K-ble Jungle disegnati da Toshio Maeda
K-ble Jungle disegnati da Toshio Maeda

Lucca Comics: intervista a Toshio Maeda re del hentai

E torniamo anche oggi a presentarvi un grande maestro e autore del genere erotico giapponese che ho avuto la fortuna e il piacere di intervistare a Lucca Comics & Games 2014, il Maestro del Tentacle Rape, Toshio Maeda. Questa intervista a Toshio Maeda re del hentai è stata possibile grazie agli organizzatori di Associazione Ochacaffè.


Potrebbe presentarsi al nostro pubblico?

Toshio Maeda: Salve gente, sono Toshio Maeda e vengo dal Giappone, conosciuto anche come il Maestro dei Tentacoli e ho pubblicato per tantissimi anni sia manga che anime porno con i tentacoli. Non so se vi piace il genere di manga che disegno, ma se vi va, leggetelo e godetevelo.

Ci può parlare della sua infanzia? Qual era il suo rapporto con gli anime e i manga dell’epoca? C’era un mangaka che preferiva che le ha dato ispirazione per diventare mangaka?

Toshio Maeda: Quand’ero piccolo, come tutti i bambini della mia generazione, amavo tantissimo Osamu Tezuka, perché per noi era il Dio dei Manga. Però mi piacevano anche altri tipi di manga, magari più oscuri. A quei tempi, il Giappone stava passando una fase non troppo rosea in termini economici, per cui era molto comune non comprare manga, bensì noleggiarli. Spesso, questi manga a noleggio erano un po’ oscuri e tetri, molto splatter, e c’era all’interno anche del porno. Per questo i genitori erano contrari a questo tipo di manga, ma i ragazzini di nascosto li noleggiavano.

Intervista al mangaka hentai Toshio Maeda
Il maestro Toshio Maeda a Firenze

Ora parliamo del suo esordio, ci può raccontare del periodo di gavetta e come è diventato un mangaka ottenendo la sua prima pubblicazione seriale?

Toshio Maeda: Ho cominciato come assistente e dopo tre anni, quando avevo più o meno 20 anni, ho cominciato a scrivere i miei primi lavori completi e pubblicarli. A quel tempo era molto difficile sopravvivere come autore di manga. Ad un certo punto ho deciso di pubblicare manga solo per adulti, quindi ho cominciato a girare per case editrici, finché non ho iniziato a pubblicare. Non è stato così difficile, ma non è stato neppure facile.

E’ noto come il primo a introdurre il tentacle rape nelle proprie opere. Ha preso ispirazione dai classici di Hokusai per dare il via a questo nuovo genere?

Toshio Maeda: Quando ho iniziato a disegnare questo genere, molti mi hanno chiesto se mi fossi ispirato a Hokusai o altri artisti simili. In realtà non direttamente, ovvero ho visto chiaramente questo tipo di immagini fin da bambino, perché in Giappone sono famose, però non credo d’averlo fatto consciamente, ma forse inconsciamente questo tipo di immagini mi sono rimaste impresse, per cui le ho espresse disegnando. Quando ho visto le prime volte le opere di Hokusai, ero ancora un bambino, per cui non l’ho recepite come un porno, ma come semplicemente dei disegni.

Manga hentai giapponese di Toshio Maeda
Manga hentai di Toshio Maeda

Cosa prova a disegnare scene in cui delle belle ragazzine vengono violate e violentate da mostri tentacolari?

Toshio Maeda: Io la vedo un po’ come un fan, per cui cerco di esprimere il sogno di ogni uomo, ovvero il desiderio intrinseco che vorrebbe realizzare di avere nel bassoventre così tanti tentacoli e propaggini per poter violare queste donne bellissime. Se si avessero tanti tentacoli, ci si potrebbe divertire con tantissime ragazze allo stesso tempo.

Urotsukidoji e La blue girl hanno avuto un adattamento animato, e quest’ultima serie ha anche ottenuto un live action. È stato coinvolto in questi progetti? Che ne pensa?

Toshio Maeda: Sono stato coinvolto nella prima serie di Urotsukidoji, ma l’editore che aveva i diritti ha fatto il resto degli anime da solo, senza coinvolgermi. Penso sia meglio così, visto che secondo me l’artista di manga ha un lavoro e punto di vista molto diverso dall’artista degli anime, per cui devono essere separati. Nel primo Urotsukidoji ho collaborato alla trama.

Quanto è importante inserire elementi di cultura giapponese, come miko e riti sacri, all’interno delle sue opere?

Toshio Maeda: Una delle cose tradizionali come i ninja è stato sempre presente nei manga, ma non la figura del ninja femminile. Sono contento d’aver introdotto anche nel mondo occidentale la figura della kunoichi e delle tecniche seducenti di queste ninja.

Attualmente il panorama del manga giapponese è molto espanso e recentemente ci sono stati dei ban sulle pubblicazioni spinte su quel genere, soprattutto per le loli o ragazzine che sembrano troppo giovani. Che ne pensa di questi ban?

Toshio Maeda: Credo che la censura in un certo senso sia necessaria, perché se vedi tutto e subito, alla lunga finisci per annoiarti e perdi curiosità. Mentre se c’è un po’ di censura, la gente ha più voglia di vedere e spingersi un po’ oltre, per cui continua a comprare. Per cui credo che un po’ di censura nel business aiuti.

Che ne pensa dell’Italia e di Lucca? Ha mangiato o bevuto qualcosa di buono?

Toshio Maeda: Personalmente mi piace tantissimo l’Italia, è uno dei miei posti preferiti in tutta Europa e forse anche nel mondo. Quest’anno poi ho passato con tutta la mia famiglia tre mesi in Italia, girando molto. Ho visto Napoli, Milano, Firenze, e sono contento di aver visto il posto in cui è nata la pizza. Mi piacerebbe davvero vivere in Italia.

Qual è il suo sogno per il futuro?

Toshio Maeda: Il mio sogno potrebbe essere vivere in Italia, ma prima dovrei imparare l’italiano. Ma per il momento preferisco passarci il più spesso possibile.


A Lucca erano anche disponibili alcune copie del manga inedito di Maeda, rarissimo, stampato e distribuito a Comiconvention 2014: di Milano. L’albo, oltre alle tavole inedite hentai, ha anche rarissime foto della Youtuber Erikottero in versione sexy e circondata da tentacoli!

Ringraziamo come sempre il sensei Maeda che si è prestato e gli amici di Ochacaffè che hanno reso possibile questa preziosa intervista a Toshio Maeda re del hentai manga.

Vi do appuntamento a breve con altre interessanti interviste! ^_-

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