Direttamente dal blog di Rai 4, ecco la denuncia di Carlo Freccero contro gli intenti censori verso la rete diretta da lui.
A pagina 36 di Repubblica del 19/09/2009 Giovanni Valentini nella sua rubrica “Il Sabato del Villaggio” invoca interventi censori nei confronti di Rai 4. Poche pagine più in là prosegue la raccolta di firme in calce all’appello dei giuristi per la libertà di stampa. Sono stato tra i primi ad aderire e firmare l’appello. Ma mi chiedo: “E’coerente invocare la libertà di stampa ed insieme la censura?”. E’ una censura che chiede di espellere dal servizio pubblico i nuovi telefilm e per estensione anime e fiction non tradizionali. Vuole “normalizzare” la rete imponendole lo stile e la programmazione delle reti generaliste. Possibile che ogni volta che c’è un tentativo di rinnovamento, i benpensanti decidano (fortunatamente sino ad oggi senza successo) di stroncarlo sul nascere? Spiace vedere che sia sempre la parte “progressista” la più conservatrice. Ci interroghiamo perchè i giovani votino a destra e votino Berlusconi. Oggi solo la destra detiene l’immaginario e lo spettacolo, perchè finanzia e produce tutti i prodotti di culto delle nuove generazioni. Non è ora di riflettere? La cultura di oggi, l’immaginario della nostra epoca, deve essere a disposizione di tutti, non solo delle televisioni a pagamento. Oggi la fiction è serie e anime, non biografie di santi e di eroi del passato. Lasciamo questi prodotti a chi non condivide l’immaginario contemporaneo globale. Il servizio pubblico deve comunicare e diffondere ciò che è vivo. Non può continuare ad impersonare solo l’archeologia della comunicazione. Se la sua missione è una missione culturale, bisogna ammettere che accanto alle reti generaliste che ripropongono la cultura di ieri, esistano reti nuove che diffondano la cultura di oggi. La televisione sta vivendo una fase di rinascita e sperimentazione, nei confronti di un cinema che stenta a trovare nuove identità. Oggi le serie si traducono in film e non viceversa. Oggi la fiction americana ricostruisce intrecci narrativi complessi, mentre il cinema, per attirare il grosso pubblico, ha spesso sceneggiature elementari. Siamo in molti a condividere il culto per le serie televisive, per l’animazione giapponese, per i videogiochi, per gli scambi di informazione e di contatti in rete, per la convergenza tra mezzi digitali diversi, per un ruolo attivo dello spettatore. Difendiamo la nostra identità, combattiamo l’immaginal divide.
Rai 4
Carlo Freccero
Se vuoi continuare a vedere le tue serie di culto, l’animazione giapponese e a partecipare coi tuoi suggerimenti all’identità di Rai 4, sottoscrivi questa lettera e inoltrala al sito di “La Repubblica” o scrivi a “La Repubblica” facendo riferimento a questo appello, aggiungendo le tue osservazioni e i tuoi suggerimenti.
Fonte: Blog Rai4
io sottoscrivo subito!!!!!
Ogni telefilm, anime o quel che sia deve rimanere come è! E non essere rovinato… Che rottura…ormai vogliono censurare tutto di tutto…
peccato che nella rai4 non ci sia nessun televideo, ergo nessun sottotitolo….. di solito la rai ce l’ha sempre (vedasi un medico in famiglia, cold case, ecc…..soprattutto rai1 e 2…rai3 poco…rai4 per niente..peccato!)
[QUOTE-START]Drakul_Mihawk @ 23/09/2009 – 01:32 – Ogni telefilm, anime o quel che sia deve rimanere…[QUOTE-END]hai perfettamente ragione ^^
Ormai non c’è più da scandalizzarsi per questi attacchi…ricordo la politica della “distrazione” da altri eventi più importanti della censura di un anime o di una serie televisiva.
Consiglio a chi non ha ancora visto queste due serie di darsi al fansub, anche se molto probabilmente non succederà proprio un bel niente.
No alla censura! Perchè non censurono tutte le donnine mezzenude che mettono in ogni buon telequiz che guardano pure i bambini? Finiamola con il falso moralismo, ribelliamoci!
