N. Y. Komachi

N. Y. Komachi: manga

N. Y. Komachi (titolo inglese: Belle of New York) è l’opera della mangaka Waki Yamato celebre soprattutto per l’opera “Una ragazza alla moda” (Haikarasan ga Tooru) pubblicato in italia da Star Comics in 8 volumi.
Questo nuovo shojo invece ce lo porta la casa editrice GP Publishing sempre in 8 volumi in una buona edizione dotata di pagine a colori, buona qualità della carta (seppur un po’ trasparente) e con sopracoperta. Peccato che le varie note sono poste a fine volume per cui la lettura non è molto scorrevole, ma credo che non si potesse fare altrimenti.
Il prezzo è di 5.90 euro a volume e direi che è un prezzo onesto paragonato all’edizione.


N. Y. Komachi: trama

Shino nasce in una tipica famiglia dell’epoca Meiji ed il padre, non avendo eredi maschi, decide di allevare la giovane fanciulla come un maschio.
Con l’andar del tempo la cosa non dispiace affatto a Shino che trascorre una vita molto tranquilla divisa tra famiglia, scuola e sport. Però, all’età di sedici anni viene alla luce il sospirato erede maschio della famiglia per cui a Shino viene imposto dal padre, di tornare ad essere una ragazza come tutte le altre.
Le viene cioè imposto di cambiare costumi, atteggiamenti e di trasformarsi in un’altra persona.
Per la povera Shino le sorprese non finiscono qui in quando gli viene anche imposto di sposare Saburo, un ragazzo di bell’aspetto, ma dotato di un carattere in contrasto con quello della giovane protagonista.

Shino non vuole saperne di cambiare vita e di sposarsi con Saburo per cui decide di scappare di casa per incoronare il suo grande sogno: andare in America. Ormai pronta a partire, incontra per caso Daniel Irving, un ragazzo bellissimo: capelli biondi, occhi azzurri, magro e slanciato. Insomma, un vero principe azzurro.
Irving è un insegnante americano venuto in Giappone per “insegnare” le moderne tecniche di agricoltura americane ai giapponesi (una specie di scambio culturale).

I due all’inizio non si sopportano ma, con il passare dei giorni, si accorgono che in loro sta nascendo un certo sentimento che ben presto chiameranno “ammmmore”.


N. Y. Komachi: recensione

La storia si svolge nell’epoca Meiji. Epoca in cui il Giappone apre per la prima volta le proprie frontiere. Il clima che si respira è tesa poiché c’è quella “diffidenza” nello straniero, cosa che per altro avviene tutt’ora, ma che era ancor più evidente all’epoca.
L’atmosfera viene spezzata dai due protagonisti grazie al loro amore, che viene allo scoperto piano piano, ed agli innumerevoli siparietti comici che tendono a sdrammatizzare la situazione. I due protagonisti hanno una caratterizzazione distante l’uno dall’altro.

Shino è molto ingenua e non conosce il significato dell’amore e lentamente riesce a percepire questo sentimento e a darne un significato tutto suo.
Irving, dal canto suo, è più calcolatore e maturo. Si accorge quasi subito dei sentimenti che prova nei confronti di quel maschiaccio di Shino e cerca, all’inizio, di allontanarla così da riuscire a dimenticarla facilmente, ma l’amore (come al solito) abbatte ogni ostacolo anche il pregiudizio per le coppie miste.
L’ingenuità di Shino, o meglio la sua più totale ignoranza per quel sentimento chiamato “amore”, all’inizio mi dava non poco fastidio e stavo già per catalogare la cosa come il solito stereotipo degli shojo, ma devo dire che è stata una mossa molto furba da parte dell’autrice.
In pratica mi ero dimenticato di mettermi nei panni della giovane Shino, vissuta come un maschiaccio per più di sedici anni, e del  periodo in cui si svolge la storia: l’epoca Meiji.
A quel tempo sicuramente l’informazione su questi temi era molto limitata e non penso nemmeno che i genitori venissero a farti i discorsetti sui sentimenti (cosa che a quanto pare, ora va di moda). Insomma, trovo la cosa molto sensata ed azzeccata.

La storia sentimentale, per quando riguarda i primi volumi,  non riesce a liberarsi da quei schemi tipici degli shojo (battibecchi iniziali-presa di coscienza dei sentimenti-dichiarazione), ma, con l’andare dei volumi, riesce a prendere delle sfumature inusuali.

Il disegno rende bene la storia, rientrando comunque negli schemi dello shojo classico; viene data molta importanza ai costumi tipici del luogo inserendo una grande quantità di particolari. Però mi è parso un po’ squilibrato, in quanto viene dato largo spazio alla particolarità dei costumi dell’epoca, mentre altre cose vengono un po’ tralasciate.

In conclusione, ho trovato l’opera molto frizzante e leggera, malgrado vengano trattati anche temi piuttosto pesanti, quindi non posso che consigliare quest’opera agli amanti del genere.