La Leggenda di Chun Hyang

La Leggenda di Chun Hyang Manga

Questo volume unico è stato concepito dalle CLAMP sulla base di una antica storia d’amore molto famosa in Corea, che tratta dell’amore tra Chun Hyang e Mong Ryong e portata in Italia prima da Star Comics e nell’edizione in mio possesso della J-Pop.

La Leggenda di Chun Hyang Trama

Come dicevo, questo volume deriva da un’antica storia d’amore coreana tra due persone di ceti diversi, lo Yangban Mong Ryong e la giovane Chun Hyang e di come la ragazza, dopo la separazione dall’amato, abbia mantenuto la propria castità a dispetto delle avances dello spregevole Beyon, che la costringe a scegliere tra infrangere la sua promessa all’amato o la morte.

La Chun Hyang di questa storia è parecchio diversa da quella originale, infatti è una ragazza molto giovane, oltre che un vero maschiaccio e una combattente agile e caparbia, che non si abbassa a lesinare i propri sforzi, contro i soprusi causati dallo Yangban (il signore della città dove vive) e da suo figlio, che crede di poter fare il bello e il cattivo tempo in città grazie all’autorità del padre. Un giorno un giovane viaggiatore si ferma a casa di Chun Hyang, invitato dalla madre e dopo aver constatato la situazione si scoprirà essere lo Amhaengeosa, uno speciale funzionario con la piena autorità di investigare e punire gli Yangban malvagi. Purtroppo una volta fatta giustizia, a Chun Hyang non resta che la vendetta per la morte di sua madre, sacrificatasi per non tradire la promessa del marito (parte che nella serie originale toccava a Chun Hyang). Per cui una volta ottenuto il lieto fine, Mong Ryong invita Chun Hyang a seguirlo in viaggio (probabilmente per farle incontrare il padre che non ha mai conosciuto, lo Yangban di una lontana città).

La Leggenda di Chun Hyang Recensione

La serie purtroppo è tronca e non ha un finale ma si conclude in tre racconti autoconclusivi, il primo in cui la giovane perde la madre e decide di seguire Mong Ryong, il secondo in cui affrontano insieme un altra Yangban malvagio e l’ultimo sull’infanzia della piccola Chun Hyang. La ragazzina è anche apparsa nei primi volumi di Tsubasa Reservoir Chronicles, in cui con un aspetto molto più giovane, dimostra tutto lo spirito positivo e reattivo che ha la protagonista di questo volume.

I caratteri dei protagonisti, Chun Hyang tsundere e Mong Ryong simpaticone e cascamorto, si compensano benissimo, creando così un buon effetto sul lettore, che riesce a sentirsi partecipe delle scene più intense e drammatiche, ma anche sorridere con le piccole gag e i momenti comici sull’imbarazzo di Chun Hyang causato dal suo essere donna. A fine volume c’è un interessante intervista aYoun In-Wan, l’autore di Shin Angyo Onshi in cui spiega il punto di vista della storia originale rapportata a questa e come sono accolti i manga stranieri in patria.

Questo volume è stato pubblicato in Italia da J-Pop, con sovracopertina di carta patinata, al costo di 6€. La presenza all’interno di altre pagine a colori in carta patinata rende l’edizione ancor più completa.

Sebbene questo sia un ottimo volumetto, lo consiglio SOLO agli amanti delle CLAMP, perché avendo un finale piuttosto aperto, non credo che possa farsi apprezzare troppo.