Shanana della giungla Manga:
Cinque anni dopo la conclusione di Gacha Gacha, le matite di Hiroyuki Tamakoshi tornano a dare forma alla sua nuova commedia ecchi, stavolta con protagonista una versione bishoujo di Tarzan: Shanana della giungla.
Shanana della giungla: Trama
Corre l’anno 1947, in qualche zona non meglio precisata della Giungla Amazzonica, Tom “Tommy” Carlson, ragazzo americano e membro di un team di archeologi impegnato nell’esplorazione di alcune antiche rovine, è inseguito da un normalissimo giaguaro di dimensioni ipertrofiche, che precedentemente lo aveva costretto a separarsi dal resto del gruppo di suo padre, non prima di essersi divorato la maggior parte dei membri della sopraccitata squadra.
Verrà salvato, quasi per caso, da una bellissima, erculea ed atletica ragazza che, a colpi di calci volanti (e coltelli spuntati da non si sa dove), metterà in fuga la bestiola, tenendosi come trofeo/cena la sua coda.
Il nostro stravolto, malcapitato, protagonista fa così la conoscenza di Shanana, la leggendaria, e attuale ricoprente della carica di regina della giungla, la cui forza è direttamente proporzionale alla sua ingenuità.
Inizia così il loro viaggio attraverso queste terre selvagge e incontaminate (o quasi) che fra antichi culti perduti, nazisti del Sud America e situazioni causate solo da una ragazza completamente priva di pudore sarà destinato a dare uno scossone a questo nostro mondo.
Shanana della giungla: Due righe di giudizio
Classica trama da commedia harem-ecchi; i riferimenti a fatti e luoghi realmente esistenti la fanno solamente da contorno.
I vari personaggi hanno una parvenza di caratterizzazione ma questa, di fatto, specie in quelli femminili, viene totalmente sovrastata da massicce dosi di fanservice.
Tom si rivela essere il classico protagonista stereotipato della categoria, neutro come una pietra pomice, ma nonostante questo, continuo oggetto del desiderio di (quasi) tutti i personaggi femminili del gruppo, dimostrandosi effettivamente utile solo in quei pochi punti di climax della trama.
Tamakoshi anche stavolta non si smentisce riconfermando il suo inconfondibile stile, con una predilezione particolare per la “caratterizzazione” dei personaggi femminili e per le scene d’azione dalle angolazioni più disparate. Da questo punto di vista, per certi versi, ricorda molto le opere di Yumisuke Kotoyoshi, come Saber Marionette J o Wadatsumi.
Tolta però la veste grafica in quanto a trama siamo sui classici standard di categoria: non aspettatevi chissà quale profondità da un ecchi in generale.
Ciò non toglie che sia comunque un ottimo prodotto, leggero per gli amanti del genere, e lo si legge con tranquillità, facendoci strappare qualche volta un paio di risate (e un po’ di nosebleed se siete quel genere di fan)
L’edizione italiana è stata curata dalla Ronin Manga nel suo classico formato da 5,90€ con copertina rigida e prime pagine a colori.
Consigliato agli amanti dell’ecchi, delle commedie harem e delle bionde badass.
Lascia un commento