Gangsta.

Gangsta. – Anime

La serie animata Gansta. è tratta dall’omonimo manga scritto e disegnato dal mangaka Koshke, il primo numero è uscito nel 2011. In Italia il manga è pubblicato dalla Panini a partire dal maggio 2014, mentre l’anime è stato acquistato dalla Yamato video che ha trasmesso gli episodi sul suo canale Youtube.


Gangsta. – Trama

Leggendo semplicemente il titolo dell’opera non è difficile comprendere quale sia la tematica principale della serie. Nell’immaginaria città di Ergastulum (sì bisogna ammettere che nemmeno questo nome, proprio come il titolo dell’opera è particolarmente geniale) la violenza è all’ordine del giorno: puttane, spacciatori, assassini, boss della mafia e molto altro ancora infestano i vicoli più bui di questa immensa metropoli. I padroni incontrastati di Ergastulum, gli unici che impediscono il dilagare dell’anarchia completa, sono alcune delle famiglie mafiose locali; in quanto “tutori dell’equilibrio” tali famiglie sono intoccabili, nessuno può attaccare o anche solo pensare di torcere un capello ai rispettivi capofamiglia. Tra tutti i malfattori e delinquenti di Ergastulum vi sono anche Nicholas Brown e Worick Arcangelo, di professione tuttofare. I due protagonisti della storia non sono affiliati a nessuna banda locale, lavorano come indipendenti, sempre al soldo del migliore offerente e le loro mansioni sono tra le più varie. Entrambi hanno un losco passato che nel corso delle puntate sarà gradualmente illustrato e tratti distintivi marcati. Worick è cieco da un occhio, non ha grandi doti di combattimento, la sua professione principale è il gigolò; viceversa Nicholas è sordo, porta sempre con sé una katana e il suo unico desiderio sembra quello di scontrarsi con avversari sempre più forti. I due personaggi vivono ad Ergastulum da anni, hanno avuto modo di conoscere e instaurare buoni rapporti con tutti i personaggi più influenti della zona, siano essi sbirri o capi della mafia, sono in molti a conoscere il loro valore, ma nonostante le pressioni il loro desiderio è quello di continuare a rimanere indipendenti, ossia non affiliati a nessuna banda. Wotrick e Nicholas sono due facce della stessa medaglia, uniti da un destino indissolubile, l’uno la nemesi dell’altro, ma c’è un dettaglio che li differenzia del tutto: Nick è un Twilight. I Twilight altro non sono che esseri umani dotati di agilità e forza fuori da ogni immaginazione, la fonte delle loro abilità è una speciale medicina chiamata Celebrer (altro nome piuttosto scontato). In cambio di simili sovrumani qualità, Nicholas e i suoi simili hanno dovuto pagare un prezzo altissimo: la totale assuefazione dal farmaco, un pagamento fisico (per Nicholas è stato l’udito per altri il senso del gusto o la capacità di crescita e così via), il disprezzo delle persone “normali” e una vita media al di sotto dei trent’anni. Ergastulum è, quindi, la città nata per impedire ai Twilight di scappare, questi soggetti sono visti dal resto della popolazione come rifiuti, delinquenti, non esseri umani che devono essere eliminati dal primo all’ultimo. Il desiderio di sterminare tutti gli individui come Nick, porterà il precario equilibrio tra le famiglie mafiose ad incrinarsi e ciò porterebbe inevitabilmente alla guerra.


Gangsta. – Commento

Due personaggi fantastici, una città perduta e come contorno una buona dose di violenza e azione condita con una trama che, fatta eccezione per alcuni punti, scorre bene e in modo fluido. Sono questi i principali motivi per cui Gansta è un prodotto che piace. Pur trattando tematiche sessualmente esplicite e crude, per lo più la serie si attiene ad un livello di visto non visto che ne permette la visione anche ai più suscettibili. Si tratta di un senin, rivolto quindi ad un pubblico adulto, ma non vi sono momenti con possano turbare il sonno. Una scelta curiosa, soprattutto se si considera la decisione di incentrare l’intera storia su una città dominata da società mafiose e gangster, eppure funziona e ne rende più gradevole la visione. Le scene violente non sono estremizzate a dismisura e, nel contesto, ben si adattano alla situazione.

Altro punto sicuramente a favore della serie animata sono i protagonisti: tutti i presenti si distinguono, chi più chi meno, dalla marea di personaggi che popolano la città di Ergastulum; ognuno di loro ha proprie motivazioni, punti di forza e lati deboli. Quest’ultimo aspetto, le debolezze, è un elemento che non sempre si vede in prodotti simili. Generalmente siamo abituati a vedere il protagonista super forte che con pochi colpi o con una grande forza di volontà, riesce a vincere sul nemico. Gansta tenta di ribaltare questo preconcetto, certo non ci riesce del tutto, però nel momento in cui lo spettatore si rende conto che Nick e Worick sono due persone come tante altre, solo cresciute in un mondo violento, vengono prese subito in simpatia. Attenzione, entrambi i protagonisti principali sono profondamente malvagi, però la loro appare una di quelle malvagità compiute a fin di bene. In realtà il motivo che spinge i due a rimanere ad Ergastulum non è del tutto chiaro, il loro passato nel corso delle puntate viene accennato, ma vi sono molti punti che rimangono all’oscuro fino alla fine.

Parlando di fine ecco uno dei tasti dolenti della serie: il finale. Non è raro trovare finali aperti, soprattutto in un prodotto composto da 13 episodi, eppure il modo in cui è stato deciso di terminare l’anime spiazza, giusto per usare un termine politicamente corretto, molto lo spettatore. Purtroppo non è certo se vi sarà una seconda stagione, i più curiosi possono comunque optare per il manga.

La grafica delle scene sia d’azione che tradizionali è ben curata, predominano seppur di poco i colori scuri che forniscono una giusta aria tetra e cupa ad un ambiente che è giusto rappresentare così. A livello sonoro abbiamo un’opening fantastica e delle ost che coinvolgono e svolgono a dovere il loro compito. La trama, pur essendo scorrevole e ben strutturata, in alcuni momenti fa fatica a decollare e diventa leggermente noiosa; ad ogni modo questi piccoli scivoloni sono sporadici e non guastano un prodotto che si attesta senza dubbio su un livello medio-alto.


Gangsta. – Parere Personale

Il motivo per cui Gansta. mi ha coinvolto e appassionato l’ho compreso solo riflettendoci a fondo. Nella serie animata non vi è nulla che mi abbia affascinato in modo particolare: sì i personaggi sono due soggetti che vengono subito presi in simpatia, vuoi per il passato burrascoso oppure per l’aura da demoni buoni che si portano appresso; ad ogni modo tifavo per il team Nick e Worick anche se sapevo benissimo che erano dei drogati, assassini, gigolò e violenti. Il motivo per cui mi è piaciuto Gansta. e mi sento di consigliarlo davvero a tutti, poiché può accontentare davvero un vasto pubblico non solo gli amanti del genere azione-violento-gangster, è perché non ha nulla che non mi è piaciuto. Mi spiego meglio. Pur non avendo picchi altissimi di tensione emotiva o combattimenti sensazionali ed eroici, ogni scena segue l’altra, la storia procede bene e mi sono trovato all’ultima puntata con facilità. Provare per credere.

Buona visione.