Evangelion 3.33 – You Can (Not) Redo

Evangelion 3.33 – You Can (Not) Redo Anime

Ed eccoci al terzo film della nuova quadrilogia dedicata a una pietra miliare dell’animazione come Neon Genesis Evangelion.

Hideaki Anno questa volta decide di scioccare il pubblico, con una storia completamente nuova, lasciando spaesati con un salto temporale sia i vecchi fan, che quelli nuovi.

Evangelion 3.33 – You Can (Not) Redo Trama

La prima scena è ambientata nello spazio, con Asuka e Mari che cercano di recuperare un sarcofago a forma di tesseract, dove è stata sigillata l’Unità 01 e Shinji, dopo il quasi completo risveglio ottenuto alla fine del secondo film. Sembra che stia andando tutto bene, nonostante l’intromissione degli Evangelion Mk.4, delle unità automatizzate che attaccano lo 02 appena cerca di avvicinarsi all’ipercubo. Sopo aver sconfitto le unità attaccati, Asuka si accorge che una delle unità faceva proprio parte della struttura del sarcofago e comincia ad attaccarla in maniera tenace. Costretta a concentrare tutta se stesa a rimanere agganciata al tesseract, Asuka verrà salvata miracolosamente dal risveglio dell’Unità 01, che con un potente raggio energetico emesso da un occhio, distrugge il nemico.

La scena a questo punto si sposta su uno Shinji in barella, bloccato da restrizioni ed una ragazza che lo interroga su come si sente e che cerca di capire la sua situazione psicologica. Il ragazzo viene accompagnato sul ponte di comando della AAA Wunder, la nave comandata da Misato e qui, oltre a nuovi personaggi tra le fila degli operatori riesce a riconoscere Ritsuko, Makoto e Shigeru. Nuovamente vengono attaccati da altri Eva Mk.4 denominati Nemesis Series, al cui attacco Misato risponde come al solito con una strategia folle ed avventata, ovvero la partenza della nave, ancora non collaudata per la distruzione delle unità nemiche.

Spaesato dal risveglio, dalla brusca situazione in cui si trova e dal freddo trattamento di Misato, Shinji viene in seguito portato in una specie di sala interrogatorio, dove Ritsuko gli spiega a grandi linee la situazione. Sono passati 14 anni dal risveglio dell’Unità 01 che ha dato il via a un evento definito Near Third Impact. La ragazza del personale medico che gli è stata accanto al risveglio si presenta come Sakura Suzuhara, la sorella minore di Toji, nonostante la ragazza dimostri sui diciottanni. Altra cosa assurda è l’entrata in scena di Asuka che prende a pugni il vetro per sbollire la rabbia che ha covato nei confronti del ragazzo per tutto questo tempo, che nonostante siano passati gli anni ha ancora l’aspetto di una quattordicenne, il che è causato dalla Maledizione degli Eva. Continuando a dubitare del fatto di aver salvato Rei, Shinji comincia a impazzire quando Ritsuko gli racconta di aver tirato fuori dallo 01 solo lui e lo SDAT che fu di suo padre.

A questo punto Shinji sente la voce di Rei ed è proprio lei che è arrivata a salvarlo a bordo dell’Unità Evangelion Mk.9, del tutto simile all’Eva 00. Stufo delle scuse e di come è stato trattato, e dopo aver scoperto che ora Misato e gli altri fanno parte della Wille, un’organizzazione volta alla distruzione degli Eva e della Nerv, Shinji accetta l’invito di Rei, salendo sulla mano del Mk.9. Non basterà che Mari con l’Unità Eva 08 faccia saltare la testa all’Eva nemico per riuscire a fermarlo.

Shinji ora si trova di nuovo alla Nerv, in un Geofront ormai sventrato e quelli che sembrano i resti del quartier generale della Nerv, ormai totalmente disabitato. Qui si scontrerà con il muro di silenzio di suo padre, contro l’atteggiamento freddo e apatico di Rei, che non sembra quasi neppure degnarlo d’attenzione, del tutto differente dalla Rei che lui conosceva, oltre ad altre sconcertanti verità su quel che è successo al mondo in questi quattordici anni in cui ha continuato a riposare a bordo dello 01. Ad alleviare la sua solitudine ci penserà Kaworu Nagisa, il quinto ragazzo selezionato dalla Nerv, che si dimostra oltremodo amichevole nei confronti di Shinji, insegnandogli a suonare il piano in duetto assieme a lui e che sarà il suo partner a bordo della nuova Unità Evangelion 13, molto simile alla vecchia Unità 01.

