Dagashikashi

Dagashikashi Manga

Finalmente in Italia uno dei manga più deliranti del panorama giapponese, che ha come protagonisti non tanto i personaggi che compaiono nel corso della storia, ma i dagashi, i deliziosi snack e merendine da quattro soldi tipici della cultura giapponese.

Dagashikashi Trama

Kokonotsu Shikada è un ragazzo che vive in un paesino di campagna assieme a suo padre, Yo, che gestisce un dagashi-ya, ovvero un negozio di dagashi, i tipici snack, dolcetti, ramen e merendine che costano poco. Nonostante il padre voglia a tutti i costi che il figlio prenda il suo posto, ereditando il negozio che da ben otto generazioni continua incessantemente la propria attività di vendita, Kokonotsu non sembra interessato a prendere la gestione del negozio, un po’ per gli scarsi guadagni, e un po’ perché vorrebbe diventare un mangaka.

Un giorno a interrompere una delle loro liti su chi debba restare a badare al negozio, compare la bella e prosperosa Hotaru Shikada, figlia del presidente della Shikada Company, una nota marca produttrice e distributrice di dagashi, alla ricerca di Yo, che rifiuta l’offerta di andare a lavorare per il presidente della Shikada giacché suo figlio ancora non s’è deciso a raccogliere l’eredità di famiglia. Da questo momento in avanti, Hotaru inizierà a frequentare il negozio di dagashi degli Shikada per mettere alla prova le abilità di Kokonotsu e la sua conoscenza riguardo ai dagashi, allo stesso tempo cercando di farlo capitolare e prendere le redini del negozio di famiglia.

Assieme a loro incontreremo anche To Endo e sua sorella Saya, che gestiscono l’unico Caffé del paese e sono amici d’infanzia di Kokonotsu, senza menzionare il fatto che Saya è non troppo segretamente innamorata di Kokonotsu, nonostante il ragazzo un po’ duro di comprendonio non sia mai riuscito a capirlo.

Tutti assieme partiranno per un viaggio quotidiano alla riscoperta di antichi sapori sopiti nei dagashi, partendo dai famosissimi umaibo, al ramune e finendo con i tamago ice.

Dagashikashi Valutazione

Come ho detto nell’introduzione, sebbene i personaggi facciano morire con le loro gag, i veri protagonisti della serie sono i dagashi (parola creata dall’unione di “da/scadente” e “kashi/snack”) ed il titolo stesso, che è un tipico modo di dire giapponese (Tuttavia), finisce per contenere sia la parola “dagashi” che “kashi”, quando effettivamente si scriverebbe “daga shikashi“.

Capitolo dopo capitolo ci vengono presentati uno dopo l’altro vari tipi di snack facilmente reperibili e dal prezzo decisamente basso (gli umaibou possono costare sui 10 yen, ovvero 6-7 centesimi di euro), facendoci immergere non solo con l’aspetto e le mascotte, ma anche con la storia del prodotto e piccoli trivia, nel mondo degli snack giapponesi. Anche se si puo’ pensare che si tratti di un argomento lontano alla mentalità del lettore italiano, trovo interessante questo manga sia per le spiegazioni e come ci presenta i dagashi, e sia perché si riesce comunque ad avere un certo coinvolgimento emotivo, visto che nonostante quei prodotti non siano venduti da noi in Italia, anche i nostri tabaccai hanno da sempre caramelle, snack e dolcetti di poco prezzo che fanno sempre effetto nostalgia, uno tra tutti le caramelle Club, perché no le magnifiche caramelle Rossana o se vogliamo parlare di caramelle più recenti le strisce di Goleador al gusto frutta o alla liquirizia. È molto divertente vedere ogni volta Hotaru, completamente priva di buon senso, fare le azioni più disparate per esaltare il sapore del dagashi di turno, senza riuscire mai a convincere Kokonotsu.

Poi diciamoci la verità, chi non ha mai pensato vedendo una serie animata o un manga in cui i protagonisti mangiano qualcosa, di volerla provare di persona? Lo stesso vale per questa serie! Quando sono stato in Giappone ho provato diversi dagashi e alcuni amici nipponici me ne hanno portati ogni tanto, il che aiuta a saziare di volta in volta la mia fame… di curiosità sull’argomento!

Essendo un manga demenziale, i personaggi vengono disegnati in diversi modi a seconda della situazione. Le vignette sono sempre abbastanza piene di fondali, chine e retinature, lasciando pochi spazi bianchi e grande è anche la cura con cui viene mostrato il dagashi di turno, con tanto di mascotte. (ovviamente a fine volume c’è un ringraziamento speciale alle case produttrici dei dagashi che vengono presentati nel volume)

L’adattamento è ottimo, oltre alle note sparse in modo da far capire anche al pubblico italiano di cosa si tratti e che sapore potrebbe avere il dagashi di turno, anche se non lo si è già assaggiato. Il tono dei personaggi è molto colloquiale e giovane, e l’ho molto apprezzato.

Il manga è pubblicato da J-Pop nel classico formato deluxe con sovracopertina a colori, al prezzo di 6 €.

Consigliato ai fan degli anime demenziali e che parlano di alcune tradizioni culturali giapponesi.