Ane-Doki

Kouta frequenta ancora le medie: come tutti i ragazzi della sua età si diverte con i suoi amici giocando ai videogames, studia, ha una cotta per una delle ragazze più carine della scuola, Sakurai.

Ma una giorno la sua vita cambia radicalmente… Suo padre, con cui ha vissuto fino a quel momento, si trasferisce momentaneamente a Sapporo per lavoro; ma i successivi non saranno giorni di solitudine! Infatti per ripagarlo di avergli offerto un gelato (involontariamente) una misteriosa ragazza di quattro anni più grande di lui, Hagiwara Natsuki, decide autonomamente di trasferisi a casa di Kuota come cameriera. La convivenza tra i due non è semplice. La bella e formosa nuova coinquilina è alquanto originale, senza pudore, e lo mette continuamente in situazioni imbarazzanti. Dall’infilarsi nel suo letto, a proporgli di fare il bagno insieme… un continuo atteggiamento sexy che non può lasciare indifferenze il ragazzo.

Quando ai due si aggiunge Chia, la sorella di Natsuki, le cose si complicano ulteriormente…

Kouta, oramai vede la sua vita tranquilla come un mero ricordo, ma a poco a poco inizia ad affezionarsi a loro, aggiungendo all’imbarazzo continuo anche il desiderio di saperne di più sul perché due ragazze possano vivere liberamente lontane dalla loro casa.

Anedoki è un manga breve, di soli 26 capitoli, di Mizuki Kawashita già autrice di 100% Fragola, Lilim Kiss e Hatsukoi Limited. Come si capisce, spero, dalla trama l’autrice anche in questa storia non si allontana dai suoi canoni proponendo quindi una commedia romantica, ricca di elementi ecchi e fanservice.

Il punto di forza è senza dubbio il disegno: ben realizzato con un chara perfetto per la narrazione. Le pose e la sensualità sono i cavalli di battaglia dell’autrice e vengono sfruttati perfettamente.

La trama però, che vede l’evolversi dell’amore di un ragazzino per una ragazza più grande di lui, viene a svolgersi con un ripetersi di situazioni già viste, banali. Numerose gag sono “leggibili” anche in 100% Fragola e lo scenario della storia come causa e pretesto per le situazioni ambigue, maschera di questo genere, è palesemente identico a quello usato in Pastel: la convivenza forzata con più ragazze sotto lo stesso tetto, la quotidianità soverchiata, il ragazzo impacciato in amore che si mostra “uomo” nelle necessità di vita, sono riproposti in Anedoki senza aggiungere personalizzazioni di rilievo, anzi, appiattiti alla brevità della storia.

La stessa regia della narrazione risulta nei primi capitoli piuttosto approssimativa. Spesso ci sono salti da una scena all’altra che rendono poco fluida la lettura.

In definitiva Anedoki dapprima colpisce per il design dei personaggi, ma una volta terminato lascia una certa delusione, sottolineata per giunta da un finale scontato.

Se amate il genere delle commedie romantiche, leggendo questo manga avrete comunque modo di divertirvi, ma non aspettatevi grandi cose.