MAGI – The labyrinth of Magic manga
Magi The Labyrinth of Magic è uno shonen manga di Shinobu Ohtaka, già autrice di Sumomomo Momomo, edito da Shogakukan su Shonen Sunday e da Star Comics per l’Italia.
Magi è un prodotto molto particolare che unisce diversi elementi moderni e antichi. Va detto che “en passant”, da subito, ha ottenuto ottime vendite in Giappone ad ogni uscita in volume, piazzandosi ogni volta tra i primi 25 nelle classifiche Oricon, confermandosi come uno dei manga Shogakukan in corso più venduti.
Ovviamente di per sé questo ottimo riscontro nel sol levante non garantisce, ovviamente, un pari successo nel nostro paese e in identico modo non fa da garanzia per un prodotto di qualità, però dopo aver letto i primi tre volumi – numero minimo necessario per avere una visione corretta di Magi il cui primo volume è totalmente di presentazione dei personaggi e di preparazione alla vera storia che inizia da metà del secondo – non si rimane delusi dal proseguo della storia, anzi il crossover fra estetica recente, struttura narrativa tipica del target e ambientazione da Mille e una notte risulta azzeccato e non deludente.
Il protagonista Aladdin è caratterizzato graficamente e negli atteggiamenti durante la vita di tutti i giorni in maniera quasi Moe: è piccolo di età e statura, dolce e “puccioso” nelle espressioni, candido e ingenuo negli atteggiamenti e nel modo di percepire gli eventi. Questa figura si stravolge visivamente durante le scene d’azione in cui cambia totalmente diventando molto più adulto (non di fisico!) e d’animo fermo. Abbiamo quindi sia per il protagonista che per gli altri personaggi principali una duplice caratterizzazione che potremo riassumere da “dentro” (combattimenti e violenza) e “fuori” (comicità) dell’azione, dei dungeon. Questa dualità, la scelta di protagonisti molto piccoli circondati da ragazzone mature, caratteristica comune in molti shonen recenti in particolar modo quelli Kadokawa, di moda in Giappone, in Italia ha sempre dimostrato di essere invece un eventuale freno aggiuntivo per un manga. In questo caso però, vuoi perché Shoenen Sunday ha linee guida diverse, questa scelta rappresentativa non penalizza per nulla la storia: l’atteggiamento di Aladdin è coerente con il suo ruolo e spunto di numerose scene comiche che fanno da cornice alla parte avventurosa, tradendo spesso la sua maschera comune.
In definitiva Magi, a cui ripeto dovete concedere i primi tre volumi prima di pronunciarne la sentenza, dapprima lascia un po’ perplessi ma poi riesce a stupire il lettore e a coinvolgerlo giustificando il suo successo, facendo scomparire le prime perplessità sui personaggi. Per il nostro paese l’opera di Shinobu Ohtaka rappresenta quindi una buona ventata d’aria nuova che pur mantenendo lo stile shonen senza non grandi deviazioni, grazie al suo mix di elementi e a un’ambientazione arabesca che piega la trama in evoluzioni particolari, sorprende e convince… relativamente al suo pubblico di riferimento ovviamente.
Dopo i classici del genere, Magi può essere una buona alternativa.
Dal punto di vista grafico risulta preciso e solido. Semplice negli scenari ma preciso nei tratti, riesce a rappresentare personaggi molto diversi in maniera uniforme, caratterizzandoli nelle espressioni a cui è affidata la manifestazione del ruolo “comune” e della comicità, e il passaggio dei vari momenti narrativi.
MAGI – The labyrinth of Magic trama
Aladdin è un ragazzino a prima vista deboluccio e sempliciotto che vaga per i deserti, oasi dopo oasi, in compagnia del suo Jinn, una sorta di geni, creature magiche potentissime, che dimorano dentro oggetti leggendari, un flauto in questo caso, bramati da tutti per le loro potenzialità ma generalmente custoditi all’interno di dungeon impenetrabili assieme a incredibili tesori.
Conosciuto il giovane Alibaba, il cui sogno è diventare ricco sfondato, scoperta l’esistenza dei dungeon decide di accompagnarlo alla loro esplorazione, alla loro conquista.
Questi labirinti apparsero improvvisamente quattordici anni prima in diversi punti del globo terrestre; costruzioni singolari edificate con materiali alieni destarono interesse e venerazione negli uomini grazie all’aura che emanavano. Molti si addentrarono in loro per scoprirne il segreto ma nessuno fece più ritorno finché apparve un ragazzo accompagnato da un gigante blu che riusci a conquistarlo diventando il sovrano della zona.
Questa è la vera trama: nel mondo esistono persone predestinate, dotate delle caratteristiche necessarie, chiamate Magi, capaci di piegare gli spiriti dei dungeon grazie alla magia, e per questo selezionate dal destino per scegliere colore che saranno Re. Aladdin quindi in questa veste volente o nolente verrà coinvolto nella guerra per il trono.
Da quel che ho visto il tratto è “geniale” (scusate non ho resistitoXD), l’autrice è riuscita dopo un manga su un magazine della Square a rimanere fra i grandi grazie a un manga sul Sunday. Personalmente lo comprerò per far vedere ai nostri editori che sul Sunday non c’è solo Detective Conan^^
Comprato oggi *-*
quando passo in fumetteria lo prendo
L’ho comprato proprio ieri. E mi è piaciuto molto anche perchè io sono uno che cambia genere di manga spesso. Comunque a dirla tutta l’edizione italiana non è male anche se il prezzo (4.20) è un po’ esagerato se si fermavano a 3.90 forse qualcun’altro lo comprava. Ma almeno il primo numero in alcune fumetterie (non la mia) costa 1.90. Comunque davvero questo manga porta una ventata di aria fresca in un mercato (italiano) dove gli shonen sono tutti identici o quasi (sempre pieni di ninja, shinigami e killer). Devo dire che come primo volume uno non si deve aspettare colpi di scena, sorprese e emozionanti battaglie a suon di magia e pugni. Ma dopo tutto c’è sempre un bel po’ di ilarità che fa sempre bene in un manga. Perciò come primo numero io lo consiglio sperando che la storia diventi via via migliore! 😉
Bellissimo! °Q°