Satanister, ‘Satanic Sister’, è una suora molto particolare; le sue opere di bene quotidiane sono il perseguire e trucidare gli assassini più spietati. Per far questo ha addirittura stretto un accordo con il “Re degli Inferi” che le ha donato un tirapugni mistico che accresce la potenza e la forza vitale ma che ha anche numerosi effetti collaterali.
La polizia non può nulla contro le peggiori menti deviate e criminali che lordano di sangue il Giappone, solo un’altrettanto crudele, sadica e violenta eroina può risolvere la questione!
In occasione della annuale torneo organizzato da “La lega della giara avvelenata”, in cui i peggiori assassini si affrontano per eleggere il killer più forte del mondo, Satanister avrà l’occasione di trovare in un solo luogo tutte le ‘prede’ che ha sempre desiderato a cominciare dal suo obiettivo numero uno: Valkyrie bellissima ma completamente fuori di testa che si diverte a coinvolgere i malcapitati in giochi survivor durante i quali li trucida con armi di sua creazione.
Disegnato da Rei Mikamoto con uno stile molto particolare soprattutto nel chara, Satanister è un manga splatter che non lascia nulla all’immaginazione: il gore e le dinamiche di morte sono le vere protagoniste di questo manga.
Se tutto, ogni punto caratterizzante dei personaggi, è volutamente dissacrante dei preconcetti della società, non solo giapponese, la polizia, la religione, lo stile pur nella sua originalità e avendo esso stesso il medesimo ruolo, ha spesso cali di qualità nei tratti e nella realizzazioni morfo-anatomiche, e ripetitività nel design dei volti.
L’edizione italiana a cura di J-Pop è molto ben realizzata. La carta di ottima granatura rende la stampa in maniera perfetta sia nella sovracopertina che nelle pagine interne. La localizzazione è non presenta problemi, sia nella forma che nella resa.
Satanister è un manga ricco d’azione che se da un lato stupisce per lo stile narrativo e per l’intento nascosto dietro alla violenza gratuita, dall’altro non convince a causa della ripetitività dei suoi concetti pur originali.
Presentato al pubblico come un manga sconvolgente da J-Pop si rivela ben lontano dalla qualità “critica” da titoli come Battle Royale, risultando alla lunga privo di veri contenuti capaci di rimanere nel lettore una volta che ha letto l’ultima pagina.
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