Sousei no Aquarion

11° anno della Nuova Era.
Dopo la Grande Catastrofe che ha colpito il mondo intero, sconvolgendo completamente gli equilibri di potenza e facendo risvegliare gli Angeli delle Tenebre dal loro sonno che durava 12.000 anni, l’umanità ridotta all’osso cera di sopravvivere come meglio può alle continue cacce degli Angeli delle Tenebre, i quali catturano gli esseri umani per alimentarsi del loro prana, una speciale bioenergia che utilizzano per sopravvivere ed alimentare l’albero della vita. Le bestie mietitrici delle creature senza-ali, come vengono definiti gli umani, e i soldati Cherubim inviati dalla perduta città di Atlandia, sono però contrastate dall’agenzia Deava, che può avvalersi del suo gruppo di piloti, gli element, pronti a guidare le tre Vector Machine che si combinano nell’Angelo Meccanico Aquarion.

La serie inizia quando un gruppo di element viene inviato a verificare alcune tracce di prana che indicherebbero la presenza di un nuovo element. Questo ragazzo è il selvatico Apollo, cresciuto da solo, senza genitori o altri parenti, assieme ad un gruppo di orfanelli di strada guidati da Baron. Mentre stanno cercando di catturarlo per analizzarne i livelli di prana, una bestia mietitrice attacca e Baron e gli altri amichetti di Apollo vengono catturati. Proprio mentre l’Aquarion sta avendo la peggio, nel giovane selvaggio si risveglia lo spirito di Apollonius, Ali del Sole, l’Angelo delle Tenebre che ai tempi del mito aveva tradito i suoi simili e costruito con l’aiuto degli esseri umani l’Aquarion. Fondendosi con gli altri due element in meccanismo ed anima, Apollo riesce a sconfiggere il Soldato Cherubim, ma purtroppo i bimbi rapiti sono stati portati già via.
A questo punto Apollo entrerà a far parte della Deava controvoglia, con l’obiettivo di riuscire a salvare Baron e gli altri amici.

La storia di Aquarion è davvero splendida e grazie allo spirito registico di Kawamori è ripiena di concetti filosofici, spesso anche concetti semplici che troppo spesso tendiamo a dimenticare nella vita di tutti i giorni. I messaggi importanti sono tanti, forse troppi, ma quelli più di spicco riguardano la crescita fisica e interiore, l’arricchimento culturale, lo spirito di collaborazione, il rispetto della natura (tema trattato anche in Earth Girl Arjuna) e il non fare tropo affidamento all’apparenza. Assieme alle enormi dosi di azione, miscelando tutto con mille e più citazioni derivate dalle serie robotiche più disparate (Devilman, Getter Robot, Vultus V, Evangelion, Rahxephon) e riempiendo il tutto con battute e gag comiche, si riesce ad ottenere un risultato a dir poco esplosivo.

Le musiche sono a dir poco sublimi e coinvolgenti, alcune a dir poco epiche, frutto della geniale maestra Yoko Kanno, tra cui le bellissime sigle iniziali Sousei no Aquarion e Go Tight! cantate da Akino Kawamitsu e la caratteristica ending Omna Magni, cantata da Yui Makino in una lingua inventata dalla Kanno e come via di mezzo tra un carillon e una ninna nanna.

In definitiva una serie che tra i fan ha lasciato molti pareri contrastanti tra fautori e detrattori, per cui o la si ama o la si odia!
E allora che aspettate a scoprire quale dei due tipi siete?

CONCENTRAZIONE! FUSIONE! GOOOOOOOOO! AQUARIOOOOOOOOOON!!!