, permettendo loro di sognare e allontanarsi dai problemi sul lavoro, dei voti scolastici e dei genitori assillanti o assenti.
L’isekai, svolgendosi in un mondo alternativo, ha un particolare fascino esotico, mostrando culture diverse, che siano medioevali, orientali o comunque di altre nazionalità o persino futuristiche.
Tra quelli che ho citato prima, in El-Hazard, per chi non se lo ricorda o non l’ha mai visto, i protagonisti finiscono in questo mondo simil “notti d’oriente“, mentre in Gate i membri della JSDF vengono mandati in missione in questo mondo fantasy in stile medioevale.
Altro punto importante è l’immedesimazione del lettore/spettatore nel protagonista, visto che è un genere specialmente rivolto agli otaku, e concede loro di riflettere come un tipo come loro, in cui rispecchiarsi, in un altro mondo possa diventare una persona di successo sia nella società che con l’altro sesso, insomma il sogno proibito di ogni buon otaku che si rispetti, che rivedendosi nel protagonista rivaluta la propria situazione e prova un intrinseco senso di appagamento. In Death March, che ho già citato, Sato, il protagonista, è un programmatore e quando si risveglia nel mondo del videogioco che stava programmando scopre di essere dotato di una sola magia potentissima, la quale facendogli sterminare un esercito intero di mostri in un colpo solo, gli fa salire subito di livello in maniera tremenda, oltre a donargli titoli, oggetti droppati dai mostri in questione e denaro, per cui sfruttando tutto questo, il protagonista inizia a crearsi un vero e proprio ginepraio, mentre indaga sul mondo in cui si trova e magari cercare un modo di tornare a casa.
Ultimo punto, che è praticamente il motivo per cui piacciono a me, sono i trivia che spesso forniscono al lettore/spettatore, ideando soluzioni attraverso conoscenze scientifiche o storiche, che in questo modo vengono recepite anche dal lettore/spettatore, che tenderà a ricordarle. In Youjo Senki, Tanya fa spesso delle allusioni, riferimenti e comparazioni con fatti storici avvenuti nel nostro mondo durante le guerre, sfruttando anche punti di forza delle aziende moderne, come Amazon, ed applicandole all’esercito, mentre in Hyakuren no Haou to Seiyaku no Valkyria il protagonista sfrutta le conoscenze belliche e scientifiche del nostro mondo per far avanzare più in fretta la cultura della nazione di cui è divenuto capo.
A me piacciono un sacco gli Isekai
In definitiva, sì, a me gli isekai piacciono un sacco e leggo davvero tantissimi manga di questo genere, che poi per la maggior parte sono adattamenti da light novel. Tra i titoli che spero prima o poi vengano pubblicati in Italia, c’è un manga molto divertente, Isekai Tensei Soudouki, in cui il protagonista, Balud Cornelius, il giovane figlioletto di un nobile minore di confine di un mondo fantasy/medioevale, si trova in fin di vita a causa di una malattia e in quel momento dentro di lui si reincarnano le anime di due giapponesi, Sadatoshi Sanai Oka un fortissimo generale del periodo Sengoku, e Masaru Oka, un giovane otaku studente delle superiori. Combinando le conoscenze di Masaru, il ragazzo inizia a dare il via alla sua scalata per il successo che gli permetterà di mettersi in tasca sempre più monete d’oro attraverso invenzioni innovative, come lo zucchero estratto dalle rape, il modo di placcare in oro gli oggetti preziosi attraverso l’elettrolisi, facendo attirare su di lui l’invidia e l’ira di altri nobili, che manderanno sicari contro di lui, che verranno sconfitti grazie alle abilità e tecniche del generale Sadatoshi! XD
Il disegno inizialmente mi ha fatto ricordare per certi versi, sia nei siparietti comici che nelle scene più intense di lotta, Hellsing di Kota Hirano. e devo ammettere di aver apprezzato la cosa.
Complimenti! Ottimo articolo: hai riassunto perfettamente la situazione. Nei segnalibri del mio browser ho una marea di opere isekai che seguo! Peccato solo che l’attesa del capitolo successivo sia sempre troppo lunga!
ps: dato che ti piace “vita da slime” prova a leggere anche “re:Monster” e “So i’m spider, so what?”, fanno sempre parte della categoria “reincarnazione” però non in un essere umano. Ah, poi c’è anche uno che si reincarna in un onsen, un altro in un drago… vabbè, mi fermo qui, altrimenti… 😀
Ahahah! Sì, li leggo già quei titoli, solo che se mi mettevo a fare la lista di tutti gli isekai che leggo, non la finivo più. Poi quella della ragnetta in autunno dovrebbe avere l’adattamento animato! In effetti troppe di quelle serie sono mensili, quindi ci vuole ogni volta tanto tempo tra un capitolo e l’altro…
Invece se ancora non lo leggi, ti consiglio Tensei Shitara Ken deshita, una ragazza-gatto schiava incontra per caso un giapponese che si è reincarnato in una spada magica, che la libera e le farà da maestro. XD
ah sì! È molto bello anche quello! 🙂
Hai ragione, la lista è lunga! Pensa che qualche mese fa avevo fatto una ricerca per genere “isekai”, per vedere se c’erano titoli che non conoscevo! 😀
Per la cronaca, quella ricerca mi aveva fatto scoprirfe “Risou no Himo Seikatsu (An Ideal Lazy Life)” che non conoscevo prima di allora 😉
Vi suggerisco di leggere anche NEET dakedo Hello Work ni Ittara Isekai ni Tsuretekareta (lettura consigliata), Mushoku Tensei (lettura consigliata), Tate no Yuusha no Nariagari (lettura consigliata), Otome Game no Hametsu Flag shika nai Akuyaku Reijou ni Tensei shite shimatta… (Destruction Flag Otome – muori dalle risate), Hachinan tte, Sore wa Nai Deshou!, Genjitsushugisha no Oukokukaizouki (Genjitsushugisha), Seirei Gensouki ~Konna Sekai de Deaeta Kimi ni~, The New Gate, Tsuki ga Michibiku Isekai Douchuu, Arifureta Shokugyou de Sekai Saikyou (Genjitsushugisha), Invincible Saint, Gaikotsu Kishi-sama, Tadaima Isekai e Odekake-chuu, Watashi, Nouryoku wa Heikinchi de tte Itta yo ne!, Seichou Cheat de Nandemo Dekiru you ni Natta ga, Mushoku dake wa Yamerarenai you desu, Isekai Yururi Kikou ~Kosodate shinagara Boukensha shimasu~ (riscalda il cuore), Ubau Mono Ubawareru Mono, World Teacher: Other World Style Education & Agent e Saihate no Paladin (lettura consigliata).
Ho fatto un errore dove è scritto (Genjitsushugisha) dovrebbe essere scritto (lettura consigliata). Scusate per l’errore.
A occhio credo di seguirli quasi tutti! XD
Sì, sono tutti molto belli! io ne leggo qualcuno in più… per sapere quali, vai su batoto e mangadex e nei parametri di ricerca specifica solo “isekai”. I risultati saranno il 99% degli isekai esistenti 😀