Un milione di lacrime

Un milione di lacrime: Manga

Un milione di lacrime (ひゃくまんつぶの涙, Hyakuman Tsubu no Namida) è uno Shojo manga caratterizzato, come il precedente Canto del cielo perduto, da elementi Drammatici e Fantasy. Prima opera lunga (considerando che l’autrice non ha mai superato il volume singolo prima di questa) e seconda opera pubblicata in Tankobon da Yuana Kazumi.

Pubblicato in 2 volumetti dalla Kadokawa Shoten nel 2002, ed in altrettanti volumi nel 2007 dalla Star Comics per la collana Kappa Extra, Un milione di lacrime è uno degli Shojo meno conosciuti al grande pubblico, ma nonostante questo, è uno degli esponenti del genere più poetici e malinconici.

ひゃくまんつぶの涙 © 2002 Yuana Kazumi / Kadokawa Shoten Publishing Co., Ltd. ALL RIGHT RESERVED


Un milione di lacrime: Trama

Nessuno si ricorda di loro, perchè loro non sono mai esistiti

Questo è quello che succede alle persone “mangiate” dai “collezionisti di memorie”, esseri immortali, sospesi nel tempo, che si nutrono di vite umane, cancellandole dall’esistenza.

Hiromu, un ragazzo come tanti, un giorno si rende conto che nessuno dei suoi amici, nessuno dei suoi compagni di scuola, si ricorda dell’esistenza di un suo compagno di classe, Tetsuya Shuichi.

Irritato e confuso da ciò, Hiromu inizia la ricerca di qualcuno che abbia tenuto il ricordo dell’amico, finchè non incontra uno strano ragazzo di nome Vermillion, che dice di aver “mangiato” Shuichi… non solo, lo strano ragazzo dice di conoscere Hiromu e che quest’ultimo non si chiama Hiromu, bensì Glorious.

Qui inizia il cammino di Hiromu alla scoperta di se stesso e del mondo dei collezionisti di memorie, tra presente e passato, tra il giappone moderno, la caccia alle streghe ed il dopoguerra.

Due vite si intrecciano e si connettono, la morte scompare, la vita scompare, rimane un esistenza vuota, peggio della morte stessa, dove immortali si nutrono cancellando vite innocenti e non.

Hiromu scoprirà il suo passato, il suo essere Glorious, il perchè è diventato un collezionista di memorie ed i fili del destino legati verso Vermillion e verso una misteriosa ragazza di nome Valeriana, oltre che i rapporti creati da Hiromu stesso nel presente…

… di come in quel giorno, in quel passato apparentemente così lontano, una città scomparve nel nulla e di come nacquero due destini incrociati.



ひゃくまんつぶの涙 © 2002 Yuana Kazumi / Kadokawa Shoten Publishing Co., Ltd. ALL RIGHT RESERVED


Un milione di lacrime: Recensione

Come sempre la cosa che più colpisce in un manga di Yuana Kazumi è il tratto, dolce, delicato e sublime.

Rispetto alla sua opera precedente, l’autrice si presenta al pubblico con una storia ancora più matura ed intricata, senza stravolgere però il suo stile Shojo-Drammatico che l’aveva lanciata con Canto del cielo perduto, arricchendolo con una narrazione ancor più intricata e complessa, ma altrattanto capace di spingere alla lettura.

Le tre trame si intrecciano in maniera semplice ed efficace, senza lasciare spazio a dubbi o a perplessità, esplorandole in toto tutte.

Il character design dei personaggi si dimostra ancora una volta semplice, ma complesso nel suo insieme, abbinando ad un aspetto giovanile ed un animo vecchio di secoli, stanco e sofferente del ripetersi giorno dopo giorno, di una vita che ormai ha perso tutto ciò che la rendeva tale.

In questa opera, l’autrice abbandona lo stile deformed delle scene più comiche, in favore di un tratto maturo espresso con cura in ogni singola vignetta, in modo da rendere ancora più immersiva la lettura.

Come per il precedente lavoro, difetto è la scarsa fama dell’autrice, che impedisce al vasto pubblico di lettori e lettrici di Shojo, di godersi un ottimo manga come questo.


Un milione di lacrime: Star Comics Edizioni

L’edizione Star Comics subisce gli stessi difetti dell’altra sua opera Canto del cielo perduto, ossia assenza di pagine a colori e sovraccoperta, sommate ad un costo elevato (4.20€ a volumetto) ed una qualità di materiali veramente bassa.

Come sempre sono presenti i post-script dell’autrice e gli schizzi preparatori dei personaggi, ma in bianco e nero.

Il volumetto ha il classico formato 12×18, B, 176 pp, b/n