Come sempre il film è molto interessante e profondo, per cui termino qui questo mio riassunto, invogliandovi a visionarlo personalmente.

Evangelion 3.33 – You Can (Not) Redo Valutazione

Proiettato nelle sale giapponesi ad oltre tre anni di distanza dal secondo film, questa terza parte della quadrilogia si distacca completamente dalla serie classica, partendo con un salto temporale e uno scenario apocalittico spaesante, che riesce a prendere in contropiede gli spettatori, facendo sorgere nel loro animo sentimenti contrastanti.

Anche per l’aspetto visivo, l’utilizzo della CG è davvero spettacolare, riuscendo a rendere splendidi combattimenti e le scene di volo della Wunder.

Il punto fondamentale del film è la prospettiva di Shinji, protagonista assoluto, che viene condiviso al 100% con le sensazioni che lo spettatore prova alla sua prima visione del film. Lo spettatore si trova spaesato, in un ambiente e una storia nuova, qualcosa che non s’aspettava e che non desiderava, senza che gli venga spiegato nulla e costretto ad assumere termini e spiegazione inizialmente centellinate, per riuscire pian piano ad ordinare i pezzi del puzzle nella propria mente e farsi un’idea di cos’è successo in questi anni di vuoto. Molti hanno trovato questa decisione registica piuttosto spiacevole, e hanno subito sparato critiche sul modo di fare della regia, sugli atteggiamenti dei personaggi e sul comportamento di Shinji, che come protagonista non è mai stato il preferito delle masse.

Completamente assenti le scene del preview a fine secondo film, che probabilmente potrebbero essere situazioni avvenute in questi 14 anni di buio, ma che ovviamente non ci sono state mostrate in animazione nel corso di questo film.

Colonne sonore straordinarie che regalano momenti unici ad i fan delle opere dello studio Gainax, come già avvenuto per il secondo film, con l’utilizzo di alcune melodie tanto amate utilizzate ne Il Mistero della Pietra Azzurra (Fushigi no Umi no Nadia) e in Le situazioni di Lui e di Lei (Kareshi Kanojo no Jijo), aumentando la potenza dell’epicità di quelle colonne sonore. La sigla finale questa volta non è una versione alternativa di Beautiful Wold, bensì una nuova canzone Sakura Nagashi (Fiori di ciliegio per i defunti), cantata anche questa volta dalla brava Hikaru Utada.

Il cofanetto Bluray contiene uno spesso booklet identico a quello dell’edizione giapponese, con i settei dei vari personaggi e mecha del film, oltre a spiegazioni sulle tecniche d’animazione e di grafica in CG usata per il film. A completare il pacchetto, negli extra sono presenti diversi trailer promozionali, dei video musicali, e un interessante video che mostra le scene a diversi livelli d’animazione, dalla prima animazione con i disegni chiave presi da storyboard, passando per diverse rielaborazioni fino alla scena finale presente nel film.

Peccato per l’assenza negli extra del breve cortometraggio Kyoshinhei Tokyo ni Arawaru (Il Gigante Divino compare a Tokyo), della durata di circa 10 minuti, realizzato da Hideaki Anno in collaborazione con lo studio Ghibli come prequel di Nausicaa, proiettato nelle sale giapponesi prima di Evangelion 3.0 e inserito nella versione home video giapponese di Evangelion 3.33.

Evangelion 3.33 o lo si ama o lo si odia! Personalmente l’ho amato, visto che il punto di vista fisso è quello del mio personaggio preferito, ovvero Shinji, per cui questo è un altro capitolo imperdibile per ogni fan dell’animazione giapponese, ed ovviamente ai fan di Evangelion.

Consigliato agli amanti di Neon Genesis Evangelion e agli amanti delle serie di fantascienza.