Krona Chronicles

Antiche Verità

La storia che sto per narrarvi, racconta di un Eroe amato da tutti e maledetto dal fato, un eroe che grazie al suo coraggio e spirito di avventura riuscì a salvare il regno di Krona dal malvagio dio delle Tenebre, Gordjak, un essere colmo di odio e violenza.

Con il suo immenso potere oscuro, Gordjak era riuscito a formare l’Armata delle Tenebre. Squadre di zombie, demoni e molte altre creature provenienti dalla dimensione “Oblio”.
Nessuno poteva sfuggire ai suoi seguaci,i pochi fortunati che riuscivano ad abbandonare
il regno si ritrovavano dispersi nello sconfinato ” Castello di Drakendark “, dimora di Gordjak, il cui perimetro circondava interamente i confini del regno.
Molte città furono distrutte, altre rase al suolo. Varie vite furono spezzate ed avvennero innumerevoli perdite, tra cui quelle di valorosi avventurieri.

Krona fu pervasa dalla ” Guerra delle Tenebre ” per oltre 50 anni, dall’ascesa di Gordjak fino alla sua totale sconfitta.
Grazie a Tyran (l’eroe), alla principessa Rune e alle sue cinque chiavi, ” le chiavi di Rune “, la malvagia divinità venne sigillata all’interno di una zanna appartenente ad un Drago Ebano.
Quest’ultima venne rinchiusa nei sotteranei più remoti del castello reale nella capitale del regno, Metara, dove risiedono il Re e la principessa,
protetti da una squadra speciale di soldati ” i cavalieri del Re “, esseri stupefacenti, con poteri fuori dal comune.

Le città distrutte furono ricostruite grazie all’aiuto del ” Triangolo Lunare “, composto dalle tre città dove erano stati situati gli altari lunari, utilizzati per comunicare con le divinità. Le città erano: Zaranditra ( a sud di Metara ), Kelfas (ovest di Zaranditra), Kalokulus (Sud di Zaranditra).
Durante il periodo di pace si riuscirono inoltre a ristabilire antichi poteri magici che erano stati dispersi da Gordjak, e con questi poteri furono forgiate tre armi che servivano come mezzo di difesa se Gordjak si sarebbe liberato dalla sua prigione.
Passarono diversi anni quando arrivò al palazzo la notizia della misteriosa scomparsa della moglie di Tyran che, qualche mese dopo, scomparve anch’egli nel nulla. Nonostante la moderna tecnologia e le arti magiche sviluppate nel tempo, non ci fù modo di ritrovare l’eroe disperso.
Il Re decise quindi di onorare l’eroe perduto incidendo il suo nome sulla zanna dove era inprigionato Gordjak.

