L'Attacco dei Giganti

L’attacco dei Giganti: manga

Il giovane Hajime Isayama debutta sulle pagine della rivista Shonen Magazine (di casa Kodansha) con L’attacco dei Giganti (Shingeki no Kyojin – 進撃の巨人) che subito si piazza nei primi posti della TOP 20 dei volumi più venduti con oltre cinquecento mila copie per ogni volume.
Un grande debutto che gli conferisce, nel 2011, il 35° Kodansha Manga Award nella categoria miglior shonen ed una nomina al Manga Taisho Award. In Giappone presto uscirà il capitolo 31 che andrà a comporre il settimo volume dell’opera.

La serializzazione su Shonen Magazine ha cadenza mensile, ma i capitoli sono composti da oltre quaranta pagine. In Italia è stato annunciato dalla casa editrice Planet Manga che pubblicherà i volumi a partire da giovedì 22 marzo in edicola ed in fumetteria. L’edizione (da quel che posso leggere dal sito della casa editrice) pare essere la classica da edicola con formato 11,5×17,5 senza pagine a colori e senza sovracoperta. L’attacco dei Giganti inaugurerà, inoltre, una nuova collana chiamata Generation Manga 1.

Nel 2013 godrà anche di un adattamento Live Action da parte del regista Tetsuya Nakashima (Confession, Kamikaze Girl).


L’attacco dei Giganti: Trama

Sono passati più di cent’anni dalla comparsa dei giganti. Grandi creature dalle sembianze umane capaci di sterminare il genere umano. Con la sola forza bruta riescono a spodestare l’uomo dall’apice della catena alimentare.
L’uomo, incapace ed impreparato nell’affrontare la prima grande minaccia, dovette rifugiarsi in una grande città protetta da tre grandi mura alte 50 metri. Mura sufficientemente alte da riuscire a fermare i giganti che al massimo raggiungono l’altezza di 15 metri.
Questo senso di protezione viene infranto dalla comparsa di un gigante di 60 metri capace di aprire una breccia nella prima linea di mura, chiamata muraglia Marie.

Eren e Mikasa, due ragazzini poco più che adolescenti, vivono poco distanti dalle mura e si vedono travolti dai giganti. Ancora incapaci di combatterli vengono portati in salvo da un amico del padre, Hanneth, che, coraggiosamente, riesce a caricarseli sulle spalle e a scappare rifugiandosi all’interno della seconda linea di mura chiamata muraglia Rose.

A cinque anni da questo avvenimento i nostri due protagonisti sono cresciuti e sono alimentati da un grande senso di vendetta e di riscatto. Entrano nel programma di addestramento per poter far parte della legione esplorativa. Questa fazione, formata da soldati tra i più coraggiosi e capaci, ha il compito di esplorare il mondo strappato da queste creature apparentemente prive di intelletto e che mangiano gli uomini non per necessità, ma per sadismo e piacere.
Eren e Mikasa subito si distinguono dagli altri per le proprie capacità di utilizzare l’armamento 3D, unica arma contro gli invincibili giganti, ma non appena riescono a prendere il “diploma” una nuova minaccia farà la sua comparsa alle porte della seconda linea di mura, il gigante alto oltre 50 metri.


L’attacco dei Giganti: recensione

L’autore vuole dare alla sua opera delle basi molto solide, ricche, ricchissime di spunti di approfondimento. Molte spiegazioni sulla struttura della città, sugli strumenti per poter combattere i giganti e quant’altro, vengono date attraverso le pagine extra poste tra i vari capitoli.
L’atmosfera che si respira in Shingeki è molto cupa, tragica e malinconica, contornata da innumerevoli domande a cui nemmeno la legione esplorativa riesce a dar risposta. Questa atmosfera è resa al meglio grazie ai disegni di questo giovane mangaka. Disegni molto grezzi, dal tratto sporco e senza molti particolari, carini soprattutto approcciati ad uno shonen.

