Dieci famose case editrici giapponesi hanno annunciato che boicotteranno il Tokyo International Anime Fair del prossimo anno a causa dell’approvazione di una proposta di legge da parte del Tokyo Metropolitan Government.
Dieci case editrici giapponesi di manga hanno annunciato che boicotteranno il Tokyo International Anime Fair del prossimo anno a causa della proposta di legge, effettuata dal Tokyo Metropolitan Government, sull’ordinanza dello sviluppo e la salute dei giovani. Le case editrici boicottanti, appartenenti all’associazione Comic 10-Shakai, includono Shueisha, Shogakukan, Kodansha, Akita Shoten, Hakusensha, Shonen Gahousha, Shinchosha, Futabasha, LEED Publishing Co., Ltd. e il già rivelato Kadokawa Shoten.
Il Tokyo Metropolitan Government ha approvato la proposta di legge alla fine dello scorso mese. L’ordinanza attuale vieta la vendita e la distribuzione di pubblicazioni nocive – materiali che “stimolano la sessualità, incoraggiano la crudeltà e/o potrebbero portare al suicidio o comportamenti criminali” – alle persone sotto i 18 anni di età. La proposta di legge 156 richiederebbe ai produttori anche di autoregolare la vendita e la distribuzione di “manga, anime e altre immagini (fatta eccezione della pornografia reale)” che “ingiustificatamente glorificano o esagerano” certi atti sessuali o pseudo sessuali. Un’altra sezione della proposta di legge vorrebbe permettere al governo di ridurre direttamente la vendita e la distribuzione di questo tipo di immagini se gli atti rappresentati sono anche “considerati eccessivamente di disturbo all’ordine sociale”, come ad esempio lo stupro.
Il Tokyo Metropolitan Government è parte del comitato esecutivo del Tokyo Anime Fair e il governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, è anche il presidente di tale comitato. Ishihara era uno dei principali sostenitori del precedente emendamento che fu rifiutato a giugno e ha fortemente voluto la proposta attuale. Il 29 Novembre, tre gruppi di autori manga – il Japan Cartoonists Association, il Copyright Network for Comic Authors in the 21st Century e Manga Japan – hanno annunciato la loro opposizione alla proposta di legge.
Fonte: http://www.animenewsnetwork.com/news/2010-12-10/10-manga-publishers-to-boycott-tokyo-anime-fair
Mi sembra che anche loro stiano un pò esagerando… cos’è, vogliono diventare come il MOIGE?
in giappone si stanno italianizzando. manga=roba porno.
bene, fanno benissimo a boicottare
secondo me la loro legge è un pò eccessiva…. però alla fine hanno più che altro vietato di vendere roba pornografica ai minori di 18 anni e non è che sbagliano più di tanto…
[QUOTE-START]Ilovemanga @ 11/12/2010 – 14:42 – secondo me la loro legge è un pò…[QUOTE-END]Credo che con materiale pornografico e in particolare lo PSEUDO PORNOGRAFICO che INCITA ALL’ATTIVITA’ SESSUALE si riferisca in particolare a quelle immagini che ormai sono divenute all’otdine del giorno in particolare nei manga, come ragazze o ragazzi che fanno il bagno, gli scorci di biancheria intima e, non vorrei esagerare, anche i seni sproporzionati presenti in molti manga e conseguentemente nei relativi anime, cose che ormai non riteniamo più come un qualcosa di scandaloso ma bensì, quasi un tratto di riconoscimento. Credo quindi giusto il tentativo di boicottaggio da parte delle dieci case editrici e dai gruppi di autori.
La censura è la castrazione dell’arte!
Se quella legge dovesse restare in vigore essa diverrebbe solo l’inizio di tagli che andrebbero ad intaccare le tavole dei manga non solo a livello di immagini, ma anche a quello dei dialoghi. I mangaka si troverebbero costretti a limitare la propria creatività, con un conseguente impoverimento delle loro opere. Per non parlare del fatto che molti di loro sarebbero finiti come autori di manga. Si provi solo ad immaginare un lavoro di Oh! great con dei personaggi femminili anonimi e casti (Ogure si taglierebbe le vene con il pennino piuttosto che disegnare una storia senza ammiccamenti sessuali, e non sarebbe l’unico).
