Wish

Wish: Manga

Shojo Manga, più precisamente uno Shojo di stampo Shonen-ai (con riferimenti a relazioni omosessuali maschili, senza però sfociare nell’atto sessuale esplicito), Wish è il secondo lavoro delle CLAMP interamente disegnato da Tsubaki Nekoi, in veste di prima disegnatrice.

I 4 volumetti che ne compongono l’opera completa, prima di essere stati raccolti in formato Tankobon, sono stati pubblicati dalla rivista Asuka (di proprietà della Kadokawa Shoten) a partire dal Giugno del 1994, per terminare nell’Agosto del 1998 in Sol Levante, mentre è stato adattato in lingua nostrana nel 2005 dalla Star Comics.

Come la maggior parte dei manga CLAMP, anche Wish è caratterizzato dalla numerosa presenza di personaggi di stampo Bishounen, inoltre vi è una massiccia quantità di Cross-over di tipo diretto nel manga Kobato (pubblicato in Italia dalla J-POP).

Wish © 1996 CLAMP / Kadokawa Shoten Publishing Co., Ltd. ALL RIGHT RESERVED

Wish: Trama

Una sera, tornando da un pesante turno in ospedale, il giovane medico ventottenne Shuiichirō Kudō si imbatte per caso in una strana creatura dalle fattezze di Angelo (anche se in versione deformed) che viene attaccato da un corvo.

Shuiichirō, nonostante la perplessità nell’assistere una simile scena, salva dall’attacco del corvo il piccolo angelo, che si presenta all’uomo col nome di Kohaku.

Per sdebitarsi, l’angelo, chiede a Shuiichirō quale sia il suo più grande desiderio, affermando che qualunque fosse stato, lo avrebbe esaudito immediatamente.

Il giovane medico però non crede a Kohaku e torna a casa pensando che tutto quello accaduto durante la sera, sia dovuto semplicemente alla stanchezza.

Una volta mostrato il suo vero aspetto, quello di un giovane e bellissimo ragazzo (il piccolo angelo può mostrare le sue reali fattezze solo durante il giorno), Kohaku chiede nuovamente a Shuiichirō il suo desiderio, ma quest’ultimo declina l’offerta in quanto non ha nessun desiderio da esaudire.

Rammaricato per ciò, Kohaku decide di aiutare (con esiti disastrosi) il medico nella sua vita quotidiana, finchè quest’ultimo non trovi un desiderio da esprimere.

Il giovane angelo ha però un ulteriore compito di estrema importanza, riportare in Paradiso uno dei quattro arcangeli superiori, Hitsui, l’arcangelo del vento ed il più saggio tra gli angeli.

Alle vicende già narrate, si intrecceranno quelle di Koryuu (un demone dispettoso e geloso del rapporto tra Kohaku e Shuiichirō) ed il rapporto problematico tra Hitsui (l’arcangelo del vento cercato da Kohaku) e Kokuyo (figlio di Satana ed amante di Hitsui), rapporto che sta causando un pericoloso conflitto tra Paradiso ed Inferno.

Altro personaggio di grande importanza (ed unico mai rappresentato, se non con i suoi messaggeri, i simpatici Ushagi-san) è Dio, figura chiave ed essere che tutto conosce e tutto vede, che sia passato, presente, o più importante, il futuro dei protagonisti.

Futuro che se non modificato, porterà solo dolore e sofferenza.


Wish: Il Cross-over in Kobato

In Kobato, la ragazzina ed i vari personaggi incontreranno spesso il piccolo Angelo e il suo partner Shuiichirō, ma come verrà rivelato dall’Angelo stesso, quest’ultimo non sarà lo stesso Shuiichirō del manga Wish, ma una delle sue numerose reincarnazioni (creando così delle perplessità nel lettore, in quanto Kobato e Wish sono ambientati nella stessa epoca).

Kohaku, inoltre, spiegherà al lettore, tramite dialoghi con se stesso, con Shuiichirō e con gli altri personaggi secondari, la storia di Ioryogi-san e di Kobato, del loro incontro e del perchè la ragazzina debba curare i cuori feriti.

Wish © 1996 CLAMP / Kadokawa Shoten Publishing Co., Ltd. ALL RIGHT RESERVED

 

Wish: Recensione

Dopo aver dimostrato le sue potenzialità, prima come seconda disegnatrice in manga come X (in veste di direttrice artistica) e Rayearth (come disegnatrice delle scene deformed), poi come prima matita in opere minori come L’uomo per me (わたしのすきなひと, Watashi no suki na hito), Tsubaki Nekoi (o Mick Nekoi), con Wish, inizia la sua prima “vera” serie.

