Tokyo Dolores: recensione dell’esibizione di Lucca Comics

Quest’oggi Ochacaffè ci propone una recensione sull’esibizione delle Tokyo Dolores all’evento Lucca Comics & Games 2011. tu c’eri?


Si è da poco conclusa l’edizione 2011 di Lucca Comics&Games, l’evento annuale che riunisce migliaia di appassionati di fumetti e giochi nelle strade di Lucca.

L’edizione di quest’anno è stata graziata da un tempo insolitamente mite e soleggiato, che ha favorito un’affluenza straordinaria, che nella giornata di domenica ha superato le 50.000 presenze paganti, con una cifra di visitatori totali attorno ai 100.000.

Ma l’edizione di quest’anno è stata speciale anche per la novità degli spettacoli serali che hanno visto protagonisti vari ospiti dal Giappone. Impossibile non menzionare la musica dance di Japanation, il rock dei Pinky Doodle Poodle e la straordinaria performance delle Tokyo Dolores.

Maggiore attenzione merita essere dedicata, a mio parere, a descrivere l’esperienza di assistere allo spettacolo di quest’ultime.

Innanzitutto la location dell’evento ha contribuito decisamente a creare l’atmosfera onirica in cui le tre belle ragazze hanno trascinato l’intero pubblico: l’auditorium San Romano, nel cuore del centro storico della città, è una ex chiesa perfettamente restaurata in cui il decoro barocco ha fatto da cornice e sfondo inusuale a uno spettacolo che prendendo spunto dalla pole dance, si evolve poi in uno spettacolo fatto di atmosfere orientali, raffinatezza e innegabile atleticità.

Il palco con i tre pali, montato di fronte all’altare maggiore, sembrava quasi surreale, ma al calare delle luci e all’avvio della musica, sapientemente scelta per ricreare un’atmosfera orientaleggiante e moderna, tutto sembrava fondersi in un perfetto connubio di oriente-occidente.

Le tre giovani belle artiste che compongono le Tokyo Dolores si presentano in scena con kimono rielaborati in chiave moderna, muovendosi con la tranquilla eleganza, così tipica delle donne giapponesi, per poi arrampicarsi sui pali metallici con una naturalezza e una facilità che non tradisce l’ovvio sforzo fisico che un tale esercizio richiede. Come farfalle proseguono la loro danza sospese su quegli steli artificiali, spogliandosi della crisalide degli abiti e accelerando il ritmo delle danza, senza mai però diventare volgari o scontate. Non è uno spettacolo erotico, come si è portati a pensare quando si parla di pole dance, ma sensuale e artistico, che anche se sembra incredibile a dirsi, non stonava affatto con l’aria austera e sacrale dell’ex chiesa San Romano.

Al termine dello spettacolo poi affiora un aspetto più ironico: con un filmato le Tokyo Dolores insegnano al pubblico diversi, divertenti e fantasiosi modi per fare “DOGEZA”, ovvero l’inchino a terra con cui tradizionalemente in Giappone si presentano le proprie scuse, il più difficile dei quali resta sen’altro quello “atletico” con una rotazione di rincorsa sul palo per poi inginocchiarsi al suolo in un unico gesto dinamico… senza dubbio d’effetto ma non per tutti! Dopo uno spettacolo magico, quindi, un ritorno alla realtà divertente e simpatico.

Recensione a cura di Gioianna Gottardo


Associazione Italia Giappone Ochacaffè: per approfondimenti sulle Tokyo Dolores.

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