Lucca 2009: gli annunci ufficiali Flash Book

Ecco gli annunci ufficiali che Flash Book farà domenica primo novembre alle ore 15. Su nanoda in anteprima potrete leggere le loro presentazioni.

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Siamo particolarmente orgogliosi delle novità che andranno ad arricchire il nostro parco testate nel 2010. Novità soprattutto all’insegna del seinen manga e dalla grande qualità, fiduciosi che nel futuro possa arrivare sempre di meglio. Andiamo ad annunciarli nell’ordine in cui abbiamo programmato di proporli in Italia, fermo restando che i mesi d’uscita sono al momento ancora indicativi, e che la scaletta definita verosimilmente dovrà subire piccole modifiche e aggiustamenti.

Prima, però, vorremmo ringraziare tutti, lettori negozianti e distributori per il grande successo tributato alle opere di Adachi da noi edite: Cross Game e Katsu!. Siamo felicissimi per la calorosa accoglienza che questi titoli hanno ricevuto, così come dei tanti complimenti rivoltici e delle entusiastiche opinioni lette. Per “celebrare” questo successo, abbiamo realizzato un poster double-face che diamo in omaggio al nostro stand agli acquirenti delle opere del maestro.

La prima novità ci accompagnerà da Gennaio, ed è una serie shojo-fantasy di 11 volumi, conclusa: trattasi de Il mio Demone Guardiano (Joosama no inu) di Takeuchi Mick, edito in Giappone da Akita shoten. Non avevamo mai pubblicato prima d’ora serie per ragazze a impronta fantastico-avventurosa, e abbiamo voluto provare con questo titolo che abbiamo trovato particolarmente avvincente e ben realizzato, uno dei titoli più rappresentativi della rivista «Princess». Un fumetto che senz’altro sarà molto amato dalle fan dei fantasy alla Inuyasha, alla Fushigi Yugi o alla Angel Sanctuary.

A Febbraio sarà la volta di un bellissimo volume unico griffato Kei Tome, autrice molto nota e amata in Italia come in tutto il mondo. Si tratta di A casa di Momo (Momonchi), un’insolita love story ambientata in un’Università di Belle Arti. La protagonista è una ronin, ovvero una studentessa finita fuori corso per aver fallito gli esami di ammissione, che decide di andare a vivere da sola per ripercorrere le orme del padre, apprezzato artista che anni prima piantò moglie e figli sparendo nel nulla. Momo è una ragazza particolarmente fragile e sensibile, ma può contare sul sostegno e sull’affetto di tutti coloro che le stanno attorno.

A Marzo torneranno tutta la poesia e la struggente malinconia di Obata Yuki con la miniserie in due volumi Le viole son blu (Sumire wa buruu), che ci terrà compagnia in attesa della ripresa di Bokura ga ita. Opera immediatamente precedente il più celebre Bokura ga ita, Le viole son blu mette già in evidenza, forse in maniera addirittura ancor più marcata di Bokura, le eccellenti doti introspettive e registiche dell’autrice, con tavole composte in maniera magistrale e impreziosite da sapienti giochi di inquadrature, dissolvenze e virtuali movimenti di macchina.

