eXaXXion

Hoichi Kano vive in un futuro prossimo fantascientifico, dove li alieni si sono messi in contatto con il nostro mondo e hanno iniziato uno scambio di opere scientifiche.

Purtroppo è un ragazzo problematico, visto che suo nonno Hosuke, uno scienziato famoso, ha sempre professato l’integrazione scientifica degli alieni di Riofard sulla Terra e per questo è stato ghettizzato dal panorama scientifico mondiale e considerato un pazzo e un ciarlatano. Tutto questo fino alla cerimonia di inaugurazione del nuovo ascensore orbitale non organizzano un colpo di stato di proporzioni mondiali, con cui sottomettono con una rapida repressione tutti i focolai di ribellione e piegano i governi mondiali all’obbedienza assoluta, distruggendo il Monte Fuji con un solo colpo di una superarma robotica.

Nel mentre Akane Hino, membra del club giornalistico e vecchia amica d’infanzia di Hoichi, finisce coinvolta in uno dei primi atti di repressione attuato da un droide che uccide senza pietà un professore che aveva osato colpire una professoressa riofardiana.

Aiutato dalla misteriosa Isaka Minagata, studentessa appena trasferita nella sua scuola e precisamente nella sua classe, il ragazzo finisce per essere invischiato nel progetto del nonno per la creazione di un eroe attraverso una tuta di nanomachine dalla potenza di fuoco spaventosa. Dopo aver salvato la sua amica, Isaka gli spiega d’essere stata creata da suo nonno per poterlo assistere nel duro compito di resistenza anti-riofardiana che da questo momento porterà avanti, anche grazie all’enorme e spaventoso robot eXaXXion!

Kenichi Sonoda, assieme a tanti altri autori, è uno dei miei preferiti, sia come tratto, che come narrazione e contenuti. Riesce sempre a dare quel tocco di pepe con qualche nudo che non risulta mai visivamente troppo osceno e spesso neppure troppo service, come se il fatto che ci sia fosse la cosa più normale del mondo. Assieme ad altre opere fantascienfiche come Gall Force o Bubble Gum Crisis, eXaXXion credo che entri nelle storie di fantascienza robotica meglio descritte ed ideate.

Oltre alla cura per le armi, già dimostrata in Gunsmith Cats, non solo da spazio all’azione e gli apparati fantascientifici, come il controllo gravitazionale per evitare i proiettili o deviare i laser, ma persino la politica viene descritta in maniera certosina, inizialmente con l’idea della comprensione reciproca e convivenza che si tramuta in dittatura e repressione di chi ha idee “diverse”. Non dimentichiamo il punto di vista della professoressa Kimber, una riofardiana che a golpe avvenuto cade dalle nuvole e rimane traumatizzata dall’odio degli studenti che la riconosce come un alieno invasore, andando contro tutti i suoi buoni propositi di convivenza pacifica e integrazione.

Questa serie è stata inizialmente pubblicata su Kappa Magazine dal Maggio 1998 al Maggio 2005, in un periodo non proprio favorevole per le riviste contenitori che chiudevano una dopo l’altra. Purtroppo anch’io per mancanza di interesse abbandonai KM e non vedevo l’ora che venisse pubblicato in monografico, com’era già successo per Narutaru. Il fatto che questa serie sia stata acquistata dalla GP mi ha lasciato davvero senza parole e la sua pubblicazione è stato una cosa inaspettata, ma davvero gradita.

Come ho detto anche per la recensione di Springald, per l’edizione ci sono alcuni errori di “-” mancanti qui e là quando una parola viene spezzata a fine baloon, la carta è troppo spessa quindi il volume pare doppio anche se è composto di appena 200 pagine, ma almeno non è trasparente e non ci si legge attraverso. Il volume ha sovracopertina ma carente delle belle illustrazioni a colori presenti per la pubblicazione su rivista.