Zero no Tsukaima: lettera dell’autore

Noboru Yamaguchi, l’autore della serie di romanzi di Zero no Tsukaima e padre della regina delle tsundere Louise, si è scusato per il ritardo nella pubblicazione del 21° volume a causa della sua lotta contro la malattia del secolo, il cancro.

Ha spiegato la situazione grazie ad un annuncio ufficiale rilasciato dalla casa editrice Media Factory:

Ai miei cari lettori,
Vi ringrazio d’essere stati così gentili d’aver atteso le mie umili opere. Vorrei mettervi al corrente dell’avanzamento della mia malattia.
A Febbraio mi sono sentito male, e mi è stato diagnosticato il cancro.
L’avanzare del cancro è stato sorprendentemente rapido, tanto che era quasi impossibile immaginare di operarmi e rimuoverlo. Quindi, mi è stata prescritta una terapia di medicine contro il cancro.
Verso Maggio, mi sono stati anche diagnosticati dei calcoli. Durante un’operazione di chirurgia addominale, che sarebbe servita a rimuoverli, mi è stato fortunatamente confermato che il cancro è regredito.
Ho continuato così il trattamento anti-cancro, e qualche giorno fa, durante il mio ricovero in ospedale per la terapia, è stato determinato che è ora possibile operarmi per asportarlo.
L’operazione è stata fissata per l’inizio di Agosto.
Riguardo a Zero no Tsukaima 21, che sto attualmente scrivendo, a causa delle circostanze sopracitate sarebbe difficile mantenere un ritmo tale da rendere possibile l’uscita ad Agosto. Spero che tutti i lettori in attesa vogliano perdonare questo ritardo.
La struttura degli ultimi volumi di Zero no Tsukaima è stata già pianificata dal volume 20 e mi sforzerò di completare i restanti 2 volumi non appena l’operazione sarà riuscita e mi sarò rimesso in salute.
Spero che sarete così gentili da concedermi la vostra comprensione,

Noboru Yamaguchi



Zero no tsukaima (light novel) © Noboru Yamaguchi – Eiji Usatsuka / Media Factory



Il romanzo segue le vicende di Louise Françoise le Blanc de la Vallière, una giovane maga aristocratica molto testarda e snob, seppur totalmente incapace. Frequentando un istituto di magia, ogni volta che viene chiamata per eseguire un incantesimo dai professori inevitabilmente fa saltare in aria l’intera classe ed è per questo e per il fatto di essere piatta che è nota in tutto l’istituto con l’appellativo di Zero.

Durante i primi giorni del secondo anno scolastico i maghi sono chiamati ad evocare il proprio “famiglio“, un animale o un mostro fedele al mago che lo ha evocato e che ne rispecchia diverse peculiarità, Louise si vede piombare davanti un ragazzino giapponese, che non capisce cosa gli stia succedendo e nemmeno una parola della lingua locale. La maghetta si rintana nella propria stanza in preda alla vergogna. Attraverso un incantesimo, e la solita esplosione collaterale, fa sì che il ragazzo giapponese riesca a comprendere il suo linguaggio. Saito Hiraga, questo il nome del giovane, non capisce cosa succeda, specialmente il motivo per cui venga trattato come uno schiavetto da Louise e prima di riuscire ad ambientarsi ne combina di tutti i colori facendo indispettire ancora di più la povera Zero. Finché in uno scontro con un altro mago Saito non scopre di aver in sé un enorme potere che deciderà di utilizzare per proteggere la propria padrona.

Zero no tsukaima, traducibile come Il famiglio di Zero, è nato nel 2004 per mano di Noboru Yamaguchi e illustrato da Eiji Usatsuka e adattata successivamente in tre serie anime prodotte da J.C.Staff con relativo OVA, un manga scritto da Nana Mochizuki e pubblicato su Monthly Comic Alive di Media Factory e diversi videogiochi per Playstation 2.

Fonte: Sankaku Complex