Giappone: Tasso di suicidi in calo del 9%

Vi abbiamo già parlato dell’alto tasso di suicidi in Giappone, a causa della vita stressante che i nostri amici del sol levante conducono.

Ebbene secondo le statistiche ufficiali, i suicidi in Giappone nel 2012 sono scesi sotto i 30.000 per la prima volta in 15 anni, calando del 9%.

Secondo le statistiche dei suicidi stilate dalla polizia, nel 2012 ben 27.766 giapponesi hanno deciso di suicidarsi, circa 2.885 (9.4%) in meno rispetto all’anno precedente, un calo sotto i 30.000 senza precedenti negli ultimi 15 anni.

Dal 1978 al 1997 il numero di suicidi si aggirava sui 25.000, ma nel 1998 è salito oltre i 30.000 per la prima volta (almeno nel periodo del dopoguerra registrato), e non sembrava dar segni di volersi abbassare.

L’analisi dettagliata del 2012 che divideva il totale in 19.216 maschi (calo di 1.739) e 8.550 femmine (calo di 1.146), ha mostrato anche un calo dei suicidi dei maschi scesi sotto i 20.000 negli ultimi 15 anni.

La popolazione giapponese ha continuato a calare negli ultimi anni, ma mai oltre il 9.4%, il che suggerisce delle cause più complesse alle spalle, anche se ci sono dei dubbi riguardo alla capacità della polizia giapponese di dare delle cifre precise, in particolare quando si tratta di omicidi e sparizioni.

Ovviamente non sorprende che le aree con densità di popolazione più elevata vedono la maggior parte dei suicidi, come Tokyo (2.760), seguita da Osaka (1.720) e Kanagawa (1.624).

Il macabro riconoscimento di posto che ha visto i maggiori suicidi del Giappone va alla prefettura Yamanashi, con un tasso di suicidi di 32,4 su 100.000, ha la percentuale più alta di tutte le prefetture giapponesi negli ultimi 6 anni (di contro, la prefettura che ha visto meno suicidi in assoluto è Kyoto, seguita a ruota dalla prefettura di Kanagawa).

Anche se non si tratta in fondo di un centro poi così isolato per gli standard delle aree rurali giapponesi, la prefettura di Yamanashi include il “Mare di Alberi” (o Aokigahara), una nota foresta silente e foltissima,  che si trova proprio ai piedi del Monte Fuji, che ha la terrificante fama di essere il luogo preferito per commettere suicidi (sempre che i treni della capitale non vengano contati come “luogo”).

La prefettura sta cercando disperatamente di cancellare questa nomea, fino al punto di vietare le registrazioni di film e programmi televisivi che mostrano Aokigahara come luogo per commettere suicidio.

Nonostante il calo dei suicidi, il tasso è spaventoso, considerando che la popolazione italiana è più o meno la metà di quella del Giappone e che dal 2010 ci aggiriamo sui 3.000 suicidi annui (molti causati dalle difficoltà economiche), fa davvero domandare quale sia il futuro di una nazione dove la popolazione preferisce suicidarsi al posto di combattere e continuare a vivere.

Fonte: Sankaku Complex