Ad Aprile saremo orgogliosissimi di portare in Italia l’ultimissimo dei lavori di un altro autore molto particolarmente amato e acclamato, in particolar modo dagli amanti delle storie a tinte oscure, crude, forti: Takahashi Tsutomu. Il fumetto s’intitolo Muyung – senza ombra (Muyung – kagenashi), ed è edito da una casa editrice finora poco nota, la BBMF. La BBMF è specializzata nel multimediale e nella produzione di manga per iphone e cellulari. Questi manga sono realizzati esattamente come i manga “da rivista”, solo che gli episodi anziché essere distribuiti sotto forma cartacea vengono diffusi direttamente in digitale, per poi essere regolarmente ripubblicati in tankobon in caso di successo. Muyung – senza ombra è una delle perle di questo editore, un fumetto con cui c’è stato amore a prima vista alla prima fogliata. La storia è ambientata nell’antica Corea medievale, in tempo di guerre interne e lotte per il potere che rendono lo scenario per molti versi analogo al più noto Giappone samuraico. Protagonisti, una ragazza in grado di ridare la vita ai morti e un ragazzo che dei morti vede le anime: il loro incontro sarà la scintilla che accenderà tutta la storia. Un soggetto assolutamente indovinato e accattivante, narrato con la consueta maestria e forza espressiva da Takahashi. Attenzione, però: Muyung – senza ombra è il primo manga in cui il maestro si limita alla sceneggiatura, lasciando i pennelli in mano al formidabile Kim JungHyun, giovanissimo disegnatore coreano che al prestigiosissimo Gran Premio Chiba Tetsuya del 2006 ha sbaragliato la concorrenza diventano il primo straniero a venire premiato come miglior mangaka esordiente. Il suo stile è ricco e ruvido, generoso e crudo, meticoloso e suggestivo, e mescola in modo armonioso ed efficace tendenze provenienti sia dal manga (Kojima Goseki, Inoue Takehiko) che dal manhwa (Park Joong-Gi, Kim Young-Oh), con una strizzatina d’occhio anche all’occidente (Frank Miller, Alberto Breccia). Un vero capolavoro che gli amanti dei seinen non possono assolutamente perdere.

Altra “perla nascosta” del parco testate BBMF, e altro “colpo di fulmine”, stato Billy the kid – I 21 album (Billy the kid – 21mai no ALBUM) del maestro Rokuda Noburu: un altro “grande ritorno” in Italia dopo capolavori come il divertentissimo Dash! Kappei, l’appassionante e struggente F – motori in pista, e il poetico e malinconico Sky. Come chiaramente esplicitato nel titolo, Billy the kid – I 21 album è la rilettura rokudiana della leggenda del ragazzo-killer statunitense, storia che ha ispirato tantissimi registi, scrittori, musicisti. Il fumetto di Rokuda ripercorre l’ultimissima ricostruzione fatta da Discovery Channel della vita e della morte del pistolero, che racconta di come Billy sia stato codardamente tradito dall’ex amico Garret in un’ignobile imboscata. Grazie alla profondità, al tratto ruvido ed espressivo e all’innata padronanza della closure di Rokuda, Billy the kid – I 21 album si rivela un autentico gioiello che attendeva solo di essere scoperto.

Infine, last but not least, Arcobaleno di spezie (Nijiiro togarashi) del maestro Adachi Mitsuru. Una delle poche opere inedite dell’autore, la più originale e inconfondibile, dove Adachi, accantonate le sue classiche tematiche scolastico-sportive, si concede un’escursione nel fanta-storico e nell’avventura, con esiti assolutamente entusiasmanti. Arcobaleno di spezie inizierà a Luglio, e prenderà il posto di Cross Game. Come sapete, infatti, la serializzazione di Cross Game ha subito uno stop di circa un anno in Giappone, stop che ci ha fatti avvicinare “pericolosamente” allo stato delle uscite in patria. Quindi – per poter recuperare un po’ di materiale da pubblicare e, al contempo, non creare sovraesposizione di opere dello stesso autore – dopo la pubblicazione del volume 14, che ne conclude la seconda stagione, Cross Game si prenderà una pausa, per poi riprendere alla conclusione di Katsu! 10 mesi dopo.

Chiudiamo con il consueto punto della situazione riguardo alle nostre serie in corso. I volumi 25 di Rebirth e 4 di Jack Frost usciranno in Corea fra Novembre e Dicembre; in seguito, Jack Frost si concluderà col sesto volume entro il 2010, mentre non si sa nulla ancora riguardo alle tempistiche per il volume 26 di Rebirth. Niente di nuovo, purtroppo, riguardo a I.N.V.U. e The Summit; mentre Gung e La sposa di Habaek proseguiranno rallentando progressivamente dato l’approssimarsi del pari con le uscite coreane.

Arcobaleno di spezie

di Adachi Mitsuru

11 volumi, concluso

Finalmente in Italia una delle opere meglio riuscite di Adachi, senz’altro la più originale e innovativa rispetto ai canoni dell’autore.

