Rokka no Yuusha

Rokka no Yuusha – Anime

Poche aspettative, passato per lo più in sordina e approcciato anche dai più informati e incalliti appassionati con scetticismo, è la descrizione perfetta per introdurre la serie animata tratta dal ciclo di light novel di Ishio Yamagata: Rokka no Yuusha.


Rokka no Yuusha – Trama

Mille anni fa, nella parte ovest di un continente sconosciuto, ma con chiare caratteristiche fantasy, apparve il Dio Demone: un essere demoniaco spietato e crudele che portò la disperazione tra gli uomini. In difesa del genere umano si mostrò la Dea del Fato la quale riuscì a sconfiggere il Dio Demone. Prima di scomparire la Dea rivelò agli uomini che il nemico non era stato sconfitto del tutto, in futuro sarebbe ritornato a minacciare tutti loro. Se il Dio Demone si fosse risvegliato di nuovo, il simbolo della Dea sarebbe apparso su sei prodi eroi che avrebbero sconfitto il male. Da quel giorno i demoni sono stati sconfitti ben due volte e ora il Dio Demone sta per recuperare il suo potere, sarà compito dei nuovi sei eroi fermarlo. Adlet Mayer è un ragazzo che si proclama essere l’uomo più forte del mondo, il suo valore è riconosciuto anche dalla Dea del Fato che gli conferisce il simbolo che contraddistingue i sei eroi destinati a fermare i demoni. Insieme a Nachetanya, un’altra dei sei, Adlet si mette in viaggio per ricongiungersi con i restanti eroi e prepararsi ad affrontare il nemico; al loro incontro, però, si presentano sette eroi e non sei. Tra di loro si nasconde una spia dei demoni, il cui compito è quello di ingannare e uccidere tutti gli eroi e permettere al suo signore, il Dio Demone, di distruggere gli esseri umani.


Rokka no Yuusha – Commento

Sono diversi gli aspetti che colpiscono, in modo positivo, lo spettatore di Rokka no Yuusha. Primo elemento a favore è l’ambientazione che fa da sfondo alle animazioni, a riguardo è stato fatto un lavoro meticoloso, curato e preciso. La costruzione degli edifici, dei costumi e di molti altri elementi della scenografia richiama abbondantemente la cultura e la tradizione delle popolazioni Azteche e Maya. Decisione rischiosa, forse unica nel genere, che ha però sortito il giusto effetto. I personaggi principali sono molti, per la precisione sette, e in soli dodici episodi poteva risultare difficile svilupparli a dovere, eppure così non è. Ci sono alcuni protagonisti che hanno più spazio di altri, eppure ognuno di loro ha dei tratti psicologici e caratteriali che li contraddistinguono dagli altri.

La trama si evolve e procede in modo lineare fin dal primo episodio, l’inizio è rapido e veloce, in poche puntate assistiamo ad un susseguirsi di scontri e viaggi che porteranno i sei/sette eroi a ricongiungersi. Nelle puntate restanti il ritmo veloce dell’inizio viene abbandonato, subentra un tono più calmo e psicologico che non dispiace affatto. Per tutta la durata della serie animata, la trama non è mai scontata, anche quando lo spettatore pensa di aver individuato la chiave di volta, ossia il modo in cui si svilupperanno le puntate successive, in realtà si sbaglia. Effettivamente la storia in sé si basa su dei principi ed elementi che non hanno nulla di originale, sfociano quasi nello stereotipo, eppure la bellezza dei personaggi, l’ambientazione fantasy mista storia passata e l’elaborazione accurata dell’intreccio, rendono Rokka no Yuusha un prodotto da tenere in considerazione.

Pur avendo diversi punti a favore, purtroppo, la serie animata presenta anche alcune lacune; nulla che possa far cambiare il giudizio positivo, però con pochi accorgimenti potevano essere evitati. La qualità dei disegni è mediocre, non risaltano per qualità, e il pacchetto sonoro non brilla particolarmente né per quanto riguarda le sigle di apertura e chiusura, né per le ost interne. Infine, l’unico aspetto che mi ha davvero infastidito, è il modo in cui sono stati disegnati i demoni contro cui combattono gli eroi. Per fortuna appaiono in pochi episodi, però sono paragonabili ad un pugno nell’occhio. Stonano vistosamente con il resto delle animazioni, sembrano del tutto simili ai giganteschi T-Rex, squali, coccodrilli o mostri di alcuni film di serie B.


Rokka no Yuusha – Parere Personale

Come ho scritto all’inizio, per me la visione di Rokka no Yuusha è stato un salto nel buio: non ne avevo mai sentito parlare e l’unico motivo per cui ho deciso di dargli una chance è stata la trama che mi aveva leggermente incuriosito. Ammetto che è stata una piacevole sorpresa per diversi aspetti. Sono rimasto colpito dai personaggi, in particolare da Adlet, il quale si definisce la persona più forte al mondo anche se per carattere e prestanza fisica lascia a desiderare, e Flamie, un personaggio dai toni dark e depressivi che sono resi molto bene. La stessa Flamie, nel corso degli episodi, vedrà le sue convinzioni e le sue certezze incrinarsi, il tutto viene fatto in un modo semplice, eppure più realistico ed incisivo di quanto mi aspettassi. Ammetto che, inizialmente, il passaggio dal ritmo frenetico delle prime puntate, ad uno più lento e psicologico mi ha colto impreparato, facendomi quasi sbadigliare nei primi momenti, eppure sono stato ben presto incuriosito e coinvolto dalla piega che hanno preso gli eventi. Mi sembrava di partecipare in prima persona al “mistero” che i personaggi cercavano di svelare, credevo di avere la risposta in mano e rendermi conto che mi sbagliavo è stata una sorpresa. Non disperate, la spiegazione dell’enigma non è affatto insoddisfacente.

Altro elemento che mi ha affascinato fin da subito è l’ambientazione Azteca, aspetto che non avevo mai visto in nessuna serie. Non sono sicuro che sia una loro esclusiva, ad ogni modo è stata un’ottima decisione. Certi personaggi principali rimangono leggermente defilati, si tenta di accennare al loro passato e alla loro psicologia, ma per motivi di spazio sono tutti temi che non vengono approfonditi. Probabilmente le molte domande lasciate in sospeso troveranno risposta nelle prossime uscite della light novel. Il finale è inaspettato, non vi è una precisa conclusione, sembra come se tutto ciò che si è visto fino a questo momento sia sono una breve introduzione di una storia molto più articolata.

Purtroppo credo che sarà difficile vedere la seconda stagione della serie animata e al momento le light novel di Rokka no Yuusha sono inedite in Italia. È un peccato poiché l’opera di Yamagata non è affatto male, per quanto mi riguarda mi ha incuriosito e, se potessi, leggerei volentieri i volumi cartacei solo per sapere quali altre avventura vivranno i sei eroi.