Era il 2007 quando un annuncio sul web era destinato a cambiare per sempre le carte in tavola nel mondo del manga italiano. Nasceva Mangaijin e il concorso cercava autori a cui dare spazio e visibilità.
Nel giro di 3 anni, Mangaijin è diventata la più importante realtà editoriale di manga Made in Italy con oltre 25 uscite da 100 pagine l’una, decine di disegnatori, artisti, grafici impegnati sul progetto e soprattutto migliaia e migliaia di lettori mensili.
I nostri autori sono arrivati alla carta stampata, hanno affrontato emozionanti viaggi in Giappone in cui hanno incontrato gli editor di Shueisha, Kodansha e le più grandi riviste giapponesi, si sono distinti sul mercato editoriale per qualità e perseveranza. Lettori “illustri” dal mondo editoriale italiano si sono complimentati per l’ottimo lavoro svolto dalla rivista e Mangaijin ha creato corsi di fumetto in tutta Italia, anche con la collaborazione occasionale di Starcomics e partecipato come ospite e relatore in fiere del settore.
Nel 2010 Mangaijin si è presa una pausa forzata, ma siamo pronti a tornare più forti e carichi che mai.
Mangaijin è lieta di annunciare la partnership con aeNetwork (presto li conoscerete bene) che porterà da Novembre/Dicembre 2012 un sito rinnovato, una grande community e, ovviamente una rivista Mangaijin tutta nuova e potenziata sotto ogni aspetto.
Come sempre, i protagonisti sarete VOI.
- I disegnatori, attraverso questo concorso, possono diventare le nuove star di Mangaijin.
- Se invece siete scrittori, recensori, grafici, e volete far parte del grande Team di Mangaijin, questo è l’annuncio che fa per voi
Anche i lettori avranno modo di partecipare attivamente e finire sulla rivista stessa! Come? Continuate a seguirci perché nelle prossime settimane le sorprese davvero non mancheranno.
Vi anticipiamo di tenere calde le matite, il pc e… le macchine fotografiche!
Siete pronti alla seconda rivoluzione del manga italiano?
*-*
Premesso che non voglio creare polemiche, ci terrei a dire la mia:
allora io ero e sono un lettore di Mangaijin, apprendo con piacere il fatto che la rivista stia tornando però …ehm…
questo articolo non è un po’ troppo esagerato ???
mi spiego meglio:
“cambiare per sempre le carte in tavola nel mondo del manga italiano”
ok, mangaijin era e forse è una rivista online buona ma non è che ha inventato chissà che; sicuramente ha il merito di essere stata la prima rivista online (duratura) per mangaka italiani dando così la possibilità ad alcuni artisti emergenti di poter pubblicare online le proprie opere, però non è che ha stravolto il mondo del manga in italia.
” I nostri autori sono arrivati alla carta stampata, hanno affrontato emozionanti viaggi in Giappone in cui hanno incontrato gli editor di Shueisha, Kodansha e le più grandi riviste giapponesi, si sono distinti sul mercato editoriale per qualità e perseveranza”
in verità solo Jojo (giorgio battisti) è andato in Giappone a provare questa via, e ha pubblicato con la Cagliostro e-press ma tutti gli “altri” ??
Ciao Zue, sono il fondatore di Mangaijin, ti rispondo volentieri.
E’ innegabile che prima del 2007 e dell’avvento di Mangaijin vi fosse una particolare “calma piatta” per i disegnatori manga italiani. Tanto che infatti durante il primo bando di concorso per cercare autori fummo letteralmente sommersi da decine e decine di opere, da tutte le età e generi.
Negli anni a seguire sono proliferate altre fanzine, riviste, corsi di manga, tutto un “movimento culturale” non strettamente legato al nostro operato, ma sicuramente ispirato (come dichiarato dagli stessi fautori di tali iniziative) e di cui siamo molto lieti.
