Japan Palace Lucca Comics 2010: resoconto di Ochacaffè.

OchaCaffè mi ha appena fornito un resoconto sulle sue giornate svolte al Japan Palace durante il Lucca Comics & Games 2010. Vediamo insieme come sono andate! Riporto di seguito il loro articolo:

ochacaffe

“Dopo pochi giorni dalla chiusura del Japan Palace, per noi di Ochacaffè è già ora di tirare le somme di un evento spettacolare.

Due giorni di pioggia quasi incessante non sono riusciti a rovinare un’esperienza che, anche questa volta, non ha tradito le nostre più rosee aspettative. Colmi d’entusiasmo e zuppi d’acqua Yoshie, Silvio e tutti gli amici di Ochacaffè si sono dati da fare per regalarci ancor più eventi, iniziative e curiosità dello scorso anno.

Molti di voi saranno passati allo stand di Ochacaffè per un saluto, o magari per conoscerci più da vicino. Io che conosco Silvio da qualche anno so che il primo incontro con questo pazzo scatenato dai capelli alla Super Sayan, ha il salutare effetto di movimentare e sorprendere chiunque.

Ve ne sarete accorti anche voi, magari accalappiandolo in uno dei rarissimi momenti di riflessione o pausa fra un evento e l’altro; ballando al suono della sua musica J-pop o J-rock, o facendovi una salutare bevuta in sua (e nostra) compagnia sabato e domenica sera, alle feste giapponese e di Halloween organizzate al Betty Blue cafè, in centro a Lucca.

Quella di animare le altrimenti anonime serate del Lucca Comics è stata un’altra pensata di quei due poliedrici festaioli che sono Yoshie e Silvio. E se comincio sottolineando questa iniziativa apparentemente”secondaria” e “collaterale”, una ragione c’è. Le due feste serali organizzate da Ochacaffè, infatti, credo riassumano ed enfatizzino lo spirito che anima la nostra associazione. Le nostre attività, dalla prima all’ultima, le viviamo un po’ come una festa.

ochacaffè lucca

Alla fine di una lunga giornata al Japan Palace abbiamo allora avuto modo di riflettere su successi ed insuccessi, sulle esperienze e le impressioni personali, le nuove amicizie fatte, i traguardi raggiunti, su cosa migliorare e cosa portare avanti così com’è. Tra una birra ed una degustazione del favoloso sake di Tomu abbiamo approfondito amicizie e stretto legami personali. E se si è alzato un po’ il gomito, tanto meglio: il giorno successivo, di buon’ora, eravamo già pronti e smaniosi di ricominciare.

In questo momento il web è già invaso di foto, video, commenti, articoli, recensioni, bubu e baubau.

Ad ogni foto riaffiora un ricordo, e tutto sommato è strano, vista la cronica carenza di sonno che ha caratterizzato la mia avventura lucchese. Ho cominciato col ricordare le feste serali, ma che senso avrebbero avuto, se non immerse nell’ambiente del Lucca Comics, e della gente che anima questo evento?

Dalle fasi di preliminari a quelle conclusive, quest’anno Lucca mi ha fatto vivere un arcobaleno di emozioni: l’aspettativa ed il nervosismo del giovedì sera, quando si concludono i preparativi e si controllano gli ultimi dettagli, e la frenesia di una no-stop di quattro giorni; l’opportunità di conoscere gente da tutta Italia, in un caleidoscopio di dialetti ed accenti mai così armonici, accomunati com’erano dagli interessi comuni.

Ho potuto rispolverare il giapponese con Yoshie, Miki, Eriko, Shoko, con le insegnanti di Giapponese dell’Intercultural Institute of Japan e con la rappresentante dell’agenzia di Homestay in Japan (a proposito, complimenti alla mamma!), nonché con i rappresentanti della sopra citata Tomu Sake; fra una conferenza sulla cultura Moe ed una (lo ammetto, nel mio caso ben più di una) degustazione di sake, mi sono fatto quattro risate con Naoki e ho tentato, con esiti poco dignitosi, di sostenere una conversazione con suo padre, a capo dell’azienda.

ochacaffè japan palace eriko

Ma le opportunità di pratica della lingua giapponese andavano ben oltre, per me come per chiunque altro: Ochacaffè ha organizzato lezioni e seminari di lingua per ogni livello, workshop di doppiaggio di capolavori dell’animazione come Akira e Ghost in the Shell, conferenze informative sullo studio della lingua giapponese in Italia e in Giappone. Malato di nostalgia per il Giappone come sono, non mi sorprende che quella di Lucca si sia rivelata una esperienza corroborante.

Facendo un salto alla presentazione dei soggiorni homestay e delle vacanze studio in Giappone mi è parso di rivivere le esperienze vissute in quel Paese negli ultimi anni; posso solo consigliare a chiunque di provarle, per migliorare davvero le proprie competenze linguistiche, ma soprattutto per entrare in contatto con l’anima più profonda della società e della mentalità giapponese. Al Japan Palace, insomma, ho davvero respirato aria di Giappone, e non chiedevo altro. Vista la varietà di proposte ed iniziative offerte quest’anno, poi, credo sia impossibile qualcuno sia rimasto deluso. Devo sottolineare il successo del karaoke; il canto non fa per me, ma l’entusiasmo dei partecipanti e l’inaspettata bravura di molti fra essi mi ha davvero stupito.

Che dire, allora, dell’incontro con la bravissima doppiatrice Emanuela Pacotto? Come non cogliere l’occasione per ringraziarla ancora una volta, a nome mio e di Ochacaffè, per la spontaneità e la disponibilità dimostrateci? Grazie!

intervista emanuela pacotto

E poi un grazie a Ikiya per avermi introdotto al mondo dei kimono, ed alle Gothic Lolita: senza la loro sfilata, rischiare la vita per montare il dannatissimo torii del chiosco principale sarebbe suonato un po’ come uno sforzo inutile. E a proposito di Torii: grazie al proprietario, Daniel, autore del più completo dizionario dei cartoni animati al mondo: un’opera mastodontica, un po’ come il Torii del chiostro. Alla prossima, Daniel; grazie per i palloncini, i razzi spaziali gonfiabili, le assurdità sul consolidare una struttura di 3 metri o giù di lì con i sassolini (con i libri ci sai fare, ma l’ingegneria…), ed il tuo libro fenomenale che già troneggia in bella mostra nel salotto di casa mia.

E dato che ormai mi sono incastrato coi ringraziamenti, grazie a tutti. Grazie a chi ci ha fatto visita allo stand, magari compilando il breve sondaggio proposto da Ochacaffè: auguro a tutti voi di vincere il soggiorno omaggio in Giappone, anche se ce ne sono 3 in palio e voi siete 700.

Grazie a nanoda e a tutti gli otaku, amanti del Giappone, soprattutto ai ed alle cosplayer che sono stati l’anima dell’evento. Grazie agli amici con i quali ho condiviso questi 4 giorni, grazie agli espositori ed allo staff di Lucca Comics, ed in particolare del Japan Palace: tutti allegri e disponibili. Grazie a Ettore travestito da Pikachu: quel costume ti sta come una seconda pelle, e poi saperti picchiato da 8 ninja è un pensiero davvero edificante… Scherzo (forse)!

Insomma, grazie a tutti, davvero. Ci vediamo il prossimo anno, sempre non mi colga una sincope…”

Fonte: cultura-giapponese.it