L’incredibile storia, che mescola in maniera originale e frizzante fantascienza, fantastoria, azione-avventura e commedia romantica, è ambientata in un lontano futuro in un pianeta diverso dalla Terra, che però ricorda in tutto e per tutto la Terra del diciannovesimo secolo, e in particolare il Giappone del periodo Edo (1603 – 1868). Protagonista è il giovane Shichimi, che, alla morte della madre, viene invitato dal padre a ricongiungersi ai suoi sei fratellastri, che vivono insieme in una modesta abitazione. Oltre ad avere lo stesso padre, i sette sono accumunati anche dalla conoscenza delle tecniche del ninjutsu. La cosa più incredibile, però, è che tutti e sette hanno madri diverse, tutte, sfortunatamente, decedute. La loro storia inizia quando decidono di incamminarsi per far visita alle tombe delle rispettive madri…

L’AUTORE

Nato a Isesaki, nella prefettura di Gunma, il 9 Febbraio del 1951, Adachi Mitsuru è diventato in breve tempo uno degli autori di riferimento del prestigioso editore giapponese Shogakukan (assieme all’altrettanto celebre Takahashi Rumiko) nonché uno dei mangaka più letti e amati nel mondo. Messosi in luce grazie a Touch, probabilmente la sua opera più famosa, per l’abilità introspettiva e la sua narrazione poetica fatta di sguardi e silenzi, Adachi si è poi saputo confermare e ripetere con capolavori come Rough, Katsu!, Cross Game, affinando nel contempo il tratto grafica e i tempi narrativi. Il suo genere ricorrente è la commedia scolastico-sportiva; Arcobaleno di spezie è una delle poche digressioni sul tema che Adachi si è concesso, e proprio per questo particolarmente interessante.

Muyung – senza ombra

di Takahashi Tsutomu e Kim Jung-Hyun

3 volumi, in corso

Tutti gli uomini hanno un cuore sudicio. E nei periodi di guerra civile è più facile trovarsi a dover fronteggiare l’impermanenza e la deformità della vita.

In un mondo sordido, violento e disperato, le storie di due sopravvissuti, due giovani, un ragazzo e una ragazza, s’incrociano e poi s’intersecano. Lei possiede il dono miracoloso di poter riportare in vita le persone defunte. Lui possiede l’abilità e la condanna di poter vedere le anime delle persone defunte. Ma ogni cosa, come sappiamo tutti, ha un suo prezzo. E ogni splendente medaglia ha un suo oscuro rovescio.

Dal genio dell’acclamato Takahashi Tsutomu, autore di capolavori come Jiraishin, Sky High e Sidooh, e dall’eccezionale pennino dell’enfant prodige Kim Jung-Hyun (vincitore del Gran Premio come miglior autore esordiente alla cinquantesima edizione del prestigiosissimo “Premio Chiba Tetsuya”), un manga fanta-storico emozionante e palpitante, terrificante e meraviglioso: un seinen di altissima qualità grafica e narrativa, un manga di quelli che il panorama editoriale italiano attendeva da tempo!

GLI AUTORI

Nato a Tokyo il 20 Settembre del 1965, Takahashi Tsutomu si è imposto come uno degli autori di seinen manga più prolifici e rappresentativi del fumetto mainstream giapponese, nonché uno dei più amati e apprezzati in Italia, grazie a titoli come Jiraishin, Sky High, Sidooh. Trait d’union dei suoi lavori sono la crudità e la complessità psicologica, elementi ben resi dal suo tratto ruvido e cupo. In quest’opera per la prima volta Takahashi lascia i pennini a un altro, riservandosi la sceneggiatura.

Nato a Seoul nel 1984, Kim JungHyun si trasferisce in Giappone a soli 18 anni per inseguire il sogno di diventare un fumettista, e s’iscrive all’Università di Belle Arti Seika di Kyoto. Nel 2006, al quarto anno di studi, balza agli onori della cronaca come il primo straniero a essere insignito del prestigiosissimo Gran Premio Chiba Tetsuya, onorificenza riservata agli autori esordienti che rappresenta in Giappone un vero e proprio trampolino di lancio verso il professionismo. Di lì il sodalizio con Takahashi, che si materializzerà proprio in Muyung. Il suo stile ricco e suggestivo mescola in modo armonioso ed efficace tendenze provenienti sia dal manga (Kojima Goseki, Inoue Takehiko) che dal manhwa (Park Joong-Gi, Kim Young-Oh), con una strizzata d’occhio all’occidente (Frank Miller).