Il tratto della Nekoi, ancora un pò acerbo (decisamente lontano da quello che l’ha resa famosa con manga come Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE e xxxHOLiC) si fa molto dolce adattandosi ai toni dell’opera (che in realtà, di dolcezza ne ha fin troppa), mostrando però numerosi difetti dovuti all’inesperienza.

I personaggi sono stati sviluppati, quasi tutti, seguendo i canoni estetici Bishounen, rendendoli particolarmente gradevoli, soprattutto al pubblico femminile (target a cui è rivolta questa serie).

A questi, però, si aggiungono i personaggi maschili che dovrebbero interpretare il ruolo del Seme (termine inappropriato, in quanto non vi è una specificità nel manga, ma è facile risalirvi leggendo i vari capitoli), come Shuiichirō e Kokuyo, disegnati con uno stile che mal si amalgama al tratto generale dell’opera.

Questi ultimi, sono infatti disegnati in manera eccessivamente spigolosa, evidenziando i tratti duri del viso e del corpo, Shuiichirō, inoltre, viene rappresentato (come ammesso dall’autrice stessa) come un tradizionale “cuoco giapponese”, che lo rende ancora più distante dal design degli altri personaggi.

Altra nota di demerito va posta sugli unici personaggi femminili dell’opera (se si esclude la madre di Shuiichirō, lo spirito del Glicine) le due ragazze-gatto Ryuuri e Hari, proprio osservando i loro disegni che si capisce la notevole difficoltà che ha l’autrice nel realizzare personaggi dalle fattezze di donne e ragazze.

Apprezzabili sono invece le copertine, disegnate con uno stile molto semplice e colorate utilizzando tinte pastello, lasciando in bianco e nero tutti gli elementi ad eccezione di alcuni particolari dei vestiti, dei fiori e nello sfondo.

La trama dell’opera è forse il punto dove le varie opinioni dei lettori si scontrano maggiormente.

Come d’obbligo in quasi tutti gli Shojo-manga, anche Wish si presenta con numerose scene dolci e dalla tranquilla atmosfera romantica, forse troppo.

Le vicende si sviluppano seguendo sempre questo schema logico: Kohaku chiede a Shuiichirō il desiderio da eseguire, Shuiichirō non ha nessun desiderio; Kohaku tenta di rendersi utile, Kohaku combina un disastro, Shuiichirō apprezza la sua dolcezza e lo ringrazia, Kohaku prova “una strana sensazione al petto”.

Tutto questo di sussegue ininterrottamente  per circa metà dell’opera, finchè non vendono introdotte le vicende familiari di Shuiichirō, il rapporto tra Hitsui e Kokuyo ed il finale dell’opera.

Il finale è poi il punto massimo di disaccordo tra i lettori.

C’è chi lo considera un finale imprevedibile e talmente poco scontato da renderlo perfetto, chi, invece, lo considera soltanto come un “tappabuchi” inserito con fatica per mascherare il vero finale dell’opera mai pubblicato.

Il finale si scontra inoltre con gli avvenimenti di un altro manga CLAMP, Kobato, dove compaiono gli stessi protagonisti e con alcune reincarnazioni di esse, che non dovrebbero esistere in quanto sono due manga ambientati a soli pochi anni di distanza l’uno dall’altro.

Detto ciò, l’opera rimane comunque un ottimo debutto per la giovane Tsubaki ed una tra le opere minori, più apprezzate dai fan delle CLAMP.

Wish © 1996 CLAMP / Kadokawa Shoten Publishing Co., Ltd. ALL RIGHT RESERVED


Wish: Star Comics

L’edizione curata dalla Star Comics nel 2005 è un’edizione classica da 208 pagine in formato 12 x 18 cm, B/N + indice e prime pagine di ogni volume a Colori e lettura originale.

Il prezzo di vendita è di 3.90€ veramente basso rispetto a edizioni peggiori e completamente in Bianco e Nero.

La traduzione è buona, l’adattamento pure. Sono presenti i temrini originali con delle piccole note di spiegazione in modo da mantenere intatta il più possibile l’atmosfera sovranaturale dell’opera.

I quattro volumi sono indicati come esauriti nel sito internet della casa editrice, ma è ancora possibile reperirli in qualche fumetteria ben organizzata.