Io a dirla tutta, l’unica cosa che ho capito è che gli anime su Rai 4 verranno censurati, poi, bho
mi sa che avete capito male un po’ tutti, e non solo qui su Nanoda
Quell’articolo di Repubblica parlava di tutt’altro: trattava della mancata attuazione nella RAI del proprio sistema interno di controllo di qualità che dovrebbe vigilare sulla “decenza” di certi programmi, del tipo L’isola dei Famosi ecc… non centra aver ragione o no, si è solo limitato a riportare dei FATTI, che con l’animazione c’entrano ZERO.
Solo che per finire l’articolo chi l’ha scritto ha ritato fuori il fatto che un telefilm “violento” come Angel andasse in onda il pomeriggio, quindi nella fascia in cui tra gli spettatori ci sono anche dei bambini. E va’ be’, qui ci sarebbe da discutere.
Sta di fatto che
a] è Freccero che ha messo in mezzo gli anime e gridato “oddio! mi censurano!”.
b] gli anime di RAI 4 (già doppiati da secoli e senza tagli, tra l’altro…) andranno in onda in seconda serata o la mattina presto del weekend
Quindi non vedo il problema.
ahh, capito!
quindi domani tutti alle 22:30 a vedere Toppa Gurren Laggan e Code Geass1
Quoto kill-chan. Mi permetto di linkare l’articolo di Valentini
http://antoniogenna.wordpress.com/2009/09/22/televisione-senza-qualita-non-censuriamo-angel-e-le-serie-tv/#more-36373
Leggendo l’articolo si nota che parlava del “Qualitel” e di come la tv di Stato butti via i soldi; e solo nel finale si esprime un opinione (condivisibile o meno) su Angel e la fascia scelta per trasmetterlo. Non una parola sugli anime.
Max Power
P.S.
Comunque, IMHO, si puo’ parlare di censura se a dire cose del genere è un uomo di potere. Non certo possiamo paragonare l’articolo di Valentini (che esprime sue opinioni su un telefilm RAI) al diktat bulgaro.
è ovvio ke vogliono censurare… se no la Rai come tivù per i giovani diventa davvero tv per i giovani.
L’ennesima boiata di gente che ragiona con il cervello di un 70 nne piuttosto che con quello di uno aperto al mercato..
Io purtroppo rai 4 non lo vedo, ma da quando ho saputo che è un buon canale riguardo la messa in onda di animazione nipponica, mi sto informando e sto cercando di rimediare al problema.
tuttavia dopo aver letto questo articolo, posso dire di trovarmi perfettamente daccordo contro la censura.
poi è ovvio che se un programma contiene atti definibili non adatti a ragazzi inferiori ad esempio di 14-18 anni ecc,
non ci trovo niente di male se vengono trasmessi in seconda serata o di mattina.
tuttavia secondo me, in Italia questo falso perbenismo moralismo, ma fa venire la nausea,
secondo me dovrebbe censurare, o meglio:
ELIMINARE, programmi televisivi coe il grande fratello e uomini e donne, perchè sono questi, che rendono la nostra televisione, una bella porcheria.
IO NON CI STO A FARE CERSCERE MIO FIGLIO davanti a programmi del genere!
mentre non ci trovo nulla di male a fargli vedere un bel anime, perchè a parte gli hentai, prodotti a scopo pornografico, non hanno mai violenza o eroticità gratuita, al contrario, io personalmente li guardo perchè sono molto profondi e con temi reali della vita.
in altre parole, reputo l’animazione nipponica, meravigliosa e assai artistica.
altro che censurare!
secondo me sarebbe maraviglioso avere un canale dedicato esclusivamente al mondo anime e manga! quindi figuriamoci.
per ora mi consolo che esiste lo streaming, una manna dal cielo.
senza di questo non saprei proprio che pesci pigliare, visto che in italia anime e manga, scarseggiano di brutto.
ps: ma nel caso volessi quotare questo messaggio e postarlo quindi su repubblica, a quale sezione del sito dovrei andare?
ciao e buona fortuna a carlo frecceri.