Il giocattolo dei Bambini – Rossana

Il giocattolo dei bambini: Manga

Conosciuto in Italia con numerosi nomi, tra cui: Rossana, Kodocha o con il suo titolo originale per esteso: Kodomo no Omocha (こどものおもちゃ, Kodomo no Omocha); Il giocattolo dei bambini è l’opera più famosa di Miho Obana, ed uno degli Shojo manga più amati e seguiti nel mondo.

Pubblicato inizialmente sulla rivista Ribon nell’agosto del 1994, per Shueisha, Il giocattolo dei bambini è da considerarsi una pietra miliare nel partimonio manga giapponese.

La serie è stata pubblicata in seguito (nell’aprile del 1995) in 10 volumetti + 1 volume speciale, chiamato “La villa dell’Acqua” (Mizu no Yakata) contenente la storia descritta nel film che la protagonista gira durante il manga, oltre che numerose gag comiche.

Nei 51 capitoli che compongono l’opera principale, vi sono inoltre dei capitoli bonus, delle piccole one-shot e qualche speciale che l’autrice stessa ha inserito per poter farsi conoscere a tutti i suoi fan, inserendo dettagli della sua vita quotidiana e del suo lavoro come Mangaka, oltre qualche piccolo vizio che si concede ogni tanto.

L’adattamento, della serie principale e dello speciale, nella lingua del Bel Paese è stato curato dalla Dynamic Italia, oggi conosciuta con il nome di Dynit, per la collana “Love & Pop”.

こどものおもちゃ © 1994 Miho Obana / SHUEISHA Inc ALL RIGHT RESERVED

Il giocattolo dei bambini: L’anime “Rossana”

L’adattamento anime de Il giocattolo dei bambini è diventato un vero e proprio cult in tutto il mondo.

L’opera completa, composta da ben 102 episodi, ricalca solo in parte il complesso arco narrativo della serie manga, più precisamente, si interrompe alla saga di Shouta Nakao, compagno di classe di Hayama.

Inoltre, per esigenze di tipo riempitivo, sono stati inseriti numerosi episodi filler, tra cui la storia del padre di Sana e la caduta in disgrazia della famiglia della giovane idol.

Ancor più famoso è diventato, invece, l’adattamento italiano della serie animata.

Le pesanti censure subite a causa della politica della Mediaset, di eliminare ogni riferimento alla violenza, al sesso ed al suicidio, ha trasformato l’opera matura e di crescita interiore dei personaggi, in un cartone animato, per certi versi, molto infantile e diretto ad un pubblico diverso rispetto al target adolescenziale dell’opera originale.

Al contrario della versione cartacea, l’anime ha subito, inoltre, numerose modifiche anche sui personaggi:

NOMI: I nomi originali giapponesi, sono stati sostituiti da nomi occidentali (Sana = Rossana; Hayama = Eric; Rei = Roby…)

STORIE: Sono state modificate le storie personali dei protagonisti (La nascita di Sana ed il suo abbandono; La morte della mamma di Hayama…)

SITUAZIONI: Sono state alleggerite, o addirittura eliminate le situazioni e le problematiche psicologiche dei protagonisti (Il tentato suicidio di Hayama ne è un esempio eclatante).

Inoltre il finale della serie è stato completamente stravolto.

Le sigle di apertura originali sono 2:

19-ji no news (19時のニュース) eseguita dai TOKYO, per gli episodi dal 1  al 44

Ultra relax (ウルトラリラックス) eseguita da Tomoe Shinohara, per gli episodi dal 45 al 102

Le sigle di chiusura originali sono invece 3 e sono:

Panic! (パニック!) eseguita dagli Still Small Voice, per gli episodi dal 1 al 39

Daijo-bu (DAIJO-BU) eseguita da Tomoko Hikita, per gli episodi dal 40 al 74

PINCH – Love Me Deeper (PINCH〜Love Me Deeper〜) eseguita da Rina Chinen, per gli episodi dal 75 al 102

La sigla Italiana è invece “Rossana” cantata da Cristina D’Avena e Giorgio Vanni.

こどものおもちゃ TV © 1996 Miho Obana / Studio Gallop ALL RIGHT RESERVED

Il giocattolo dei bambini: Trama

Kurata Sana non è una ragazza come le altre, ma bensì un’idol.

La sua vita di Idol si scontra quotidianamente con il suo voler avere una vita normale a scuola… ma i problemi sono ulteriormente accentuati dalla presenza di Hayama Akito, un ragazzino difficile, con una pesante storia sulle spalle.

Le vite di Sana e di Hayama si intrecciano in una serie di colpi di scena, che porteranno alla luce il duro passato di entrambi e la loro voglia di crescere al più presto per abbandonare i malesseri ed i dispiaceri di “essere ancora dei bambini”.

La trama di divide in 2 parti principali: la vita alle elementari e la vita alle medie:

Nella prima parte conosciamo i protagonisti dell’opera ed i loro amici, apprendiamo inoltre la difficile vita di Hayama ed il passato di Sana e di come, nonostante i due siano cresciuti in fretta, dentro di loro, l’essere ancora bambini pesi ancor di più che l’essere dei piccoli adulti.

Nella seconda parte del manga, Sana ed Hayama sono degli studenti delle medie. I due inizieranno a capire che tra loro non vi è solo una semplice amicizia, ma a causa di numerose incomprensioni e dell’arrivo di una nuova anica di sana, l’esuberante Fuka, i due si separeranno sempre più.