I due protagonisti hanno caratteri ben definiti: Eren ha un forte senso di giustizia, vuole riscattare il genere umano e vendicare la madre scomparsa. E’ una mezza testa calda e non ci pensa molto a fare a botte con i compagni che non la pensano come lui. A fare da balia ad Eren, la sua migliore amica, quasi una sorella, Mikasa una ragazza molto timida, taciturna ed introversa con grandi capacità, ma una di queste sicuramente non è “l’approcciarsi con il prossimo”.
L’autore lascia pochi ballon a Mikasa, ma la fa parlare principalmente con lo sguardo, uno sguardo tagliente e profondo. Ad affrontare queste difficoltà i nostri due protagonisti sono aiutati da molti personaggi secondari, amici e colleghi, ma posso darvelo un consiglio? Non affezionatevi troppo a quest’ultimi!
Una delle grandi capacità dell’autore è il riuscire a tagliare la testa a personaggi nel modo giusto e nel momento giusto. Non è una cosa semplice soprattutto per gli shonen moderni dove non muore un personaggio neanche dopo 20 volumi.

La struttura dell’opera, nel complesso, è composta da due scaglioni, tipici dello shonen. C’è una grande distinzione tra momenti action e momenti di spiegazione solitamente composti da flashback sulla vita all’interno delle mura, una struttura molto semplice.
Non mancano i colpi di scena e nemmeno i momenti di disperazione dove l’uomo viene continuamente messo alla prova. Insomma, l’opera è completa ed equilibrata sotto questo punto di vista.
Il mondo, però, non è fatto di soli elogi e per ogni elogio ci deve essere una critica. Orami giunti al sesto volume le critiche da fare a L’attacco dei Giganti sono molto limitate.
La cosa che più volte mi ha fatto storcere il naso sono i discorsi riflessivi che ci accompagnano nel corso dei volumi. Sono molto scontati e banalotti, visti e rivisti in un qualsiasi manga o film survivor. Sono discorsi giusti, ci mancherebbe altro, ma la risposta a tali riflessioni è stata data abbondantemente. Altro punto a sfavore è la caratterizzazione dei personaggi, come ho detto sopra quest’ultimi hanno una personalità molto marcata, ma alla fine pure quelli sono tipici dello shonen. Protagonista spavaldo, con la crosta dura, ma incapace di concludere. Coprotagonista taciturna e schiva che pensa solamente ad Eren. Personaggio secondario (ma con un ruolo importante all’interno dell’opera) codardo e con una grande capacità di ragionamento che malgrado le sue scarsissime capacità fisiche segue i nostri protagonisti in un lavoro tra i più rischiosi che esistano.

Ora mi domando: dove sono finiti i personaggi crudeli, senza scrupoli, arroganti alla Shamo?
Ci tengo a precisare che questo non è il peggiore dei mali. Insomma, si trova di peggio e comunque è il punto debole della maggior parte degli shonen.
Ora passiamo alle mie preoccupazioni. Potrà avere un buon successo in Italia un manga con disegni così abbozzati? Una domanda mica da scherzo. Gli shonen moderni hanno un tratto molto pulito, preciso e che risalta la bellezza dei personaggi. Questo manga rema contro a queste aspettative che molti ragazzini “alle prime armi” (per non dir altro) su cui si basano per un acquisto.
Altra mia piccola, seppur precoce, preoccupazione: riuscirà l’autore a dare tutte le risposte ai molti interrogativi? Anche questa non è una considerazione banale perché le domande a cui l’autore dovrà dare risposta sono davvero molte e per dare senso alla storia quest’ultime devono avere almeno una parvenza logica.

Vi assicuro che la carne al fuoco è davvero molta e vista l’inesperienza del mangaka la domanda mi sorge spontanea. Comunque non fasciamoci la testa prima di rompercela, sono usciti solamente una trentina di capitoli e la storia si preannuncia molto lunga.

Concludendo, penso che se vi perdete questo shonen, che riesce a distinguersi dalla massa, fareste un grosso sbaglio. Non posso fare a meno di consigliarlo, a voi scoprire se entrerà nelle vostre corde come è entrato nelle mie.

Videorecensione L’Attacco dei Giganti

Di seguito trovi la videorecensione dell’utente youtube riguardo al manga L’Attacco dei Giganti


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