CNN: Hollywood ruba il lavoro agli attori giapponesi

La CNN ha riportato dei reclami controversi sulla propensione che ha l’industria cinematografica di Hollywood a trasportare serie giapponesi (animate, manga o romanzate) al cinema ricostruendo l’intero cast dei personaggi con attori occidentali, citando alla lettera i reclami, “rubando lavoro agli attori asiatici e insultando le loro origini”.

Tratto da un recente articolo della CNN giapponese:

Negli Stati Uniti, gli anime godono di grande popolarità e diverse serie animate sono state adattate in film cinematografici live dal mercato di Hollywood. Comunque, nella maggior parte dei casi il cast viene completamente ridipinto di bianco (nel senso della pelle del cast occidentale). C’è un’alta critica tra i fan degli anime riguardo a questa pratica e i consensi in merito non fanno altro che crescere.

La Warner Brothers al momento ha due progetti in cantiere, uno è l’adattamento della light novel di Hiroshi Sakurazaka, serie di Fantascienza illustrata da Yoshitoshi Abe, All You Need Is Kill, di cui Tom Cruise sarà protagonista.

L’altro è Akira il manga di fantascienza di Katsuhiro Otomo, trasposta in un film d’animazione nel 1988. Anche in questo caso, l’intero cast è composto da bianchi. In questo film, il protagonista Kaneda verrà interpretato da Garrett Hedlund.

Il Professor Kent A. Ono, dell’Università dell’Illinois, sostiene che una gran parte dei ruoli sono stati rubati dagli attori bianchi agli asiatici nel corso degli anni, tipo come Mickey Rooney nel ruolo di un giapponese in Colazione da Tiffany del 1961, e Yul Brynner nel ruolo del Re del Siam in Il Re ed Io del 1956.

Altre volte hanno rimpiazzato l’intero cast con americani, come il remake de I Sette Samurai del 1954 in I Magnifici Sette. Altri esempi recenti si possono vedere in Dragonball Evolution o Speed Racer.

Il Professor Ono afferma che “lo staff della produzione pensa che i personaggi di un anime non sono neppure gente reale, quindi non c’è alcun problema a cambiarne la razza.

E’ molto critico riguardo a questa pratica: “Non si tratta solo del furto di lavoro agli attori asiatici, è un vero e proprio insulto alle loro origini.

[…]

Nel caso di Akira, l’intero panorama è stato spostato dal Giappone a Manhattan. Lo storico dell’animazione Jerry Beck professa che questo è un errore assurdo e grossolano “I fan a cui mirano questi film, sentono gli elementi giapponesi parte integrante ed elementi affascinanti di queste opere, i produttori non riescono proprio a capirlo.” Temono che queste cose renderebbero il film.

[…]

Per quanto riguarda All You Need Is Kill, il protagonista diventerà un giovane americano. Il regista Doug Liman ha detto in un’intervista che il cast sarà “completamente costituito da americani“. Certi siti criticano questo modo di fare, asserendo “Anche se cambi l’ambientazione in America, non c’è alcun bisogno di rimpiazzare l’interno cast con degli occidentali. Di certo non riflette il fatto che ci sono tanti asiatici americani.”

All You Need Is Kill © 2004 Hiroshi Sakurazaka & Yoshitoshi Abe / Shueisha

Lo stesso George Takei si è lamentato di questa pratica comune, anche se nessuno ad Hollywood ha fatto mai attenzione a queste inezie.

I giapponesi sono ormai rassegnati a far calpestare la propria cultura a causa degli USA, anche se potrebbe stupire che alcuni asiatici americani imparano il cinese, giapponese e coreano per sentirsi più vicini alle loro origini.

Fonte: SankakuComplex

Banner