To Love-Ru Darkness e Yosuga no Sora fuggono al ban di Tokyo

Lo scorso 9 Aprile il Consiglio del Governo Metropolitano di Tokyo, incaricato per vigilare sulla sana crescità dei giovani giapponesi, ha tenuto una riunione e l’ordine del giorno era se il manga di To Love-Ru Darkness, il manga spin-off di To Love-Ru, violasse la legge emessa del 2011.
Con tale legge si decretava se le opere con scene di nudo fossero o meno pubblicazioni dannose per i minorenni e in questo caso l’attenzione era stata rivolta verso le scene di nudo femminile contenute in esso.

Tutto è partito da una denuncia di un genitore che, nel pulire la stanza del figlio, ha scoperto il manga di To Love-Ru Darkness.
Nel sfogliarlo, il genitore ha scoperto che il manga conteneva delle scene di nudo femminile e tra queste vi erano anche alcune che ritraevano le zone più intime/basse.
Il consiglio, dopo aver preso in esame la denuncia e visionato il manga, ha decretato che l’opera non violava le norme dell’ordinanza e pertanto non vi erano gli estremi per bollarlo come erotico. Pertanto il manga non avrà nessun bollino V.M.18 e continuerà ad essere venduto a tutti.

Ora, io dico solo questo e credo che mi arriveranno delle critiche e vari Kuma Baffancuolo in merito, ma ci tengo a precisare questo:

Caro genitore che pulisci la stanza del tuo adorato figliulo, non sei contento di aver trovato un manga pseudo porno invece di avere armi, droghe o altre cose pericolose sotto il letto o in qualche altro nascondiglio presente nella stanza? No, perchè io se fossi il padre di quel ragazzo sarei felice che abbia una pseudo rivista porno invece di quelle cose, anche perché, che io sappia, un giornalino porno non ha mai ucciso nessuno, sì, magari può crescere con certe tendenze, ma lì dipende anche dal Q.I. del ragazzo

In tutto ‘sto casotto, dimenticavo di ricordarvi che il manga di To Love-Ru Darkness ha ispirato la realizzazione di una serie animata televisiva e di un OAD (original anime DVD) che verrà rilasciato come allegato del quinto volume del manga, la cui uscita è prevista prima dell’inizio della serie tv programmata per quest’estate.


Restando in tema vi ricordo, visto che ne è passato di tempo, che uno dei mangaka che fu colpito da questa legge fu Masahiro Itosugi, l’autore del manga incestuoso di Aki Sora, che con l’uscita di questa legge fu bollato a causa della grafica altemente erotica, oltre al contenuto incestuoso del manga.


Invece, un titolo che è stato recentemente graziato, è l’adattamento animato di Yosuga no Sora, anch’esso incentrato sull’incesto e sul sesso e, per la precisione, per la scena dove veniva mostrato il fratello mentre aveva un rapporto incestuoso con la sorella.
Tuttavia, dopo la riunione che si è tenuta lo scorso 14 Maggio, hanno deciso che che la scena sia stata raffigurata in un modo che potrebbe essere socialmente approvata e le rappresentazioni non erano troppo dettagliate o frequenti e quindi non rientravano nei canoni del nuovo decreto.
Infatti, l’anime violava i decreti della vecchia legge, ma per sua fortuna quei decreti non sono stati coperti dalla nuova legge e pertanto è ancora considerato un titolo visibile a tutti.

Con quest’ultimo esempio si va a dimostrare che anche le leggi giapponesi hanno i loro “buchi” e ciò dimostra che anche loro sono poco arbitrari sul lavoro della censura e pertanto cari amici che avete letto questa notizia non lamentatevi troppo quando vedete un anime italiano con le scene tagliate, perchè a quanto pare anche in madre patria non sanno più che pesci pigliare.


Fonte: ANN, Sankaku Complex