Sul discorso autori, non dimentichiamo la pubblicazione in altre riviste contenitore cartacee di mangaka che hanno partecipato alla nostra rivista. Nomi come Bagnoli e Zeccardo ad esempio sono attivissimi (il primo con Cyrano Comics, il secondo recentemente con Blam Edizioni).
Sicuramente il mercato editoriale italiano (e ancor più quello giapponese) sono ostici, ma con questa “rinascita” abbiamo parecchi assi nella manica e vi invitiamo a seguirci e partecipare!
Methos se ti riferisci a Mangakugan e Doraetos Manga ,hai perfettamente ragione; ma ci tengo a precisare , che scuole del fumetto e alcune tentativi di fanzine manga sono antecedenti alla nascita di Mangaijin.
Sicuramente ciò che hai iniziato è stato importante, però scusami la franchezza, prima di mangaijin non è che c’era tutta questa “calma piatta”.
Sono felice per Bagnoli e Zeccardo, anche se Zeccardo è stato pubblicato nel 2011, quando la rivista era già chiusa da minimo un anno e mezzo.
Ti ripeto: io non sono contro mangaijin, è solo che questo articolo e alcuni rumors sulla rete sono un po’ troppo pomposi secondo me.
Ma sì, infatti non siamo stati di certo “i primi”.
Però siamo stati i primi ad aver dimostrato la costanza e serietà necessarie a smuovere le acque per un po’ di anni. Come dicevo: abbiamo lanciato un sasso e si sono create tante onde che ancora oggi si vedono in giro.
Tutto questo senza niente togliere a nessuno eh, per carità.
Dopo la “chiusura” di Mangaijin inoltre c’è stato Studio MeJo a fare da “passaggio”, non è che all’improvviso non abbiamo più sentito nessun autore ^_^
Ovvio, poi ogni autore deve seguire la sua strada e ci sono quelli più predisposti e caparbi (e talentuosi) che raggiungono la pubblicazione, altri no.
Noi, ripeto, lanciamo solo il sasso (diamo visibilità e una struttura funzionante) e lasciamo che le onde si diffondano come meglio preferiscono.
Lei sta dicendo delle vaccate.
Lei e la sua rivista non siete stati né i primi, né gli ultimi. Mangaijin è stato un progetto interessante, ma non ha smosso niente di niente. Nessuno ha vinto un premio, nessuno è stato nominato da grandi autori, la vostra rivista ha semplicemente offerto per qualche anno alcune storie di esordienti. Deve essere davvero una persona piena di sé per auto-attribuirsi il merito della nascita e sviluppo di riviste a lei successive; avanti, diciamo le cose sul serio: come può essere sicuro di essere stato l’artefice dello sviluppo di altri artisti? Non le è venuto in mente che forse, e dico FORSE, gli autori avrebbero pubblicato tranquillamente il proprio materiale anche senza Mangaijin?
E con questo, ammetto di essere stato lettore della rivista, ma tutto ciò è un po’ troppo.
Un ultimo post e concludo :
tutto quello che dici è giusto però ti ripeto, è il modo in cui viene espressa e presentata la cosa che è un po’ troppo “grandiosa”, senza voler togliere niente a nessuno.
bhe però studio MeJo più che un seguito di mangaijin è stato, a mio giudizio, un esperimento, un’ avventura di jojo e te in giappone, i disegnatori e gli utenti di mangaijin a parte commentare e fare qualche domanda non è che potevano far molto.
Ma sì, un po’ di “marketing” dai concedilo! XD
Con studio MeJo abbiamo cercato di coinvolgere il più possibile gli utenti con dei concorsi dal Giappone, rispondendo alle domande riguardo l’editoria giapponese, come approcciare gli editori e via dicendo.
Certo, non era una pubblicazione, ma abbiamo cercato di condividere più informazioni possibili, che sono preziose per i tantissimi aspiranti “mangaka” che ambiscono Tokyo.