Vinland Saga

Questa storia parla di vikinghi ed è ambientata nell’anno mille. Precisamente il protagonista è un ragazzo chiamato Thorfin, abile, forte e veloce con i suoi due pugnali, viene sfruttato da Askeladd come arma tattica, promettendogli una sfida personale uno contro uno se il ragazzo riuscirà a portargli la testa del comandante del bastione che stanno per assaltare.

Il ragazzo è un concentrato di odio e rancore, che ribolle continuamente nel suo cuore perché Askeladd ha ammazzato suo padre in una maniera vergognosa.

Dopo un’introduzione dei personaggi protagonisti della vicenda e del motivo del rancore del protagonista, si passa alla parte flashback, tornando indietro nel tempo di diversi anni, nella terra natale di Thorfin, l’Islanda, quando il ragazzo era ancora un bambinetto e non aveva idea neppure di cosa volesse dire combattere, vivendo tranquillo assieme alla sua famiglia, certo non ricca, ma comunque una famiglia serena. Il ragazzino resta stupito mentre un vecchio esploratore del villaggio gli racconta storie di una terra, che lui nominò Vinland (che da il nome appunto al manga e che probabilmente era composta dalle coste americane) dove c’erano vasti prati e niente neve e ghiaccio.

Oltre alle scoperte al bimbo vengono anche insegnate lezioni su quanto il mare sia terribile e quanto i ghiacci possano dare morte ad un gruppo in escursione, forando le imbarcazioni e bloccandone le traversate.

I problemi nascono il giorno in cui Thors, padre di Thorfin, scopre dietro casa loro, sotto un pesante strato di neve uno schiavo fuggiasco e gli salva la vita. Il padrone dello schiavo lo ritrova in casa sua e Thors al posto di riconsegnarglielo, gli offre in cambio otto pecore, con tanto di incazzatura della figlia per un simile spreco.

Un giorno una fregata di Jom, comandata da Floki, attracca al porto del villaggio e Floki stesso chiede di incontrare Thors, il Troll. Tutti restano confusi dalla cosa, visto che Thors non ha mai raccontato del suo passato, e si scopre di lì a poco che in passato fosse un comandante disertore, che aveva abbandonato il suo regno per condurre una vita pacifica e senza spargimenti di sangue, dopo aver scoperto in cosa consisteva davvero la forza.

Floki praticamente costringe Thors a far parte della prossima spedizione contro l’Inghilterra, velatamente prendendo in ostaggio la gente del villaggio con il vasto numero di guerrieri che ha portato con sé per la campagna, per poi annunciare alla gente del villaggio che Thors ha accettato di comandare una fregata e di unirsi a lui nella pugna e mentre nella cittadina tutti esultano per la prossima battaglia, mentre Thors da’ chiari segni di depressione.

Durante la campagna, la loro strada incrocerà quella di Askelad, con cui Thors farà un patto per salvare le vite di tutti gli uomini, in cambio della sua.

A questo punto termina il flashback con Thorfin colmo d’odio per la morte del padre che giura vendetta e viene trasportato su una piccola imbarcazione agganciata a quella di Askeladd, per poi tornare alla campagna contro l’Inghilterra nel presente.

Non sono un grande esperto di vikinghi, ma devo dire che l’autore deve aver studiato parecchi libri in proposito perché riesce a dare un’idea abbastanza realistica di com’era la vita all’epoca, che oggetti si usavano in casa solitamente e come sopravvivevano queste popolazioni nordiche.

Anche nel disegno dei vari tipi d’armi, dalle vesti e dalle costruzioni si denota quanto sia particolareggiato il tratto e che di sicuro l’autore avesse usato dei libri fotografici sui reperti di quelle popolazioni per trarne materiale di studio da usare nel manga.

I protagonisti sono sempre in marcia, sulla breccia, cercando di attaccare nel punto debole il nemico senza scoprirsi a propria volta, cercando di minimizzare le perdite e cercando di soddisfare la propria sete di sangue. Molti personaggi sono davvero fuori norma, altissimi e potenti, dei veri vikinghi, macchine spietate da guerra che sopportano il dolore stoicamente e continuano a battersi per vedere la caduta dei propri nemici.

Inoltre nella storia è ovviamente anche introdotto l’inserimento del cristianesimo nei territori anglosassoni e le differenze tra religiosi e pagani, oltre che all’accettazione o meno della schiavitù.

Riuscirà Thorfin ad assaporare la sua vendetta?

A questa domanda io ho già la risposta, ma non spoilererò nulla! XD