Thermae Romae live: pochi soldi per Mari Yamazaki

Mari Yamazaki, creatrice del manga Thermae Romae, adattato in una serie di anime brevi e in un film live, ha mostrato il suo oltraggio nel sapere che dei quasi 6 miliardi di yen che ha incassato il film live, otterrà appena un milione di yen.

La mangaka 45enne autoproclamatasi “otaku dell’antica Roma”, è nata a Tokyo ma attualmente vive a Chicago, dopo aver passato molto tempo della sua vita nella nostra Italia.

E’ nota proprio per il manga termale Thermae Romae, un titolo che esplora con fanatismo la storia che accomuna i bagni pubblici dell’antica Roma e quelli del Giappone moderno, dimostrandosi tanto popolare che è stato adattato in un film live girato a Roma. Comunque, più che il successo del suo manga sembra scioccante il trattamento che ha ricevuto dallo studio e dal suo editore, in una recente intervista televisiva.

Secondo quanto ha detto, il film “ha incassato al lordo 5.800.000.000 di yen”, di cui lei ha “ricevuto circa 1.000.000 di yen come pagamento per aver usato la storia, guadagnandoci appena nonostante fosse una serie famosa”, una rivelazione che ha fatto subito frastuono in studio, visto che su Internet non se n’era parlato. Ha spiegato che il suo editore “le aveva chiesto improvvisamente il permesso di usare il suo lavoro in cambio di 1.000.000 yen”, una somma decisa in maniera “arbitrale” e che aveva accettato senza far caso, visto che era  oberata di lavoro.

Solo dopo aver domandato a degli amici quanto avrebbe dovuto guadagnare dal successo della sua opera, si è accorta che gli editore l’aveva fregata alla grande (anche se molti dei lettori potrebbero immaginare che si tratti di una totale mancanza di senso negli affari da parte sua). Ha inoltre concluso che “Ho guadagnato di più quando prendevo  20.000 yen a pagina per il manga originale che non quando si è trasformato in un film campione d’incassi.

Il caso è stato subito accomunato a quello di Shuho Sato, il cuo manga “Umizaru” è stato adattato in un film che ha incassato circa 7 miliardi di yen, di cui ha guadagnato appena 2,5 milioni. Ha continuato a infuriarsi contro gli editori per “sfruttare i mangaka come gli pare e piace, al punto che non bisogna più farsi false speranze se il tuo manga verrà adattato in un film, non fanno altro che prenderci in giro.” Di contro ha snobbato la Shogakukan quando l’hanno avvicinato per i diritti di un sequel, assumendo invece un avvocato che lo aiutasse a negoziare un accordo per avere “10 volte più di quanto ottenuto” per ulteriori film.

Visto che è in corso un sequel di Thermae Romae, c’è almeno la speranza che la Yamazaki possa avere imparato la lezione e trattare meglio per percentuali di adattamento degne di tale nome.

Fonte: Sankaku Complex