La seconda parte del manga è anche quella più cupa, verranno, infatti, introdotti concetti come il suicidio, la malattia e la gelosia, concetti che aumentano la drammaticità dell’opera.


La villa dell’acqua: Trama

La villa dell’acqua è un volume speciale de Il giocattolo dei bambini contenente il film girato da Sana tra il Quinto ed il Sesto volume dell’opera principale ed una storia breve dell’autrice chiamata “Pochi”.

La villa dell’acqua è un vero e proprio “film” trasposto in formato cartaceo, una vera e propria rivoluzione in uno Shojo manga.

Sana e Naozumi interpretano con maestria un inquietante trama dove troviamo quindi la giovane idol nei panni di un fantasma di nome Mako. Mako ha un solo scopo, una vendetta da compiere verso un giovane ragazzo ignaro di ciò: Suzuhara (Naozumi).

Una trama dai toni cupi e alinconici, intervallata però da spassosi “dietro le quinte”, piccoli scherzi e gag e naturalmente spot Tv interpretati da tutti i membri “regolari” de Il giocattolo dei bambini.

Seconda storia inserita in questo volumetto speciale è Pochi.

Protagonista di questa storia è Sayaka,  la ragazza più stressata di tutta la scuola!

Un giorno, preoccupate da ciò, le sue amiche la invitano in un locale, per “farla sciogliere un pò”, ma mentre si sta recando all’appuntamento, la ragazza perde il suo libro, che finisce tra le sponde del fiume.

Durante la ricerca del libro, Sayaka incontra per caso una donna che continua a chiamare “Pochi”, la ragazza pensa istintivamente (visto che in Giappone “Pochi” è l’equivalente del nostro “Fido”) che la signora stia cercando il proprio cane…

… peccato che il Pochi in questione non sia altro che un bel ragazzo!

Il giorno dopo, ancora scossa da questo strano fatto, la ragazza si presenta a scuola, dove incontra casualmente, proprio il ragazzo incontrato nel fiume.

L’incontro tra lei, ragazza estremamente stressata, e lui un ragazzo che trascorre la vita come se gli scivolasse addosso, cambierà la vita di entrambi.

こどものおもちゃ © 1994 Miho Obana / SHUEISHA Inc ALL RIGHT RESERVED


Il giocattolo dei bambini: Recensione

Difficile recensire obiettivamente un opera che ha influenzato l’infanzia della maggior parte di noi.

I disegni sono superlativi, ogni personaggio è caratterizzato con estrema cura ed altrettanta efficacia, sia i piccoli protagonisti, sia gli adulti presenti nell’opera, senza dimenticare la piccola mascotte Maro-chan.

Il tratto della Obana è molto delicato, in ogni sua scena, persino in quelle più cupe ed oscure, queste ultime, sono spesso “impregnate” dalla massiccia presenza di retini che ne accentuano l’atmosfera.

Le scene tipicamente Shojo sono invece molto più semplici senza troppi riempimenti, un tratto dolce e rilassante, accostato a pochi retini molto chiari che ne fanno da sfondo.

Il design dei personaggi è quello tipico dei manga Shojo: personaggi femminili con grandi occhi “luccicanti” e personaggi maschili in stile “bishounen”, ossia poco mascolini, spesso quasi efebi.

La trama, come già ribadito numerose volte, è il vero punto forte dell’opera.

Scene dolci e romantiche si susseguono a punti di svolta tragici e drammatici, che colpiscono il lettore e lo trascinano pagina dopo pagina in un turbinio di emozioni sempre nuove, culminanti con un’enorme commozione leggendo il capitolo finale.

Al contrario di molti Shojo, qui ogni trauma, fisico e mentale, lascia una profonda cicatrice nell’animo dei protagonisti, cicatrice che non sparisce con il terminare dell’opera, ma che li segnerà a vita.

Nonostante ciò i protagonisti continueranno a vivere, in attesa di divenire adulti e di superare quel difficile mondo che è l’adolescenza.

こどものおもちゃ © 1994 Miho Obana / SHUEISHA Inc ALL RIGHT RESERVED


Il giocattolo dei bambini: Dynamic Italia – Dynit

L’edizione curata dalla Dynamic prima e dalla Dynit dopo, è da considerarsi una buona (ottima se non fosse per alcune pecche) edizione.

200 pagine in Bianco e Nero (assenza totale di pagine a colori all’interno del volumetto) con dimensione 11,5 cm x 17,5 cm, sovraccoperta a colori e senso di lettura originale, al costo di 3.90€ al volumetto, con sconto per l’acquisto del Box.

Sono queste le caratteristiche proposte dalla Dynit per la seconda ristampa dell’opera, identica il tutto e per tutto alla prima stampa, compresa di alcune scelte discutibili, tra cui la presenza nella copertina della famosa, quanto orribile frase: “Dal fumetto di Miho Obana, la serie animata: ROSSANA” e la presenza delle note solo nell’ultima pagina del volumetto, è infatti estremamente scomodo e fastidioso per il lettore, dover, ogni volta che trova un *, andare a rivedersi la nota, molte pagine in avanti rispetto a quello che si sta leggendo.

Il prezzo contenuto unito alla presenza di un ottimo adattamento ed all’assenza della censura presente nella serie televisiva, rendono Il giocattolo dei bambini, un prodotto estremamente apetibile ed alla portata di tutti.

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