Tsumitsuki

Tsumitsuki manga:

Tsumitsuki, un manga ideato dal mangaka Hiro Kiyohara e pubblicato in patria dalla casa editrice Kadokawa Shoten, è stato editato in Italia dalla casa editrice J-POP. Il manga viene presentato in un volume unico e, come tutti i manga della J-POP, è dotato di sovraccoperta. Il prezzo è di 5,90 € e, a mio parere personale, li vale tutti.

Tsumitsuki recensione:

Sebbene la trama non sia delle più originali, si svolge in modo lineare e senza far presagire il finale delle varie storie, le quali sono suddivise in One-shot autoconclusive, ma collegate tra loro da un unico filo conduttore: una leggenda!
Essa narra che, in un tempo lontano, vi era un piccolo villaggio nel quale chi aveva commesso dei peccati veniva posseduto da demoni che, sotto nuove sembianze, commettevano tremende efferatezze…

In tal modo non ci volle molto affinché i crimini aumentassero e gli abitanti mutassero uno dopo l’altro; cosicché, in breve tempo, i demoni s’impadronirono del villaggio.

A quel punto i pochi superstiti rimasti chiesero aiuto ad un famoso monaco che riuscì a sottomettere tali creature ristabilendo la quiete. Tuttavia, per scongiurarne la ricomparsa, gli uomini iniziarono a venerare queste entità a cui attribuirono il nome di Tsumitsuki – da cui è tratto il titolo dell’opera – ossia spiriti che s’impossessano di chi cova in sé un forte senso di colpa.

Questa la leggenda che dà vita al manga, e queste sono, press’a poco, le parole pronunciate fin da subito dal protagonista: Kuroe.

Kuroe… un ragazzo misterioso che svela la propria natura alla fine del primo racconto, ma che comprenderemo appieno solamente alla conclusione dell’intero volume.

Un personaggio ambiguo, di cui non si comprendono né i pensieri né i sentimenti, a mio avviso volutamente lasciati all’immaginazione del lettore, il quale può carpire unicamente la sua sofferenza a tratti soverchiata dalla malignità.

Colui che combatte il senso di colpa anche se esso lo divora… come divora le protagoniste delle varie storie, ma non solo… In fondo divora un po’ tutti, non trovate?

Chi può dire di potersi esimere da esso?

Un manga a mio personale parere ben riuscito proprio perchè tratta di un sentimento comune che, in alcuni casi, può portare esattamente a quanto descritto dalla bravissima Hiro Kiyohara, sebbene in maniera sicuramente meno figurativa.

Il senso di colpa che diventa un mostro, a cui solamente un altro mostro può far fronte…

La J-Pop lo ha classificato come horror, io lo classificherei più come un manga psicologico e drammatico, sebbene dalle tinte gotiche.

La caratterizzazione dei personaggi è molto accurata, a parte quella del protagonista che, come già detto, a mio avviso è lasciata all’immaginazione del lettore.

Protagoniste delle varie storie, praticamente sempre delle ragazze. Forse perchè erroneamente si pensa che soffrano di più, o più probabilmente perchè covano più rancore…

Detto ciò, so che non mi sono slanciata in spasmodici racconti di trama ed ho solamente riportato ciò che è descritto sul retro del volume, ma sinceramente mi sarebbe stato impossibile accennare i pezzi delle varie trame senza confondervi le idee e, soprattutto, rovinarvi i colpi di scena di cui il manga è provvisto.
Il primo, il più importante, lo troverete già alla fine della prima storia, la quale mi ha lasciata piacevolmente colpita.

Difatti, anche qui nulla è come sembra, come la cultura orientale c’insegna. Bene e male ancora una volta si mischiano, si scontrano, s’invertono…

Se pensate di aver capito come andrà a finire dopo il primo capitolo, state pur certi che la

Hiro Kiyohara vi smentirà rimischiando, a modo suo, le carte in tavola…

Vi ho incuriositi? Spero proprio di sì.

Mhh… cos’altro dire, se non che non vi resta di leggerlo?

Comunque, tornando a noi, come avrete capito il mio parere è nettamente favorevole.


Tsumitsuki Edizione Italiana:

L’edizione italiana è come sempre buona. Non ho notato errori di battitura, né vignette invertite, la carta è spessa, non resta inchiostro sulle dita, la sovraccoperta gli dà quel tocco di eleganza ed il tratto della Hiro Kiyohara è chiaro e pulito.

Buono l’uso della china, specie nelle scene clou… Trasmette esattamente quello che deve trasmettere!

Bene, che mi resta da dire se non, qualora lo leggiate, o lo avete già letto, fatemi sapere anche le vostre opinioni, positive o negative che siamo!


Tsumitsuki videorecensione:

Videorecensione del manga Tsumitsuki recensita da TheLollerz di Youtube

videorecensione manga tsumitsuki