Billy the Kid – I 21 Album

di Rokuda Noboru

3 volumi, in corso

Henry McCarty, meglio noto come “Billy the Kid“, è una delle più note figure-simbolo delle epopee western americane. Di lui abbiamo letto, visto e sentito nelle più svariate forme: romanzi, film, capolavori della musica leggera, fumetti.

Ma che, per una volta, a reinterpretare l’affascinante leggenda di questo ragazzino-killer sotto forma di graphic novel non sia un cartoonist occidentale bensì un mangaka giapponese è di sicuro fonte di sorpresa e curiosità. Ancor più se il mangaka in questione è un sensei del calibro di Rokuda Noboru, la cui toccante profondità introspettiva, le cui eccellenti doti registiche e narrative, la cui splendida arte figurativa abbiamo già potuto apprezzare in Italia grazie a capolavori come Dash! Kappei, F, Sky.

Leggenda vuole che Billy morì a soli 21 anni per mano dello sceriffo Pat Garret, dopo aver ucciso un uomo per ogni anno delle sua vita (nativi americani e messicani esclusi).

Sulla vita e sulla morte del celeberrimo fuorilegge esistono diverse teorie e interpretazioni. La versione dei fatti cui Rokuda ha tratto ispirazione è la più recente, ricostruita anche in un documentario di Discovery Channel, e che racconta di come Billy sia stato codardamente tradito dall’ex amico Garret in un’ignobile imboscata.

Come al solito, la visione rokudiana delle cose è altamente ricca di sfaccettature, lontana dal bianco in contrapposizione al nero, ma caratterizzata da un’infinita scala di grigi. Crudezza e crudeltà unite a dolcezza, umanità e fragilità; ironia, avventura, umorismo, dramma, tragedia, persino qualche pizzico di erotismo trovano posto in maniera naturale e perfettamente bilanciata nella sua narrazione. E i suoi personaggi, apparentemente di carta, diventano così di carne, sangue, sudore e lacrime.

L’AUTORE

Nato a Yao, nella prefettura di Osaka, il 23 Luglio del 1952, è uno dei mangaka giapponesi in attività più prolifici, con all’attivo quasi una quarantina di opere diverse. Fra queste, le più famose, nonché edite in Italia, sono Dash! Kappei (Gigi la trottola), F – motori in pista, Sky. Le sue caratteristiche sono un tratto ruvido, una grande padronanza della closure e della regia “fumettistica”, nonché una grande profondità analitica dei suoi personaggi.

A casa di Momo

di Tome Kei

1 volume monografico

Momo è una ragazza gentile e un po’ svampita che frequenta il primo anno dell’Università di Belle Arti da ronin, ovvero da studentessa fuori corso, avendo fallito gli esami di ammissione al primo tentativo. Il suo sogno è quello di ripercorrere le orme del padre, artista apprezzato che anni prima abbandonò la famiglia scomparendo senza lasciare traccia. La sua sensibilità è pari alla sua fragilità, ma per fortuna a sostenerla e incitarla ci sono i suoi amici e la sua famiglia. Una deliziosa commedia slice-of-life dai toni tenui e pacati che esalta al massimo tutta l’arte e le atmosfere delicate ma intense della grande sensei Tome Kei.

L’AUTRICE

Nata il 13 Aprile del 1970, si laurea in belle arti presso l’Università Tama di Tokyo, per poi debuttare come autrice nel 1992 con Rokujo gekijo, opera che le frutta il premio shiki, indetto dall’editore Kodansha. Le sue opere più celebri sono Hitsuji no uta (“Il lamento degli agnelli”) e Yesterday wo utatte (“Cantami Yesterday“), entrambe inedite in Italia, dove invece sono stati pubblicati Acony, Kurogane, Fururuma memories e Vita da cavie. A casa di Momo è il suo primo lavoro realizzato per Shogakukan.

Per gli shojo manga annunciati vedete l’articolo di ieri!