Ex-Arm

Ex-Arm Manga

Dopo i due volumi di Ex-Vita (pubblicata da Flashbook), torna Shin-ya Komi con una interessente serie fantascientifica che riprende i classico dubbio sulla differenza tra esseri umani e androidi.

Ex-Arm Trama

Tokyo 2014. Akira Natsume è un normale studente di liceo, anche se al contrario dei suoi compagni di classe ha una strana avversione per l’uso di apparecchi tecnologici, tra cui gli smartphone, che per qualche motivo sembrano causargli mal di testa e vertigini anche solo fissando lo schermo. Nonostante tutto ha un intuito fuori dal comune riguardo questi apparecchi, riuscendo a ripararli e capire il motivo per cui non funzionano. Un giorno, dopo aver incontrato per la prima volta la fidanzata di Shuichi Natsume, il fratello maggiore universitario, riflette sulla sua condizione e pensa proprio di essere uno sfigato, visto che a causa del non poter usare uno smartphone lo taglia fuori da ogni contatto sociale e quindi anche di trovarsi una ragazza. Confidatosi col fratello, che fino a pochi anni prima era uno sfigato come lui, ottiene la risposta ovvia: per cambiare deve darsi da fare in prima persona, per cui se non fa il primo passo non cambierà mai nulla. Un po’ restio nei confronti del consiglio, si reca al combini per comprare qualcosa, quando appena fuori becca dei brutti ceffi che importunano una ragazza. Inizialmente evita il contatto visivo e cerca di girare al largo, aspettandosi che il cassiere del combini noti la cosa e intervenga, ma poi ricorda le parole del fratello, si gira e fa il primo passo… contro un camion che lo spetascia.

Tokyo 2030. Minami Uezono è una spericolata e un po’ pasticciona agente di polizia, che in coppia con l’androide di ultima generazione Alma, sta cercando di sfuggire alle grinfie di un’organizzazione criminale a cui ha appena sottratto una valigetta in cui dovrebbe essere contenuta una Ex-Arm, un tipo di congegno dotato di una tecnologia avanzatissima che viene spesso sfruttato dal crimine organizzato o in attentati terroristici a causa dell’elevato potere distruttivo. Messe alle strette, decidono di aprire la valigetta e vedere che razza di Ex-Arm sia contenuto all’interno, in modo da poterlo sfruttare a proprio vantaggio per uscire dai guai. Purtroppo sembra che l’Ex-Arm 00, il primo prototipo contenuto all’interno della scatola, sia in realtà solo un cervello umano ancora vivo, cervello tra l’altro di Akira. Spaesato il ragazzo si risveglia in questa nuova forma privo dei cinque sensi, e riesce a interfacciarsi col mondo solo attraverso una connessione diretta con Alma, che gli consente di conversare con Minami.

Riuscendo a venir fuori dalla situazione grazie all’hackeraggio del ragazzo dei sistemi della nave della mafia, su cui le due erano salite per fuggire, le due portano a termine il loro incarico e consegnano il prezioso oggetto oltre ad un altro Ex-Arm in possesso di un Ex-Arm holder che dava loro la caccia per recuperare il modello 00. Le due una volta risolto il caso, passeranno sotto il controllo della sezione Anti-Ex-Arm, a capo della quale si trova il Colonnello Soushi Shiga, che costringerà il ragazzo ad entrare come strumento, sotto la sua tutela per riuscire a recuperare le altre Ex-Arm sparse per il mondo e a causa delle quali dieci anni prima c’è stato un disastroso attentato terroristico contro i giochi olimpici di Tokyo, che avrebbe fatto quasi colare a picco la finanza giapponese.

Ma cosa sarà successo davvero? Perché il cervello di Akira si trova intrappolato nell’Ex-Arm 00-alfa?

Ex-Arm Valutazione

Vedendo le copertine e i commenti della Star Comics con cui presentavano la serie, sembrava quasi di trovarsi di fronte un nuovo Ghost in the Shell, invece proseguendo la lettura mi sono accorto che, sebbene si senta molto la presenza aleggiante di Shirow per quanto riguarda gli argomenti sull’identità del ragazzo, che ormai non è più sicuro se sia ancora considerabile un essere umano o una macchina, e sul fatto che gli androidi abbiano sembianze così umane eppure non lo siano, visto che agiscono unicamente in base alla programmazione della propria ai. Mi piace che venga spesso messa in dubbio l’umanità del protagonista, che attraverso il potere dell’Ex-Arm in cui è contenuto, riesce ad hackerare satelliti, servizi di sorveglianza e persino altri androidi come Alma. Anche il comportamento di Minami è interessante, giacché tratta e considera anche gli androidi come se fossero persone con dei sentimenti, nonostante la verità sia diversa e solo Akira nota questo gap tra il modo di ragionare suo e della ragazza e tutti gli altri, che sono consci del fatto che gli androidi, seppur simili agli esseri umani, non siano dotati di una propria coscienza, che poi è anche uno dei temi di Beatless, serie di cui sto parlando di tanto in tanto sulla nostra pagina Facebook per l’assurdo numero di episodi riassuntivi. I protagonisti principali sono caratterizzati molto bene e facilmente si riesce a intravedere il loro modo di ragionare e come vedono le situazioni che si dipanano dinnanzi a loro, soprattutto il punto di vista di Alma è interessante, visto che la sua intelligenza artificiale finisce per ammonire spesso Akira sul fatto di considerare gli androidi come persone, visto che lei stessa si considera comunque un oggetto e uno strumento.

Inutile dire che ci sono spesso delle scene service un po’ ecchi, sparse qui e là tra i volumi, che ci fanno apprezzare ancor di più la bravura nel disegno di Shin-ya Komi, oltre a diverse scene o situazioni che sono palesi omaggi a serie ben più note e famose, prima tra tutte Akira con la storia dell’attentato ai giochi olimpici del 2020, Ghost in the Shell col primo avversario che assomiglia tantisismo a Bato, ma anche Neon Genesis Evangelion nel volume 4.

La cosa divertente è che Minami e Alma sono le protagoniste della miniserie in due volumi Ex-Vita, e a fine volume con un’illustrazione l’autore ribadisce che le due serie sono ambientate in mondi paralleli ed Ex-Arm non è un seguito di Ex-Vita.

Il tratto di Komi è davvero particolareggiato, pulito e con vignette sempre piene, sia di effetti, che di retinature. Gli sfondi sono sempre molto pieni e ricchi di dettagli e panoramiche.

Ottimo l’adattamento, che mantiene diversi termini fantascientifici, giapponesi o di terminologia militare con spiegazioni a margine.

Il manga è pubblicato da StarComics nel classico formato deluxe con sovracopertina in carta patinata e prime pagine a colori al prezzo di 5,90 €. Davvero un bel formato, peccato che anche le pagine interne, spesso con belle illustrazioni verso fine volume, non siano a colori.

Consigliato a i fan delle serie fantascientifiche.