Zero no Tsukaima: l’autore sta bene

Noboru Yamaguchi, l’autore trentanovenne della serie di romanzi di Zero no Tsukaima, e padre della regina delle tsundere Louise, ha annunciato che l’operazione fissata per rimuovere il suo cancro è stata un successo su tutti i fronti.

Ovviamente ha annunciato di essere sopravvissuto attraverso il social network tanto amato dai giapponesi,  Twitter:

“Sto riposando dopo che l’operazione è stata un successo. Oggi sono persino riuscito a fare una breve passeggiata.
I miei ringraziamenti più sentiti a tutti quelli che mi hanno lasciato messaggi d’incoraggiamento. Conserverò con cura la vita che mi avete augurato d’ora in poi. Buona notte!”

Grazie al cielo, le sue prospettive più imminenti sembrano buone, anche se purtroppo le sue prospettive a lungo termine sono un altro paio di guanti; non è chiaro da che tipo di cancro è stato colpito, e la sopravvivenza a lungo termine varia largamente a dipendenza dall’organo che ne è stato affetto ed attualmente sarebbe precipitoso fare delle speculazioni.

Almeno ha dalla sua il supporto di un enorme gruppo di fan, che tifano e pregano per lui.

Zero no tsukaima (light novel) © Noboru Yamaguchi – Eiji Usatsuka / Media Factory

Il romanzo segue le vicende di Louise Françoise le Blanc de la Vallière, una giovane maga aristocratica molto testarda e snob, seppur totalmente incapace. Frequentando un istituto di magia, ogni volta che viene chiamata per eseguire un incantesimo dai professori inevitabilmente fa saltare in aria l’intera classe ed è per questo e per il fatto di essere piatta che è nota in tutto l’istituto con l’appellativo di Zero.

Durante i primi giorni del secondo anno scolastico i maghi sono chiamati ad evocare il proprio “famiglio“, un animale o un mostro fedele al mago che lo ha evocato e che ne rispecchia diverse peculiarità, Louise si vede piombare davanti un ragazzino giapponese, che non capisce cosa gli stia succedendo e nemmeno una parola della lingua locale. La maghetta si rintana nella propria stanza in preda alla vergogna. Attraverso un incantesimo, e la solita esplosione collaterale, fa sì che il ragazzo giapponese riesca a comprendere il suo linguaggio. Saito Hiraga, questo il nome del giovane, non capisce cosa succeda, specialmente il motivo per cui venga trattato come uno schiavetto da Louise e prima di riuscire ad ambientarsi ne combina di tutti i colori facendo indispettire ancora di più la povera Zero. Finché in uno scontro con un altro mago Saito non scopre di aver in sé un enorme potere che deciderà di utilizzare per proteggere la propria padrona.

Zero no tsukaima, traducibile come Il famiglio di Zero, è nato nel 2004 per mano di Noboru Yamaguchi e illustrato da Eiji Usatsuka e adattata successivamente in tre serie anime prodotte da J.C.Staff con relativo OVA, un manga scritto da Nana Mochizuki e pubblicato su Monthly Comic Alive di Media Factory e diversi videogiochi per Playstation 2.

Fonte: Sankaku Complex