Dan Machi

Dan Machi – Anime

Tratta dalle light novel, inedite in Italia, di Fujino Omori, la serie animata conosciuta con diversi nomi: Dan Machi, Familia Myth e la mia preferita ossia Dungeon ni deai o motomeru no wa machigatteiru darō ka, letteralmente È sbagliato cercare di incontrare ragazze in un dungeon?; ha ottenuto un discreto, e davvero inaspettato, successo tra il pubblico. Dan Machi non è una tra le serie più conosciute e, senza sbagliare, anche lo studio J.C. Staff non deve aver puntato molto su questo prodotto, eppure le previsioni sono state stravolte.

Dan Machi – Trama

A metà tra avventura RPG e fantasy, Dan Machi è ambientato nella cosmopolita città di Orario, meta di tutti gli avventurieri della zona, siano essi elfi, nani, uomini o parum. Il motivo che spinge così tante persone, appartenenti alle specie più disparate, a recarsi ad Orario è il gigantesco dungeon che sorge al centro della città: un’enorme torre la cui altezza nel cielo, e profondità, sono sconosciute. Decine e decine di avventurieri spinti dalla volontà di arricchirsi vendendo i materiali droppati dai mostri o dal solo desiderio di avventura, ogni giorno, si recano all’interno del dungeon: affrontano i pericoli della torre, sconfiggono mostruosi avversati ed esplorano i vari piani. Tra di essi vi è anche Bell Cranel, novello avventuriero il cui sogno nel cassetto è quello di diventare un eroe.

A fianco del giovane Bell c’è la bella, nonché provocante, dea Hestia la quale, proprio come il suo compagno, è alle prime armi come capo della Famiglia. Il mondo di Dan Machi è popolato da divinità, vivono a stretto contatto con gli uomini e la loro funzione è quella di formare gruppi sempre più forti di avventurieri chiamate Famiglie. La Famiglia di Hestia è composta da solo una persone: Bell; ma come lo spettatore avrà modo di constatare, grazie alla forza di volontà e alla determinazione del giovane avventuriero, la sua fama e quella della sua famiglia sono destinate ad aumentare in poco tempo.

Dan Machi – Commento

La serie animata fila che è una meraviglia. È difficile da spiegare a parole, Dan Machi è una di quelle poche serie che non ha nulla di speciale, anzi vi sono tutti i presupposti per pensare che sia un prodotto da due soldi, facile da disprezzare; invece non è assolutamente così. Anche se nell’anime non vi è nulla che colpisca in particolare o che possa farlo risaltare, allo stesso tempo non vi è nulla che sia fuorisposto o crei fastidio, stridore o confusione nell’economia totale del prodotto. Lati negativi e positivi si fondono insieme, dando vita ad una serie animata che non ha la pretesa di trasmettere nulla, ma rimane impressa nella mente e nel cuore dello spettatore proprio per la sua semplicità.

Già dalla prima puntata lo spettatore viene catapultato, in medias res, all’interno della realtà del dungeon, lo stesso protagonista principale, Bell Cranel, inizialmente si dimostra essere un fifone buono a nulla. Con il procede delle puntate la situazione non viene chiarita e lo spettatore arriva a trarre le sue conclusioni autonomamente, seguendo semplicemente la serie. Si capisce che Dan Mahi richiama gli elementi base degli RPG: dungeon, mostri da sconfiggere, boss di piano, equipaggiamenti medievali, magie e così via; però molte altre domande non trovano una risposta: chi ha creato il dungeon? Perché gli avventurieri vogliono scalarlo? Come può esistere una terra simile? Ma siamo all’interno di un videogioco come in SAO o Log Horizon? Queste solo per fare un rapido esempio.

Una simile, grave bisogna ammetterlo, mancanza non va assolutamente a discapito della trama anzi la rende più fluida e leggera. Il tutto, però, non potrebbe essere reso possibile senza i due elementi principali della serie. Primo fra tutti i personaggi principali Belle ed Hestia: ben realizzati, psicologicamente poco sviluppati, eppure hanno personalità, modi di fare e atteggiamenti che lo spettatore finisce per apprezzare e ammirare. Secondo punto a favore è la bellezza delle scene d’azione del dungeon: i combattimenti sono incalzanti, curati, coinvolgenti e mai troppo esagerati. Persino il lato harem, presente se si considerano tutte le bellissime e per lo più formose ragazze che gironzolano intorno a Bell, non è affatto eccessivo e non stanca. Anzi, vedere la dea Hestia, innamorata del suo personale eroe Bell Cranel, cercare di allontanare il suo pupillo dalle grinfie delle altre pretendenti strappa il sorriso e aiuta a spezzare la tensione di alcuni episodi. Un connubio tra leggerezza e superficialità molto ben riuscito. L’unica pecca da evidenziare sono le ambientazioni dei vari piani del dungeon che non brillano per diversità poiché, fatta eccezione per il piano delle puntate finali, sono sempre identiche.

Dan Machi – Parere Personale

Fino ad ora della trasposizione in anime della serie di light novel di Fujino Omori si sono presi in considerazione solo i lati positivi. Effettivamente le eventuali lacune presenti nell’anime passano in secondo piano: i 13 episodi della prima stagione (non è sicuro che ve ne sarà mai una seconda) sono proprio come le ciliegie, una tira l’altra. Però c’è un ma. Per quanto possa essere divertente, bello da vedere e utile per distrarsi, Dan Machi rimane tale. Ciò che propone non è molto innovativo, segue la linea tracciata dai prodotti ambientati negli MMORPG, e per come è costruita, la sceneggiatura assomiglia molto alla seria animata The Tower of Druaga. I personaggi seguono stereotipi, motivazioni e pensieri già visti, tipici dell’animazione giapponese, le loro stesse azioni e comportamenti sono identici a decine di altri personaggi. Per quanto possa essere divertente, al termine della visione Dan Machi non lascia nulla di speciale: né messaggi importanti, né possibili riflessioni su qualche realtà, né altro di rilevante.

Lasciando da parte, però, questo aspetto, se si è alla ricerca di un anime leggero, simpatico, poco impegnativo e ricco di personaggi coinvolgenti e simpatici allora Dan Machi è proprio il prodotto che state cercando.

Buona visione!