Kingdom

Nei 500 anni di guerre combattute nel Periodo delle primavere e degli autunni (dal 770 a.C. al 454 a.C. ndr) e in quello Dei regni combattenti (dal 453 a.C. al 221 a.C. ndr)… in quell’epoca così spietata, interminabile e dura c’era un “drago”… un “drago” chiamato “ambizione”. Un mostro che serpeggiava ingoiando tutto… desideri, dolore, piacere, disperazione, paura… e dal suo corpo che luccicava fioco sgocciolavano sulla terra “sangue”… e… passione!
Degli iniziali 100 staterelli ne erano rimasti solo sette… i cosiddetti “grandi regni combattenti”. 7 re si ergevano sulla Cina e lottavano per la supremazia. Nell’infinita guerra… il popolo aveva perso la speranza nella pace… ma nel 246 a.C. nel regno di Quin salì al trono “il Re del destino”… il trentunesimo re, Ying Zheng… il futuro “Primo Imperatore”.

Kindom manga

Kingdom è un manga seinen storico d’azione di Yasuhisa Hara, edito da Shueisha su Weekly Young Jump. Un prodotto corposo, capace di prendere un pubblico variegato in cerca sia d’azione che di trame “spesse”. Oltre 23 volumi che mixano elementi storici attinenti alla realtà con una trama evolutiva di un ragazzo che sogna di diventare il più grande generale di tutti i tempi, e sogna di farlo con la sua sola forza, determinazione e veemenza. Un lungo arco narrativo diviso in epoche che riesce a reggere molto bene l’alto numero di tankobon, senza mostrare cali sostanziali.

Kindom trama

Xin e Piao, rimasti orfani a causa della guerra vengono allevati come servi dal capo del loro villaggio. Incapaci di accettare la loro condizione e il futuro senza speranze a cui il destino sembra volerli relegare, dopo aver svolto i loro compiti diurni al pari degli schiavi, passano la notte ad allenarsi a combattere di spada, sfidandosi ogni giorno in furiosi uno contro uno con l’obiettivo di riscattare la loro vita in battaglia, scalando le classi sociali (in Cina in quell’epoca il merito era riconosciuto più della nascita) fino a diventare i più grandi generali del regno.

Quando un consigliere del re li nota, scopre che Piao assomiglia in maniera impressionante al giovane sovrano Ying Zheng, salito al trono all’età di soli 13 anni anche se figlio di una concubina; in virtù di questo solo lui viene invitato a palazzo come sosia.
Questa scelta, dettata dalla tensione che si respira all’interno della corte, si rivela esatta: di lì a poco il fratello minore del re, Cheng Jiao, mette in atto un colpo di stato cercando di uccidere tutti i fedeli di Zheng. Una notte Xin sente bussare alla porta del fienile dove dormiva e si trova davanti Piao morente braccato dai sicari. Distrutto dal dolore decide di seguire le ultime volontà dell’amico che gli ha indicato un luogo da raggiungere; lì incontra il vero re, solo, e viene a conoscenza di tutti i retroscena. Nonostante odi Zheng imputando lui la morte dell’amico fraterno, Xin, decide di seguire le ultime volontà di Piao e di proteggere il giovane sovrano finché questo non si ricongiunga con i suoi alleati.

Così inizia l’epopea del giovane combattente. La storia vede una parte introduttiva, quella del colpo di stato, coprire poco più di quattro volumi, a cui segue invece il percorso, l’avventura, formativo di Xin e la sua lotta verso i suoi obiettivi, passo dopo passo, battaglia dopo battaglia, un susseguirsi di tragedie, dolore, consapevolezza e maturità.

Kindom valutazione

Al momento della sua presentazione molti hanno paragonato Kindom al primo Berserk (intendo i volumi 1->25). In realtà se proprio si vogliono cercare similitudini, tolto il fatto che entrambi vedono un ragazzino crescere nei campi di battaglia, queste si limitano, dal punto di vista dello stile grafico, alla “pesantezza” del tratto, caratterizzato da neri pieni sia nelle linee principali che nelle sfumature, e dal punto di vista della trama invece si risolvono nella sola sontuosità delle battaglie campali e nelle rappresentazioni cruente di scontri d’arma.
Kindom infatti manca totalmente della componente fantasy/fantastica; narra infatti in maniera avventurosa vicende umane più o meno reali.

Lo stile di Yasuhisa Hara si adatta perfettamente alla storia. Un disegno che tende al realismo, piegato dalla dinamicità degli scontri, funambolici ma che non si addentrano mai in rappresentazioni palesemente esagerate. Un tratto dettagliato che fa largo uso di retini che ci consegna tavole scure che, quando contengono molti personaggi, praticamente per la maggior parte delle scene non puramente narrative, danno un senso di pesantezza a tutta la struttura.

Kindom non delude il lettore più adulto che si approccia alla lettura cercando qualcosa di più rispetto alla mera azione. Pur avendo come target indicato “seinen” in realtà Weekly Young Jump propone titoli del genere come fossero shonen da adulti, tenendo elevato il ritmo narrativo, sottolineando l’azione, ma assicurando al lettore la presenza di concetti più profondi e sostanziosi.

L’edizione italiana a cura di GP Publishing presenta al prezzo di 5,90€ volumi molto corposi, una stampa dalla buona resa su una carta un po’ grigia che si comporta decentemente nell’accogliere il colore, e con una trasparenza nella media.
Le onomatopee sono ricreate graficamente; traduzione e adattamento scorrono molto bene, e si dimostrano solidi e precisi: da questo punto di vista, a mio avviso, è una delle opere meglio riuscite dell’editore.

In definitiva Kindom è un manga che riesce a coinvolgere il lettore pagina dopo pagina, anche quello che si pone a lui in maniera scettica. Un buon prodotto a cui va data una chance nonostante l’alto numero di volumi possa spaventare l’acquirente… e il suo portafoglio!

Una presentazione di Kindom di Yasuhisa Hara in occasione del 30° anniversario di Young Jump

 

 

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