Il 4 Aprile, la polizia giapponese ha arrestato un disoccupato di 25 anni di Hyōgo, città di Ashiyashi, come sospettato di aver utilizzato il programma di file-sharing Share per caricare anime e manga online protetti da copyright. Secondo la polizia, l’uomo avrebbe caricato il cinquantesimo episodio dell’anime Turn A Gundam di Sunrise il 24 Febbraio. Presumibilmente, ha anche caricato circa 28000 file di 300 diversi titoli manga e anime.
La polizia dice che il sospetto ha confessato di aver caricato i file per mantenere costanti le velocità di download e per “diventare famoso”. Le prime tre persone arrestate perché presunte di aver usato il programma Share sono state arrestate nel Maggio del 2008 in tre diverse prefetture.
Questi tre precedenti sospetti hanno riportato gli anime dal Gundam franchise. Undici persone furono arrestate nel Novembre del 2009 sempre per l’utilizzo di Share dopo averli cercati in ventisei posti. Altre tre persone furono arrestate lo scorso Ottobre per aver usato Share per distribuire anime, giochi, business software e manga online e altri 18 furono arrestati a Gennaio.
Un precedente software per file-sharing P2P chiamato Winny venne sviluppato nel 2002 da uno studente anonimo di ingegneria informatica. Il software prometteva l’anonimato per i suoi utenti, ma l’High-Tech Crime Task Force trovò dei difetti di programmazione del suo forum integrato. Dopo che due utenti furono arrestati per aver utilizzato Winny per distribuire materiale protetto da copyright nel 2003, lo sviluppatore, Isamu Kaneko dell’università di Tokyo, fu identificato e arrestato. È stato giudicato colpevole e condannato a pagare una multa di 1.5 milioni di yen.
Durante l’arresto e il processo di Kaneko, un altro sviluppatore anonimo creò il programma Share, promettendo una maggiore protezione sull’anonimato degli utenti rispetto a quella data da Winny. Dal momento che i ricercatori sulla sicurezza hanno comunque trovato, nel 2006, dei difetti nel programma Share, altre applicazioni vennero sviluppate successivamente. Comunque, tre persone sono state arrestate con l’accusa di avere usato uno dei suoi successori, Perfect Dark.
La legge giapponese sul copyright proibisce i caricatori non autorizzati, ma espressamente permetteva alle persone di scaricare per uso privato fino allo scorso anno.
Fonte: Animenewsnetwork.com
Condivido che la pirateria è un reato, però… quei “furboni” del governo Giapponese non riescono a capire che anime, manga, ecc.. sono molto seguiti anche dal resto del mondo sopratutto grazie alla pirateria? E che tutto questo li porta un minimo di profitto, naturalmente a discapito dei diritti di Copyright delle case produttrici. Però c’è da dire che senza la pirateria l’animazione Giapponese sarebbe un fenomeno chiuso e solo del Sol Levante, almeno dal punto di vista di un’Italiano, dove in ITALIA non arriva nemmeno il 15% del franchise che hanno in Giappone. Mi piacerebbe sapere come, senza la “pirateria” dovremmo vedere le loro opere…
giusto così…un po di fresco non gli farà male!
@grif_ith
Scusami, ma vorrei farti una domanda, se anche tu come me, guardi anime e leggi manga su internet vorrei chiederti una cosa, i fansubbers italiani dove pensi che trovino le raw degli episodi? Io mi sono fatto una mia idea personale, le prendono da portali stranieri con i sottotitoli in inglese e li sostituiscono con dei sottotitoli in italiano, ora c’è da porsi un’altra domanda che è irrimediabilmente collegata alla prima, e gli stranieri da dove prendono le raw dove poi mettono i sottotitoli? Da quello che ora è al fresco -.-
I veri ladri qui non sono quelli che prendono gli episodi e li caricano su internet, sono i rivenditori italiani che mi fanno pagare un manga 5€…