Manga senza violenza? Tutti (o quasi) i manga che siamo abituati a leggere verrebbero anticipatamente chiusi. Quale successo potrebbe avere un Naruto qualsiasi dove il massimo della violenza visiva si risolvesse in una Tecnica della Sbucciatura al Ginocchio? E i censori non si limiterebbero certo agli shonen. Opere come Gantz, Berserk, Battle Royale e chi più ne ha più ne metta non verrebbero più realizzate.
E’ la tipica mentalità dei cacciatori di streghe che sta alla base delle censure. Si punta il dito contro gli artisti e li si mette al rogo a giustificazione, e come soluzione, dei mali della società. Bah!
Quoto Phoenix in tutto, legge bigotta che distrugge quanto di buono il Giappone ha fatto in tutti questi anni rimanendo un paese liberale. Spero non passi ma la prova della verità sarà lunedì 13 quando il governo giapponese deciderà se approvarla o meno. Certo se anche gli studi di animazione boicottassero il TAF sarebbe un segnale più forte perchè minerebbe gli interessi di quel pazzo razzista di Ishihara.
Nella peggiore delle ipotesi questo decreto vale solo per la prefettura di Tokyo. Lo so che Tokyo è il giappone ma volendo qualche autore per non incappare nella censura preventiva potrebbe spostarsi a Kyoto o Osaka.
Al diavolo quella legge!
Come sempre si punta il dito contro fumetti o videogiochi, come se fossero davvero quelli la causa dei problemi dei giovani o dei loro comportamenti violenti. Assurdo.
[QUOTE-START]near6 @ 12/12/2010 – 01:05 – Come sempre si punta il dito contro fumetti o…[QUOTE-END]Bravo near6 tu hai capito tutto U.U
[QUOTE-START]~iPuppet @ 11/12/2010 – 15:07 – [QUOTE-START]Ilovemanga @ 11/12/2010 – 14:42 -…[QUOTE-END]Se è come dici tu allora concordo che è eccessiva la legge
La cosa è più complessa, da qualche anno, ma in quest’ultimo sopratutto, il giappone si sta estremizzando così tanto verso destra che già alcuni autori credono che il percorso porterà al regime.
Ishiara poi da parte sua è un nazista, promuovendo (per ora solo a livello di opinioni) l’eliminazione dal suolo giapponese di stranieri e della “malattia omosessuale” ed è per di più un negazionista.
Ricordiamo che quest’anno è stata reintrodotta la pena di morte per di più.
Attualmente il Giappone sta diventando sempre un posto peggiore dove vivere.
L’avevo già letto, comunque un bell’articolo Nep
Aggiornamento: il provvedimento è passato, l’unica modifica che è stata richiesta è l’eliminazione del “ban” dal materiale pedopornografico reale (quindi le riviste di baby idols).
Di fronte a queste cose personalmente mi viene solo da dire: “Dieci, cento, mille Hiroshima!” (senza offesa per il povero popolo bue che da loro vale anche meno che qui).
Avevo già sentito qualcosa… Questo tipo di censura danneggerebbe pesantemente il mercato del manga, quindi appoggio in pieno le case editrici!!
Non hai capito Ayako, è tutto passato, alla facia delle proteste.
Hanno vinto i nazionalistoidi.
Non sapete neanche cosa significhi questo.
Significa che la situazione è grave.
Mi auguro che le case editrici “ribelli” non siano le sole a rendersi conto della minaccia alla libertà che il governo attuale rappresenta…
Dunque ora più che mai, appoggio anch’io il loro boicottaggio, sperando che serva almeno a far aprire gli occhi a qualcuno!