Autoconclusivo

Autoconclusivo

Il freddo metallo della cosmo gun tra le dita ed il fuoco ardente di quell’unica iride castana che mi fissava, trafiggendomi come un colpo di pistola.
Il mio animo tremava quasi più delle mie membra, stretto nella morsa micidiale del dubbio.
“L’equipaggio non è costretto ad obbedire agli ordini” mi aveva detto una volta il capitano.
Disobbedire a quell’ordine significava morte certa, sapevo di non avere scampo.
In ogni caso.
Harlock accettava solo veri uomini sulla sua nave.
Ed io ero un vero uomo.
Eseguire quell’ordine, voleva dire esserlo.
“Avanti, Tadashi, cosa aspetti? Spara!”
La mia vita o la sua…


So di aver espresso un milionesimo dell’emozione che ho personalmente provato nel vedere l’ultima scena di Endless Odissey, ma dovevo scrivere questa drabble per liberare almeno un poco la mia mente dalla tensione che aveva creato.
Non credevo avrei mai scritto su Harlock, non me ne sento assolutamente in grado, è un personaggio che amo troppo di un amore complesso quanto il personaggio stesso, e non è poco.