Sette mesi più tardi, era giunto l’anno di “Lanuk” una festività che dura un giorno e viene festeggiata ogni dieci anni, tutti i sacerdoti, gli anziani, la famiglia reale, e i credenti si riunivano intorno al lago “Bogot” aspettando la benedizione del pesce dorato Lanuk.
Intanto un individuo misterioso riuscì a introdursi all’interno del castello, mettendo fuori gioco le guardie con estrema facilità, sicuramente non era un essere umano, o forse, era un umano con poteri straordinari.
Arrivato all’ingresso per la sala dove era custodita la zanna, venne bloccato da un cavaliere del re, il suo nome era “Thenar”:
– Tyran!?…tutti credono alla tua morte – disse, guardando con stupore il misterioso individuo che si avvicinava con uno strano ghigno sulla faccia.
– Cosa hai intenzione di fare?…non fare un passo di più o sarò costretto ad attaccare- Ma Tyran sembrava non sentire ciò che Thenar diceva e continuò il suo percorso.
-Non mi lasci altra scelta – Thenar sguainò le sue due spade e attaccò frontalmente Tyran, che come se nulla fosse continuava ad avvicinarsi alla porta della sala
-Impossibile, dovresti essere dolorante per terra, prendi questo!!!!- urlò Thenar incredulo, balzando indietro con un salto e colpendo nuovamente Tyran al tronco.
Tyran si fermò e volse lo sguardo verso Thenar, poi si guardò le mani insanguinate:
-Stai diventando fastidioso, vedo che non mi lasci altra scelta che eliminarti- disse inclinando la testa a sinistra e fissando nuovamente Thenar -Sarà una cosa veloce- continuò, il braccio destro di Tyran inizia a deformarsi.
-Ma cosa…!?- rispose Thenar osservando l’arto dell’avversario trasformarsi, e prendere la forma i un artiglio gigante, -AAAAAAAH!- urlò Tyran scagliandosi contro Thenar
colpendolo nell’occhio sinistro.
– ARGH!! il mio occhio!- urlò Thenar dal dolore, lasciando cadere una spada a terra, -Maledetto!, che cosa vuoi?- chiese.
– Volevo solo la liberazione del mio padrone, Gordjak! Ma ora voglio anche la tua anima!- rispose Tyran mentre si preparava per il secondo attacco.
– Ti sei lasciato corrompere dalla sua maledizione! Non credevo fossi tanto debole Tyran! Non ti permetterò di liberare quell’essere e riportarlo a Krona!- Thenar si alzò di scatto raccogliendo
la spada e scagliandosi verso Tyran parando l’attacco del suo artiglio, -Ti credi un Eroe? Bene!- disse Tyran trasformando
il resto del suo corpo in un essere completamente nero. In breve anche l’altro braccio si tramutò in un artiglio e gli occhi si fecero rossi come il fuoco, mentr nel busto prese forma un cristallo color sangue che ruotava su sestesso. Persino i piedi erano deformati da artigli, e la trasformazione non risparmiò anche la sua voce. Sì, anche lei era cambiata, sembrava come se fosse il vento a parlare.
-Dai Cavaliere, affrontami adesso!- urlò il mostro cercando di colpire Thenar con i suoi artigli, ma fallendo, Thenar era troppo veloce e riusciva a schivare la maggior parte dei suoi colpi,
ma allo stesso tempo il mostro era molto ben difeso, sebbene non si potesse dire lo stesso del cristallo che si trovava nel suo busto. Quello era il punto meno protetto.
Thenar fissava quel cristallo, qualcosa gli diceva che distruggendolo avrebbe sconfitto quell’essere.
-Gordjak tornerà in vita e io riavrò la mia amata!- farneticava il mostro.
-Gordjak…,ti spingi fin dentro il cuore degli uomini, giocando con i loro sentimenti!- pensò Thenar continuando a correre e a fissare il cristallo aggiungendo:
-E’ questo che ti ha promesso? Di riportare in vita la tua amata in cambio della sua libertà! Guarda in cosa ti ha trasformato, quel mostro porta solo morte e distruzione!- era arrivato il momento di attaccare,
Thenar balzò in aria,
-è per questo che non lo libererai!!- disse lanciando le sue spade verso il cristallo, distruggendolo.
-AAAAARGHHHHHH NOOOOOOOOOOOOOOO!!!- il mostro urlava e si dissolveva, e tra le urla una voce si riusciva a udire,
-Thenar amico mio, grazie per avermi dato la pace- lo spirito buono di Tyran era stato liberato dalla maledizione di Gordjak e adesso poteva riposare in pace insieme al suo amore perduto.
Alcune guardie che si erano riprese, erano andate ad avvisare il Re, che si avviò subito verso il castello per andare a controllare.
Thenar venne curato dalla principessa Rune e da alcuni preti che lavoravano al castello.
Qualche anno dopo, la principessa ebbe una visione. Un oscuro presagio stava per abbattersi nuovamente sul regno di Krona, Gordjak sarebbe stato liberato nuovamente, ma non era dato sapere nè da quando, nè tantomeno da chi.
Ma non tutto sarà perduto, un giovane verrà dato alla luce per contrastare tutto ciò, esso crescerà in un villaggio isolato nei pressi della “Foresta dei Pring”.Ovviamente non era sicuro che egli ruiuscisse a sopravvivere fino al risveglio totale del suo “Mana”, ma al popolo non rimaneva altro che sperare. Intanto potevano avvalersi di quella visione che allertava il regno di prepararsi ad una nuova battaglia.
Il Re, in pochi mesi, riuscì a preparare l’esercito per combattere nuovamente se tutto ciò che Rune aveva visto si sarebbe avverato, ma la domanda era sempre e solo una: questo nuovo Eroe… sarebbe stato all’altezza di contrastare il ritorno di Gordjak?….

Cinque anni dopo.
-Signore, Kelfas è stata conquistata da un esercito di zombie e demoni- disse una guardia di ritorno per far rapporto al Re, che alzandosi e guardando il viso di sua figlia rispose,
-Penso che la pace stia per finire, preparatevi perché i cieli di Krona torneranno ad oscurarsi molto presto-.